macron gentiloni stx

MACRON RINCULA – DOPO LA NAZIONALIZZAZIONE TEMPORANEA DI STX, L’ELISEO DA’ IL VIA LIBERA ALLA MAGGIORANZA DI FINCANTIERI AGLI IMPIANTI DI SAINT-NAZAIRE. IN FUTURO CONTA DI SFILARE LE NAVI MILITARI ALL’ITALIA. E CON QUESTE ANCHE UN PEZZO DI LEONARDO-FINMECCANICA – BLITZ AL MOMENTO STOPPATO 

 

Ugo Bertone per Libero Quotidiano

 

macron stxmacron stx

La battaglia navale dell' estate volge al termine. O, più facile, il prossimo vertice italo-francese di mercoledì prossimo, segnerà solo la conclusione del primo atto. Piazza Affari comunque già festeggia: Fincantieri s' avvia a conquistare il sospirato controllo dei cantieri Saint Nazaire, creando così il campione europeo della cantieristica civile. Il presidente francese Emmanuel Macron, che il 27 luglio aveva sbarrato il passo agli italiani nazionalizzando i cantieri transalpini, sembra intenzionato a fare marcia indietro. «Il 51% non è più un tabù per noi», assicurano fonti vicine al ministro dell' Economia Bruno Le Maire che ha seguito il dossier. «Faremo contenti gli italiani e lo saremo anche noi».

GIUSEPPE BONO GIUSEPPE BONO

 

Troppo bello per esser vero, viene da pensare. Ma la Borsa, che non si pone troppe domande quando annusa aria di buoni affari, si è abbandonata all' entusiasmo: il titolo Fincantieri ha messo a segno un rialzo superiore al 5 per cento, che va ad aggiungersi alle performances stellari di quest' anno della società triestina: +130 per cento da inizio anno, da quando cioè l' ad Giuseppe Bono aveva inquadrato nel mirino i cantieri francesi coinvolti nel fallimento della coreana Stx. Un rialzo così spettacolare che gli analisti, da Banca Akros ad Equita e a Mediobanca, pur giudicando la notizia ottima, sono concordi nel ritenere che il titolo non abbia più grandi margini di crescita. Anche perché, allo stato delle cose, mancano troppe risposte per valutare con criterio l' affare.

 

STX CANTIERI1STX CANTIERI1

Come si spiega, innanzitutto, il voltafaccia di Macron? E che fine ha fatto, dopo mesi di trattative, l' offerta di estendere al settore difesa l' accordo italo-francese? Una prima, parziale risposta al primo quesito si cela probabilmente nelle clausole dell' intesa, anticipata ieri da La Repubblica, che riferisce genericamente di «poteri rafforzati e garanzie nel cda e nella strategia per il socio pubblico francese».

 

Il socio francese, anche in minoranza, avrà diritto di veto su un' ampia gamma di decisioni, sia che riguardino la strategia o gli investimenti, con un occhio di riguardo sul controllo delle tecnologie e sull' occupazione. A Fincantieri, insomma, sarà consentito un controllo vigilato, forse più limitato di quello, già pieno di vincoli, siglato ai tempi di François Hollande.

GENTILONI MACRONGENTILONI MACRON

 

Ma la vera partita, tutta da giocare, riguarda il settore militare. Emmanuel Macron, si sa, ha proposto di allargare l' alleanza per la parte francese a Naval group, che tra l' altro produce sottomarini nucleari della force de frappe, e a Thales, il gigante dell' industria della difesa transalpina. La componente italiana, invece, sarebbe rafforzata da Leonardo-Finmeccanica. L' obiettivo? La creazione di una Airbus dei mari, uno dei nuclei forti di una industria della difesa europea che Macron vuole sviluppare assieme alla Germania (vedi la collaborazione per un caccia in grado di far concorrenza all' F35 Usa cui collabora Leonardo) e ad altri partner.

 

stx cantieristx cantieri

È un progetto che ha un indiscutibile appeal e che, nella prospettiva europea, è «quasi inevitabile» come ha detto un collaboratore di Roberta Pinotti, ministro della difesa italiana. Ma che, per l' Italia, presenta numerose insidie: l' accoppiata Naval-Thales è più solida sul terreno militare di Leonardo-Fincantieri (all' 80% impegnata nel civile).

 

Il rischio è che l' acquisizione di oggi nel ramo civile si traduca domani in una virtuale cessione con un partner più forte. Di qui la richiesta italiana di rallentare l' iter del grande accordo e di limitarsi per ora al boccone più piccolo. Macron, da buon banchiere d' affari, ha acconsentito: l' accordo sulle navi da crociera lo libera, a basso costo, da una grana fastidiosa. In cambio ottiene un jolly prezioso sulla strada della leadership nell' industria più trategica. E che rende di più.

FremmFremm

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...