MALEDETTO TRENO: BELGIO E OLANDA CANCELLANO ORDINI PER 450 MILIONI, FINMECCANICA TREMA

Marco Lillo per "Il Fatto Quotidiano"

Si chiama V250 e doveva ridurre le distanze tra Bruxelles e Amsterdam, portando la velocità massima a 250 chilometri orari. Invece il treno ad alta velocità prodotto da Ansaldo-Breda rischia di dividere l'Italia dall'Europa. Oggi è il giorno della replica dell'azienda italiana all'onta della cancellazione dell'ordine. Nei giorni scorsi le società ferroviarie pubbliche di Belgio e Olanda hanno annunciato il blocco della fornitura dei treni ad alta velocità prodotti a partire dal 2012 dalla società del gruppo Finmeccanica.

Una notizia drammatica che mette a rischio una commessa da 450 milioni di euro e migliaia di addetti impegnati negli stabilimenti di Pistoia e Reggio Calabria. La scelta delle due società pubbliche di cancellare la commessa è uno schiaffo al nostro paese. Tanto che il ministro delle finanze olandese, che in questo periodo è anche il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, ha chiesto di studiare il dossier del treno Fyra prima di cancellare l'ordine.

L'immagine di Ansaldo esce a pezzi da questa vicenda tanto che l'azienda italiana sta pensando di chiedere a sua volta a Belgio e Olanda un risarcimento pari al doppio della commessa. Ma è anche un danno a tutta l'industria italiana. I 160 anni di storia di Ansaldo, a partire dalla prima locomotiva "Sampierdarena" del 1854 per arrivare al treno avveniristico ETR 1000 in produzione (con Bombardier) per Trenitalia, passando per il mitico settebello del 1952, sono la storia dell'industria ferroviaria italiana.

Una storia gloriosa che da qualche giorno è lo zimbello delle cronache dei grandi quotidiani europei. I primi treni Fyra V250 di Ansaldo Breda sono stati messi in circolazione nel settembre del 2012.

Il 15 gennaio a causa della neve è arrivata la Caporetto ferroviaria. I treni incontrano ritardi e sul sito internet della Fyra il responsabile relazioni esterne della società italiana, Alessio De Sio, chiede scusa ai clienti per i disservizi dovuti all'accumulo di ghiaccio sotto i convogli. Ansaldo fa notare ai clienti che la manutenzione preventiva invernale non era stata effettuata a dovere e che anche la cosiddetta "daily care" non era stata eseguita.

Nei mesi successivi la società italiana però coopera con gli olandesi proponendo una serie di modifiche al progetto. La puntualità dei treni migliora e supera l'80 per cento ma la compagnia ferroviaria belga Snbc interrompe il contratto con AnsaldoBreda e blocca la consegna di altri tre treni ad alta velocità Fyra, da 21 milioni ciascuno. L'amministratore delegato Marc Descheemaecker in conferenza stampa annuncia pochi giorni fa l'intenzione di chiedere indietro l'anticipo di 37 milioni di euro e di adire le vie legali per il risarcimento dei danni.

La società olandese che gestisce la rete ferroviaria, la NS, dichiara che non intende più usare i V250 di Ansaldo Breda. Doveva ricevere 16 convogli per 336 milioni ma finora ne erano stati consegnati solo nove e pagati per 120 milioni. Il danno, se si sommano le commesse cancellate in Belgio e quelle che potrebbero saltare in Olanda, è enorme. La decisione finale spetta comunque al governo olandese. E il contenzioso sul treno V250 ha tutte le caratteristiche per diventare un tema di discussione a livello di politica internazionale.

Ieri il ministro dell'economia Fabrizio Saccomanni ha chiesto un'informativa ai suoi uffici e il ministro degli esteri Emma Bonino si sta interessando della questione. Non si era mai visto un simile schiaffo all'industria pubblica di un paese come l' Italia da parte di altri due paesi membri dell'Europa. Oggi è il giorno della risposta.

L'amministratore delegato di Ansaldo Breda, Maurizio Manfellotto, ha convocato alle 15 una conferenza stampa a Napoli per smentire le accuse di Belgio e Olanda. Per Ansaldo: "Il V250 (Fyra) ha ottenuto tutte le certificazioni internazionali per la messa in esercizio superando severi test". Manfellotto oggi mostrerà ai giornalisti (arriveranno anche da Belgio e Olanda) le certificazioni ottenute da soggetti terzi come il Lloyds Register, Belgorail e le Agenzie per la Sicurezza Olandese e Belga.

Secondo Ansaldo Breda "l'inconveniente di gennaio è stato causato dall'eccessiva velocità (250 km/h) con una manovra incauta e irresponsabile, che è stata eseguita più volte nonostante l'intervento automatico dei sistemi di bordo che hanno attivato ripetutamente la frenatura d'emergenza". Per Ansaldo: "il disservizio è stato il pretesto per bloccare la fornitura".

 

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