VENTI DI GUERRA MONETARIA - L’EURO CHIUDE L’ANNO SCENDENDO SOTTO QUOTA 1.29 $, AI MINIMI DA 15 MESI - LA MONETA UNICA PRECIPITA SULLO YEN AI LIVELLI DEL 2001 (100,72) - PROSEGUE LA BATTAGLIA DELLA VALUTA AMERICANA A QUELLA EUROPEA: FINCHÉ NON SI SVALUTERÀ DEL 30% SCORDATEVI UN CALO DELLO SPREAD - PER DAVID MANN DELLA BANCA D’AFFARI STANDARD CHARTERED “È UN SEGNO DI PREOCCUPAZIONE PER LA MONETIZZAZIONE DEL DEBITO IN CORSO IN EUROLANDIA”…

1 - EURO A MINIMI 15 MESI CONTRO DOLLARO DOPO ASTA...
(ANSA) -
L'euro scende ai minimi da 15 mesi contro il dollaro e nel cross con lo yen resta sui livelli più bassi da oltre 10 anni, dopo l'asta del Tesoro di oggi. La moneta unica è scesa fino a 1,2860 dollari, la quotazione più bassa da settembre 2010, e contro lo yen cede lo 0,7% a 100,15, ai minimi da giugno 2001.

2 - L'EURO CHIUDE L'ANNO AI MINIMI SU DOLLARO E YEN...
R. Es. per "Il Sole 24 Ore"

L'euro scivola. Quasi all'improvviso. In coincidenza con l'annuncio dei dati sull'espansione del bilancio, e della base monetaria, della Bce la moneta comune ha perso terreno nel pomeriggio sul dollaro.

Lo scivolone ha sorpreso perché, dopo l'operazione di liquidità a tre anni da 489 miliardi della settimana scorsa, era immaginabile un forte aumento del bilancio della Banca centrale di Francoforte. Gli analisti avevano subito valutato in almeno 200 miliardi la possibile espansione, e la stima è risultata poco lontana dai 240 miliardi effettivi di incremento, che hanno portato le dimensioni dei conti oltre i 2.700 miliardi di euro. Difficile dire, dunque, se la flessione della moneta comune sia stato un pretesto operativo o l'inizio di un effettivo cambiamento di strategia degli investitori.

Alcuni operatori hanno citato, come causa o concausa della flessione, anche i timori per la sostenibilità del debito italiano - oggi è prevista un'asta di Btp a tre e dieci anni - ma l'offerta di Bot semestrali di ieri mattina, chiusa con una buona domanda e con rendimenti in calo superiore alle attese, circoscrivevano queste indicazioni (anche se lo spread con i bund tedeschi è tornato sopra quota 500).

«È un segno di preoccupazione per la monetizzazione del debito in corso in Eurolandia», ha spiegato allora alla Bloomberg David Mann della Standard Chartered, cercando di legare le notizie provenienti dalla Bce con le attese sulle aste italiane. Karl Schamotta, della Western Union, parlando alla Reuters, ha intanto sottolineato come le aziende di credito europee, malgrado la recente iniezione di liquidità, continuino a rifiutarsi di concedersi prestiti sull'interbancario: «Se le banche europee sono ancora così preoccupate, non è un buon segno», ha detto, allargando il discorso anche alle ricadute che questa riluttanza a prestare potrà avere sulla crescita.

Sarà difficile capire subito, quindi, se il valutario sia di fronte a una nuova tendenza. Le quotazioni sono alterate dagli scambi limitati di fine anno, e distorte anche dalle operazioni realizzate in vista della chiusura dei bilanci: un solo ordine, ieri, ha fatto scattare un forte scivolone della sterlina. La parallela flessione dell'azionario ha fatto pensare che ci sia stata una fuga verso assets sicuri, sempre più scarsi e più richiesti, e quindi verso gli Stati Uniti.

Non si può escludere però che possa prevalere - nel tempo e se confermata - l'aspettativa di una politica monetaria più espansiva da parte della Banca centrale europea. La stessa flessione dell'euro, così ad ampio spettro, allenta le condizioni monetarie e finanziarie di Eurolandia, affiancandosi così all'effetto del calo dei tassi e della creazione di liquidità.

Le forti turbolenze sui bond si sono tradotte, nel corso del 2011, in una flessione dell'euro del 3,2% rispetto al dollaro. Non è molto, è stata piuttosto la volatilità a risultare elevata e probabilmente, spiegano gli operatori, lo sarà ancora nel corso del 2012.

Sono molti, oltre tutto, i fattori in gioco: alle variazioni dei tassi reali attesi, che dipendono anche dalle scelte di politica monetaria, si stanno sommando gli effetti dei flussi finanziari legati al deleveraging - la riduzione dei debiti - delle banche europee da una parte e di quelle americane dall'altra, che tendono a rimpatriare le risorse finanziarie investite all'estero. La fuga verso asset sicuri è un tema di lunga durata che continuerà intanto a dominare i mercati; mentre i tentativi asiatici di "liberarsi" di dollaro ed euro - che si sono finora tradotti in grandi ma vaghi annunci - non dovrebbero avere grandi effetti, almeno nell'immediato.

 

EURO DOLLARO euro troba dollaro1000 Yen - Soldi GiapponesiBarak ObamaBarack Obamamerkel monti sarkozyMERKEL - SARKOZY - MONTI

Ultimi Dagoreport

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…