dario scannapieco cdp cassa depositi e prestiti

UN UOMO “FIDATO” PER SCANNAPIECO - L’AD DI CASSA DEPOSITI E PRESTITI STA FORMANDO LA SQUADRA CHE DOVRÀ GESTIRE LE (INGENTI) RISORSE DEL PNRR: A CAPO DEL TEAM CI SARÀ LORENZO FIDATO, EX INTESA SANPAOLO - L’OBIETTIVO È FAR DIVENTARE CDP SEMPRE PIÙ SIMILE ALLA BANCA EUROPEA DEGLI INVESTIMENTI. DA DOVE, NON A CASO, ARRIVERANNO FRANCESCO PETTENATI, CHE DIVENTERÀ CAPO STAFF, E MARCO SANTARELLI ALLA COMUNICAZIONE - FRANCESCA ROMANA NAPOLITANO AL POSTO DI ELISABETTA RIPA IN OPEN FIBER

Sara Bennewitz per “la Repubblica”

 

SCANNAPIECO

La nuova Cassa depositi e prestiti formato Dario Scannapieco prende forma. A settembre saranno rinnovate le prime linee perché a breve, oltre alle risorse del Pnrr, andranno definiti tanti cantieri ancora aperti, a iniziare da quello di Borsa-Euronext, in vista del piano industriale che sarà presentato a novembre.

 

Scannapieco, nonostante il periodo estivo, si è chiuso in ufficio a studiare l'azienda e le persone, costruendo subito un rapporto di collaborazione con il presidente Giovanni Gorno Tempini, che è espressione del mondo delle Fondazioni.

GIOVANNI GORNO TEMPINI

 

 Cdp sta anche selezionando tra alcune primarie società di consulenza quella che la affiancherà nella stesura del piano di novembre. Nella rosa delle società che partecipano alla selezione ci sono Bain, Bcg e McKinsey (che aveva stilato il piano della precedente gestione): una decisione non è ancora stata presa ma secondo fonti finanziarie l'offerta di Bain sarebbe al momento molto interessante e quindi favorita per il mandato.

 

Per gestire le risorse dei fondi Ue Scannapieco avrebbe scelto Lorenzo Fidato, ingegnere, ex capo della finanza strutturata di Ubi, e poi passato a Intesa, con una grande esperienza nel comparto energetico e nelle infrastrutture e un curriculum ideale per fare una sintesi tra esigenze pubbliche e private.

lorenzo fidato

 

In Cdp Equity, al posto del vice direttore generale Vito Lo Piccolo, sarebbe invece stato selezionato Enrico Canu, che proviene dal Fei, il Fondo europeo per gli investimenti, che ha sempre avuto tra i suoi azionisti, oltre alla Commissione Ue, le 30 maggiori banche d'Europa, quelle con cui si troverà a lavorare come controparti. Altri collaboratori scelti da Scannapieco provengono dalla Banca europea degli investimenti, di cui il manager era vice presidente prima della nomina al vertice di Cdp.

 

Il suo capo dello staff sarà Francesco Pettenati, che ricopriva un ruolo simile alla Bei. Infine alla comunicazione, sempre dalla Bei, a metà settembre dovrebbe arrivare Marco Santarelli. Intanto a fianco dell'ad ci sono già due senior advisor di standing.

 

fabrizio palermo giovanni gorno tempini dario scannapieco

Il primo è Maurizio Basile, imprenditore ed ex manager pubblico, lo stesso che ha gestito con successo la privatizzazione dell'Ente tabacchi italiano (Eti) e con un lungo passato nelle infrastrutture maturato in Anas, Ferrovie e in Adr. Il secondo è Maurizio Cereda, esperto di corporate finance, per 15 anni tra i manager di prima linea di Mediobanca e profondo conoscitore dei temi di efficienza e transizione energetica (nonché promotore del Fondo Italiano Efficienza Energetica).

ELISABETTA RIPA

 

Cereda è anche consigliere indipendente di Prada e Technogym. Con questa squadra Scannapieco e Gorno Tempini si apprestano a mettere a punto un nuovo piano industriale dove la Cdp del prossimo triennio vorrebbe concentrarsi sul suo core business, ovvero quello dei prestiti a sostegno della crescita del Paese, a scapito degli investimenti in aziende, dove il gruppo ha già fatto tantissimo durante il mandato di Fabrizio Palermo.

ALESSANDRO DECIO SACE

 

Chi conosce Scannapieco è pronto a scommettere che la Cdp del futuro assomiglierà più alla Bei che all'Iri; del resto il mondo del debito è quello dove il manager si è formato nel suo lungo corso ai vertici delle istituzioni per lo sviluppo europee.

 

marco santarelli 2

Questo non significa che non verranno gestite con la massima attenzione le partecipazioni nelle aziende che già ci sono, con un occhio di riguardo alle ultime arrivate tra cui Borsa-Euronext (7,3%, ma con diritti di governance), Open Fiber (60% del capitale) e Aspi (di cui Cdp avrà in trasparenza il 44,8). Il primo dossier, Open Fiber, ha già trovato il nuovo assetto: il cda che si è riunio ieri sotto la presidenza di Franco Bassanini (la cui permenenza nella carica era l'unica certezza) ha preso atto delle dimissioni dell'amministratore delegato Elisabetta Ripa.

 

scannapieco

Al suo posto è stata nominata Francesca Romana Napolitano, già in consiglio, mentre Mario Rossetti è stato indicato come direttore generale. Per i vertici di Piazza Affari, invece, la Cdp ha selezionato Alessandro Decio, ad di Banco Desio ed ex numero uno di Sace con un lungo passato in Unicredit. Infine va avanti il cantiere di Aspi: c'è la volontà di arrivare al closing entro fine anno e per allora andranno definiti vertici e piano industriale; intanto la Cassa avrebbe sondato l'interesse di primarie istituzioni finanziarie tricolori per condividere il viaggio in Autostrade.

GIOVANNI GORNO TEMPINI FRANCO BASSANINI marco santarelliDario Scannapieco

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – NEL VIAGGIO DELLA MELONI A WASHINGTON C’È SOLO L’INVITO "INFORMALE" DI TRUMP: LA DUCETTA NON PUÒ CERTO SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO SALTARE GLI OTOLITI AL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA...

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”