martina assunta incinta azienda

TE LA DO IO LA POST-VERITÀ/1 - 'L'AZIENDA CHE ASSUME LA DONNA INCINTA AL NONO MESE? TUTTA UN'OPERAZIONE DI MARKETING PER NASCONDERE I LICENZIAMENTI' - SCRIVE UNA EX DIPENDENTE DELL'IMPRENDITORE 'ILLUMINATO' (E INCENSATO): 'CON LUI C'È CHI È IN CAUSA, CHI COME ME ASPETTA ANCORA IL TFR, CHI DEVE ESSERE ANCORA PAGATO' - L'AZIENDA: 'NON CI SONO CAUSE. SÌ, CON L'ALTRA DITTA CI FURONO LICENZIAMENTI...'

Giacomo Talignani per www.huffingtonpost.it

 

La storia della mamma 36enne incinta assunta al nono mese di gravidanza ha fatto il giro d'Italia, si potrebbe dire perfino del mondo, dato che alcune agenzie l'hanno tradotta in inglese. E' una storia stupenda, che dà fiducia e speranza di un cambiamento a quella "generazione perduta" così ben raccontata da un ragazzo, Michele, precario, che si è tolto la vita perché stanco di combattere contro un sistema che non lo valorizza. Ma sue questa storia ora alcuni ex dipendenti accusano: "E' soltanto un'operazione di marketing".

MARTINA CAMUFFOMARTINA CAMUFFO

 

Un punto resta fermo: l'assunzione di Martina Camuffo, che ha firmato un contratto per la "Creative Way" di Mestre con il pancione e il sorriso, è un fatto positivo, lodevole, e per molti versi unico e coraggioso in quest'Italia dei ragazzi senza lavoro.

 

Tanto positivo che l'ex premier Matteo Renzi ieri si è precipitato a telefonare a Samuel Schiavon, l'imprenditore che ha assunto la ragazza ricordando "cosa hanno fatto a mia moglie, licenziata mentre era incinta. E ho scelto di investire su Martina, perché è brava e perché la maternità non può essere una condanna. È una cosa normale". Renzi lo ha ringraziato come cittadino italiano e per quello che ha fatto e, scrive il segretario Pd, perché "la foresta di buone notizie di cui non ci accorgiamo va evidenziata, raccontata, sottolineata. Grazie Samuele, in bocca al lupo Martina".

 

Ma come ogni storia (altro fatto molto italiano) anche questa favola potrebbe avere un rovescio della medaglia: "Forse non è tutto oro quello che luccia".

 

Così la pensa un'altra Martina. Martina Cognolato, una giovane grafica ed esperta di comunicazione, una delle tante che combattono quotidianamente per sviluppare al meglio le proprie competenze attraverso il lavoro e soprattutto un'ex lavoratrice della Creative Way. Lei, insieme a un manipolo di altri ex lavoratori dell'azienda veneziana, è rimasta a bocca aperta davanti alla "smielata storia del buon imprenditore".

 

MARTINA CAMUFFO 4MARTINA CAMUFFO 4

"Perchè non c'è dubbio che assumere una ragazza incinta sia un gesto splendido - dice Martina all'Huffpost - ma forse bisognerebbe chiedersi: come si è comportato questo imprenditore con tutti gli altri suoi dipendenti o collaboratori? Male, molto male. C'è chi è in causa, chi come me aspetta ancora il Tfr, chi deve essere ancora pagato con belle cifre. E allora ce lo siamo chiesti: ma non è che è una operazione di marketing?".

 

Lo sfogo di Martina Cognolato parte dalla sua pagina Facebook (in fondo all'articolo potete leggere l'intero post). "Fiorellini, uccellini, tutto bellissimo - scrive - ma come ex dipendente di questa azienda quello che posso dire è che ogni medaglia ha due facce. Sì perché nessuno ha indagato sul passato di questa web agency. Nessuno si è informato sul perché tra il 2014 e il 2016 se ne siano andati TUTTI i dipendenti, presi letteralmente in giro da un titolare intento a fare bella figura sui social network postando foto della propria auto sportiva, di orologi costosi e di viaggi in America e trascurando a livello professionale ed economico i propri dipendenti, dallo stagista alle figure più senior, versando gli stipendi a singhiozzo e rimandando con scuse futili e addirittura menzogne le liquidazioni del TFR".

 

Donna assunta al nono mese di gravidanza: ''Mi viene da piangere per le altre mamme''

 

 

Dopo averlo pubblicato, privatamente ma anche nei commenti che si possono ancora leggere sotto il post, Martina ha ricevuto "la solidarietà di diversi ex colleghi. Mi hanno scritto per dirmi che avevo ragione, che qualcuno doveva farlo. Per dire come stanno le cose in quest' Italia".

 

MARTINA CAMUFFOMARTINA CAMUFFO

Entrata nell'agenzia nel 2012 ha lavorato lì fino al 2016. "All'inizio andava tutto bene, era una agenzia piccola, con tre persone. Si comportavano bene. Mi hanno fatto un contratto di apprendistato e pagavano regolarmente. Pian piano sono aumentati i clienti ma dopo un anno e mezzo c'erano sempre più persone al lavoro, una decina, figure con o senza contratto. Così sono cominciati i problemi nei pagamenti".

 

La ragazza spiega dopo aver letto la storia sui giornali di aver "chiamato subito Samuel (il titolare, ndr). Ero inviperita, e non è una cosa da me. Gli ho chiesto perché si faceva bello dicendo che aveva assunto una donna incinta ma poi non pagava tutti altri noi. A me deve ancora il Tfr. Una stagista mi ha poi detto che subito dopo averlo chiamato è stata contattata: le hanno assicurato che ora le pagheranno gli arretrati. Spero almeno il mio sfogo sia servito a qualcosa: non dovevamo arrivare a questo".

 

La rabbia della giovane, come quella di altri ex dipendenti, non sta affatto nell'assunzione dell'altra Martina ("a lei e al nascituro auguro il meglio"), ma per aver visto come "ci si approfitta di una situazione e come non si rispettino i diritti degli altri. Samuel dice che ha assunto quella ragazza perché aveva visto in che condizioni era stata trattata sua moglie quando era gravida. Ecco, io dico, potrebbe guardare anche a tutti noi "fratelli" che non siamo in gravidanza come siamo stati trattati da lui?". E conclude rabbiosa: "Credo si sia fatto portatore di valori non suoi, con tanto di pacca sulle spalle di Renzi. A me sembra tanto l'operazione di marketing di una azienda in difficoltà".

 

LA REPLICA DELL'AZIENDA "ACCUSE FALSE" - "E' assolutamente tutto falso - replica Samuel Schiavon all'Huffpost - facciamo parlare i fatti: la notizia è che noi assumiamo una ragazza incinta e che ci impegniamo a valorizzare le persone in cui crediamo. Con gli ex dipendenti abbiamo risolto tutti i pendenti. Chi dice il contrario lo fa per avere 5 minuti di notorietà".

 

L'imprenditore precisa: "Nego che ci siano delle posizioni aperte o delle cause. Sì, con l'altra ditta, quella con cui avevo prima, c'erano stati dei licenziamenti. Come quello di Martina Cognolato, che tra l'altro aveva fretta di andare via lasciandoci con poco preavviso. Ma ripeto: abbiamo saldato tutto".

 

 

 

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...