L’APPALTINO TOP SECRET DI GUBITOSI: DIECI MILIONI PER IL “SISTEMA INTEGRATO PER LA PRODUZIONE” DI RAINEWS24, DELLA SUA COCCA MONICA MAGGIONI

Stefano Sansonetti per La Notizia (www.lanotiziagiornale.it)

Neanche fosse una fornitura militare. Dalle parti di mamma Rai, stavolta, hanno deciso di fare le cose mantenendo un bel po' di segreti. In ballo c'è un contratto di fornitura "del sistema integrato per la produzione di RaiNews24", la testata diretta da Monica Maggioni. A tal proposito l'azienda di viale Mazzini, guidata dal direttore generale Luigi Gubitosi, ha messo sul piatto fino a 10 milioni di euro per trovare un'azienda disposta a offrire il servizio. Il tutto in un apposito bando di gara appena predisposto dal gruppo televisivo.

Ma cosa è ricompreso, esattamente, nel "sistema integrato per la produzione"? E qui viene il bello, perché in mezzo ai documenti di gara pubblicati dalla Rai non c'è il capitolato tecnico, in pratica la carta che consente di capire "tecnicamente" in cosa consista il servizio. Il documento, a quanto pare, è top secret.

Almeno questo fa capire la breve nota con cui la stessa Rai chiarisce che sul sito dei fornitori "è disponibile la documentazione ufficiale di gara, ad eccezione dei documenti tecnici che, per motivi di riservatezza, dovranno essere necessariamente ritirati presso la Rai". Insomma, solo chi intende partecipare al bando può andare in azienda e chiedere copia integrale delle carte.

Il servizio
Per capire le caratteristiche del servizio, allora, non rimane che fare appello al disciplinare di gara. Dal documento si apprende che il canale all news diretto dalla Maggioni, giornalista stimata e apprezzata da Gubitosi, ha bisogno delle seguenti forniture: sistema di produzione main e business continuity; materiale e apparati broadcast; lavori di realizzazione impianto audio/video/dati; lavori di realizzazione impianti elettrici; design, configurazione, servizi supporto verifica alla conformità e collaudo dei lavori; babysitting e assistenza alla messa in onda; manutenzione e supporto per 3 anni; servizi di migrazione contenuti; formazione.

Per tutto questo la Rai ha fissato un importo massimo complessivo dell'appalto di 10.008.163 euro. Le prestazioni richieste, continua il disciplinare di gara, "dovranno concludersi entro 135 giorni solari dalla stipula del contratto". Mentre le previste attività di manutenzione e supporto partiranno "dal termine della verifica di conformità e collaudo dei lavori e avranno una durata di 3 anni". Tra l'altro il servizio potrà essere subappaltato "nel limite del 30% dell'importo complessivo del contratto". E qui finiscono i dettagli a disposizione, proprio perché, come detto, per non meglio precisate ragioni di riservatezza il capitolato tecnico per ora resta chiuso nei cassetti di viale Mazzini.

La questione
Sta di fatto che per la società guidata da Gubitosi una qualche segretezza era necessaria a proposito del sistema di produzione di RaiNews24 (evidentemente anche per il servizio di babysitting ivi ricompreso). Di sicuro invocare la riservatezza sui documenti tecnici di una gara è cosa non proprio comune, anche se possibile. Se per esempio si va a cercare nell'archivio della Consip, la società del Tesoro che cura gli approvvigionamenti di beni e servizi per tutte le pubbliche amministrazioni (intermediando appalti per circa 30 miliardi di euro l'anno), si scopre che la "segretezza" su un capitolato tecnico è stata usata per fattispecie come la fornitura di veicoli blindati per gli uffici pubblici. Cosa ben diversa, però, dal sistema di produzione di RaiNews24.

 

 

Luigi Gubitosi LUIGI GUBITOSI ANDREA CECCHERINI FERRUCCIO DE BORTOLI MARCUS BRAUCHLI VICE PRESIDENTE WASHINGTON POST RAINEWS MANDA IN ONDA DI POMERIGGIO IL POMPINO DI NYMPHOMANIAC Monica Maggioni rai corporation

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…