OMBRE CINESI – PETROCHINA GUARDA CON INTERESSE A SAIPEM, LA CUI CESSIONE È SOLO RIMANDATA – IL RUOLO STRATEGICO DI FRANCO BERNABÈ, EX DI ROTHSCHILD E DEL COLOSSO PETROLIFERO CINESE

Stefano Sansonetti per La Notizia (www.lanotiziagiornale.it)

 

petrochinapetrochina

Adesso i cinesi provano ad andare all’assalto di Saipem. Intorno alla società di ingegneria, controllata dall’Eni, si sta registrando un lavorìo sempre più fitto. Non che gli interessi in gioco escludano anche altri appetiti esteri. Anzi. Ma negli ultimi tempi chi va cercando di mettere a fuoco tutta la partita, con tanto di banche d’affari e personaggi di collegamento, è PetroChina, colosso petrolifero cinese.

 

Il quale sta facendo sponda con due “profili” di non poco conto, ossia Rothschild e Franco Bernabè, che vanta trascorsi di rilievo sia nella banca d’affari, sia nel Cane a sei zampe. Ma c’è un altro motivo per il quale il coinvolgimento del manager ex Eni è tutt’altro che casuale. Si dà infatti il caso che fino a metà 2014 Bernabè abbia occupato un posto nel consiglio di amministrazione dello stesso gruppo cinese in qualità di amministratore indipendente non esecutivo.

 

I DETTAGLI

Franco Bernabe Franco Bernabe

Il contesto, naturalmente, è anche quello del nuovo Cda di Saipem che verrà “ufficializzato” alla fine di aprile. L’azionista di maggioranza (al 43%), oggi guidato dall’Ad Claudio Descalzi, la scorsa settimana ha presentato la sua lista per la composizione dell’organo in cui spiccano Stefano Cao per il ruolo di amministratore delegato e Paolo Andrea Colombo per quello di presidente. Nessuno, negli ambienti Eni, fa troppa fatica a ricordare come proprio Cao sia un manager molto vicino a Bernabè. Proprio quando quest’ultimo ha rivestito la carica di Ad dell’Eni (dal 1992 al 1998), Cao è stato promosso amministratore delegato di quella Saipem (1996) sulla cui tolda di comando adesso è stato riproiettato.

 

Sta di fatto che in questa fase il ruolo di “eminenza grigia” dei giochi intorno a Saipem sia proprio Bernabè, che di fatto continua a essere per l’Italia uno degli uomini di massima fiducia di Rothschild. Lo stesso manager, del resto, dal 2004 al 2007 è stato vicepresidente di Rothschild Europa. Che PetroChina stia facendo più di un “pensierino” a Saipem, tra l’altro, è dimostrato anche dalla recente joint  venture costituita proprio dai cinesi e dalla controllata del Cane a sei zampe che consentirà a quest’ultima di realizzare impianti chiavi in mano in Cina, contribuendo alla realizzazione di terminali rigassificatori, pipeline e serbatoi di stoccaggio per petrolio e gas.

Stefano CaoStefano Cao

 

GLI SVILUPPI

Pur se la cessione di Saipem rimane al momento sospesa, come hanno indicato i vertici Eni durante la recente presentazione del piano industriale, intorno alla società l’interesse rimane alto, perché prima o poi verrà ceduta. Un dossier la cui gestione fa gola a molti (tra l’altro ora il vicepresidente di Rothschild è l’ex Ad dell’Eni Paolo Scaroni). Per la stessa Saipem, come emerso nei mesi scorsi, veniva data come possibile un’integrazione con i francesi di Technip. Un disegno che avrebbe previsto il coinvolgimento della Casse depositi e prestiti di entrambi i paesi. Ma interesse per Saipem era stato mostrato anche dai russi di Rosneft e dal loro Ad Igor Sechin.

SAIPEM ESPLORAZIONE SAIPEM ESPLORAZIONE SAIPEM SAIPEM

 

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO