MERKEL: 'OGGI SOLO CONSULTAZIONI, L'ACCORDO VA TROVATO PIÙ AVANTI'. ALLE BORSE BASTA: MILANO +3,5%, ATENE +9% - UBER RACCOGLIE 10 MILIARDI DI CAPITALI, LA VALUTAZIONE ARRIVA A 50 MLD - FERRERO FA UN'OPA SULLA CIOCCOLATA INGLESE

1.BORSA: ACCORDO SULLA GRECIA A UN PASSO, MILANO BRINDA CON UN +3,47%

Radiocor - L'accordo finale sulla Grecia sembra davvero a un passo (l'Eurogruppo di oggi ha annunciato passi in avanti e si riunira' ancora in settimana per chiudere definitivamente il cerchio) e le Borse europee brindano con rialzi che sfiorano il 4%. Atene segna addirittura +9%. Milano, penalizzato dallo stacco cedole (per lo 0,45%), chiude in rialzo (sui massimi di seduta) del 3,47% trascinato da tutto il comparto bancario (Bper recupera il 7,28%) e da Saipem (+6,3%), che sale grazie all'accordo politico per il Turkish Stream.

merkel tsiprasmerkel tsipras

 

In coda al listino, UnipolSai (-4,2%), Terna (-0,6%) ed Enel (-0,8%) sono penalizzati dallo stacco cedole mentre Campari segna un timido +0,14%. Fuori dal listino principale debutto boom di Inwit, che balza dell'11,5%. Sul mercato valutario, l'euro torna a rafforzarsi a 1,1394 (1,1327 venerdi'). Il rapporto fra euro e yen si attesta a 140,5 (139,07) e quello fra dollaro e yen a 123,2 (122,75). Cio' men tre il petrolio perde nuovamente terreno con il Wti in rosso dello 0,3% a 59,45 dollari al barile.

 

2.GRECIA:MERKEL,OGGI SOLO CONSULTAZIONI,NON BASE ACCORDO

tsipras merkeltsipras merkel

 (ANSA) - "Si tratta solo di un summit consultivo, non c'è il lavoro di base per un accordo": così la cancelliera Angela Merkel entrando all'Eurosummit.

 

3.BORSA: ATENE CHIUDE A +9% DOPO SVOLTA NEGOZIATI IN EUROGRUPPO

Radiocor - La Borsa di Atene chiude a +9% una seduta tutta in rialzo con gli operatori che scommettono in un imminente accordo sul debito. Anche se il passivo da inizio anno resta consistente (-41%), la giornata di oggi e' un chiaro segnale che il listino ellenico - come tutti quelli continentali - punta su una veloce e positiva conclusione dei negoziati dopo la svolta di oggi all'Eurogruppo.

 

4.TLC: RENZI, 'DOBBIAMO DECIDERE SE FARE DL O SE BASTANO MISURE CIPE'

MATTEO RENZI AL TELEFONOMATTEO RENZI AL TELEFONO

Radiocor - Sulla banda ultra larga 'occorre capire se facciamo un decreto o no, se possono bastare le misure del Cipe. O se c'e' necessita' di un decreto legge'. Cosi' il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, parlando con i cronisti alla Camera al termine del suo intervento agli Stati generali sul clima, interpellato sull'atteso decreto Comunicazioni che dovrebbe contenere 7 miliardi per lo sviluppo della banda ultra larga.

 

5.FRA INCERTEZZA E TIMORI, ATENE APPESA A BRUXELLES

 (ANSA) - L'atteso lunedì dei cruciali Eurogruppo ed Eurosummit a Bruxelles è stato per i greci un'altra giornata all'insegna dell'incertezza e del timore che il governo di Atene non riesca a chiudere un accordo con i suoi creditori e che la Grecia sia spinta fuori dall'Ue e dall'euro.

 

VAROUFAKIS ARRIVA AL CONSIGLIO DEI MINISTRIVAROUFAKIS ARRIVA AL CONSIGLIO DEI MINISTRI

E nonostante in queste ultime ore si siano avvicinate le posizioni fra la Grecia e le istituzioni internazionali, il rischio di una Grexit non sembra allontanarsi: non a caso il governo di Atene ha approntato un piano per garantire l'approvvigionamento di carburanti e combustibili in caso di emergenza, che per tre mesi prevede l'utilizzo immediato di scorte appositamente immagazzinate per le emergenze e, in una seconda fase, per altri tre mesi, l'immissione sul mercato di quantità di carburante garantite da contratti già firmati dalla compagnia Hellenic Petroleum.

Alexis Tsipras e Yanis Varoufakis   Alexis Tsipras e Yanis Varoufakis

 

I bancomat sono stati riforniti di contanti e la gente ha ripreso a mettersi ordinatamente in fila per prelevare danaro: la corsa agli sportelli non si è fermata ed un altro miliardo è uscito oggi dalle casse delle banche greche, dopo i due miliardi del weekend; la fuga di valuta dell'ultima settimana arriva così a più di 5 miliardi. Ma è emergenza anche sul fronte delle casse dell'erario dalle quali mancano, secondo l'ultimo rapporto delle Entrate Pubbliche, oltre 77 miliardi di euro in debiti fiscali scaduti, dei quali oltre 5 miliardi solo dall'inizio dell'anno.

 

alexis tsipras vive in un quartiere operaio di atenealexis tsipras vive in un quartiere operaio di atene

Emblematici della diffusa inquietudine del Paese, stamani i titoli sulle prime pagine dei principali quotidiani tra il catastrofico e il pessimista: "Sarà povertà con o senza l'accordo", ha sentenziato Dimokratia mentre per Eleftheros Typos sono "Ore drammatiche: accordo doloroso o bancarotta". Più equilibrati Estia ("L'interesse nazionale richiede un'intesa") e Naftemporiki ("Giorno di scelte per il governo e i suoi partners").

 

Alcuni esponenti di governo hanno però continuato a inviare all'opinione pubblica segnali contrastanti che non fanno altro, qualora ce ne fosse bisogno, che aumentare la confusione dei greci. Proprio nelle ore in cui il premier Alexis Tsipras era impegnato nei primi incontri a Bruxelles, il ministro della Difesa greco e leader del partito Greci Indipendenti (Anel), Panos Kammenos, ha pensato bene di sparare una bordata contro i colloqui in corso e si è detto contrario all'abolizione delle aliquote Iva scontate sulle isole, uno fra i punti salienti nelle trattative con i creditori.

 

il porto del pireo ad ateneil porto del pireo ad atene

Non da meno nel "remare contro" il vice ministro della Previdenza sociale Dimitris Stratoulis, il quale ha detto senza mezzi termini "resteremo fedeli alle nostre dichiarazioni programmatiche e il governo non farà un passo indietro rispetto alle linee rosse tracciate". Come a dire che tutto quello che - a fatica - sinora è stato concordato con i creditori è stato uno scherzo. Di segno in apparenza opposto le dichiarazioni del ministro del Lavoro Panos Skourletis secondo cui alla fine "il buon senso prevarrà" e il governo di Atene e i suoi creditori raggiungeranno un accordo. E ha concluso assicurando che "non ci saranno altri tagli alle pensioni principali né a quelle integrative". Promessa alla quale ormai sono rimasti davvero in pochi a credere.

 

6.UBER RECORD,RACCOGLIE IN TOTALE 10 MLD DLR, VALE 50 MILIARDI

UBER PER IPHONE UBER PER IPHONE

 (ANSA) - Uber raccoglie complessivamente 10 miliardi di dollari, stabilendo un nuovo record per una societa' tecnologica americana prima dello sbarco in Borsa. Lo riporta il Financial Times, sottolineando che Uber negli ultimi mesi sta portando a termine una raccolta fondi da 4 miliardi di dollari che si andranno ad aggiungere ai 5,9 miliardi di dollari raccolti nel 2010. L'ultimo round i finanziamenti conferma per l'app con servizi di auto con conducente una valutazione da 50 miliardi di dollari, una cifra record che la rende la start up che vale di piu' al mondo. Solo Facebook ha raggiunto tale livello nel 2001, anno in cui ha realizzato 600 milioni di dollari di utile. Uber e' invece in perdita.

 

7.DOMBROVSKIS, DA ATENE PROPOSTE CONCRETE

DombrovskisDombrovskis

 (ANSA) - Dalla Grecia sono arrivate "proposte concrete" alla Ue. Lo ha detto il vice presidente della commissione, Valdis Dombrovskis, a Bloomberg Tv. "La proposta è molto specifica, ad esempio per quanto riguarda gli obiettivi di avanzo primario, in linea con le richieste delle istituzioni", ha detto Dombrovskis, spiegando che l'avanzo primario di Atene nei prossimi quattro anni "sarà l'1-2-3-3,5% del Pil rispettivamente". Ma comunque altre misure proposte da Atene "sono da valutare" e "serve più tempo".

 

8.FERRERO VUOLE CIOCCOLATA INGLESE, OPA SU THORNTONS

Amalia Angotti per l'ANSA

 

Ferrero punta alla conquista della cioccolata inglese: il gruppo di Alba noto per la Nutella ha lanciato un'Opa sull'azienda britannica Thorntons, da 111,9 milioni di sterline, pari a circa 157,6 milioni di euro. L'operazione è interamente in cash al prezzo di 145 pence per azione e consentirà a Ferrero di espandere la sua presenza sul mercato della Gran Bretagna.

GIOVANNI FERREROGIOVANNI FERRERO

 

"Nel 2014 abbiamo conseguito il nostro migliore risultato di sempre in Gran Bretagna e questo ci ha dato fiducia sul fatto che fosse il momento giusto per ampliare le nostre radici in questo importante mercato", spiega l'amministratore delegato del gruppo Giovanni Ferrero. L'operazione, che ha l'obiettivo di togliere dalla Borsa di Londra la società britannica, ha già segnato dei punti a suo favore: la Ferrero ha infatti raggiunto un accordo per rilevare il 34,36% del capitale e ha ricevuto parere favorevole all'operazione dal board di Thorntons.

 

L'offerta è stata definita "giusta e ragionevole". Positiva anche la reazione del mercato inglese: le azioni di Thorntons hanno registrato un balzo del 42,9% dopo la notizia, avvicinandosi al prezzo di offerta di 145 pence. "Questa operazione riunisce due aziende altamente complementari ma, ancora più importante, unisce due aziende che condividono la stessa passione per i marchi che crescono", sottolinea Ferrero.

 

Francobollo Nutella Francobollo Nutella

"Dopo la perdita di marchi storici per un fatturato di oltre 10 miliardi dall'inizio della crisi, l'Italia inverte la tendenza con la prima operazione significativa da parte del settore agroalimentare tricolore per l'acquisizione di una società inglese da parte della Ferrero", commenta la Coldiretti. Thorntons, che è nata nella città inglese di Sheffield nel 1911 e ha alle spalle una lunga tradizione familiare, ha chiuso l'ultimo bilancio al 28 giugno 2014 con 222,4 milioni di sterline di fatturato e un utile operativo di 8,6 milioni.

 

Conta oggi 242 negozi e caffè nel Regno Unito e in Irlanda oltre a 158 outlet in franchising. Impiega 3.500 dipendenti. La Ferrero, da quattro mesi orfana di Michele artefice dello sviluppo del gruppo in Italia e all'estero, ha realizzato nell'ultimo esercizio un fatturato di 2,5 miliardi di euro (-5,6% rispetto allo scorso esercizio).

Ultimi Dagoreport

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON HA PER NULLA DIGERITO L’INTESA TRA USA E UCRAINA (MEDIATA CON TRUMP DA BIN SALMAN E STARMER) PER UN CESSATE IL FUOCO DI 30 GIORNI: IL “MACELLAIO” DI MOSCA (CIT. BIDEN) VOLEVA I NEGOZIATI SUBITO, NON LA TREGUA, CHE INVECE RICALCA LE RICHIESTE DI ZELENSKY – “MAD VLAD” SI STA RENDENDO CONTO CHE IN GIRO C’È UNO PIÙ PAZZO DI LUI: L’INSOSTENIBILE BIPOLARISMO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO È LOGORANTE ANCHE PER MOSCA. UNO CHE DOPO AVER ANNUNCIATO DI AVER SOSPESO ARMI E CIA A KIEV, OPLÀ!, ORA HA RINCULATO. E MINACCIA “SANZIONI DEVASTANTI” SE PUTIN NON ACCETTERÀ L’ACCORDO…

wanna marchi stefania nobile davide lacerenza

CRONACHE DI CASA MARCHI – QUANDO WANNA DICEVA AL “GENERO” LACERENZA: “PORCO, TI DOVRESTI VERGOGNARE, MERITI SOLO LA MORTE” – TRA LE INTERCETTAZIONI DELL’ORDINANZA DI ARRESTO DEL TITOLARE DELLA ''GINTONERIA'' E DI STEFANIA NOBILE, SONO CUSTODITE ALCUNE FRASI STRACULT DELL’EX TELE-IMBONITRICE – LA MITICA WANNA RACCONTA UNA SERATA IN CUI DAVIDONE “TIRA FUORI LA DROGA”: “L’HA FATTA DAVANTI A ME, IO HO AVUTO UNA CRISI E MI SONO MESSA A PIANGERE” – LA DIFESA DI FILIPPO CHAMPAGNE E LA “PREVISIONE”: “IO CREDO CHE ARRIVERÀ UNA NOTIZIA UNO DI ‘STI GIORNI. ARRIVERÀ LA POLIZIA, LI ARRESTERANNO TUTTI. PERCHÈ DAVIDE ADDIRITTURA SI PORTA SEMPRE DIETRO LO SPACCIATORE..."

volodymyr zelensky bin salman putin donald trump xi jinping

DAGOREPORT – COME SI E' ARRIVATI AL CESSATE IL FUOCO DI 30 GIORNI TRA RUSSIA E UCRAINA? DECISIVI SONO STATI IL MASSICCIO LANCIO DI DRONI DI KIEV SU MOSCA, CHE HA COSTRETTO A CHIUDERE TRE AEROPORTI CAUSANDO TRE VITTIME CIVILI, E LA MEDIAZIONE DI BIN SALMAN CON TRUMP - E' BASTATO L’IMPEGNO MILITARE DI MACRON E STARMER PER DIMOSTRARE A PUTIN CHE KIEV PUÒ ANCORA FARE MOLTO MALE ALLE FRAGILI DIFESE RUSSE - NON SOLO: CON I CACCIA MIRAGE FRANCESI L'UCRAINA PUÒ ANDARE AVANTI ALTRI SEI-OTTO MESI: UN PERIODO INACCETTABILE PER TRUMP (ALL'INSEDIAMENTO AVEVA PROMESSO DI CHIUDERE LA GUERRA “IN 24 ORE”) – ORA CHE MOSCA SI MOSTRA “SCETTICA” DAVANTI ALLA TREGUA, IL TYCOON E IL SUO SICARIO, JD VANCE, UMILIERANNO PUBBLICAMENTE ANCHE PUTIN, O CONTINUERANNO A CORTEGGIARLO? - LA CINA ASPETTA AL VARCO E GODE PER IL TRACOLLO ECONOMICO AMERICANO: TRUMP MINIMIZZA IL TONFO DI WALL STREET (PERDITE PER 1000 MILIARDI) MA I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI LO HANNO GIÀ SCARICATO…

elly schlein nicola zingaretti donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - CHE FIGURA DI MERDA PER IL PD MALGUIDATO DA ELLY SCHLEIN: A BRUXELLES, TOCCATO IL FONDO, IL PD HA COMINCIATO A SCAVARE FACENDOSI SCAVALLARE ADDIRITTURA DAL PARTITO DI GIORGIA MELONI – SE FDI NON POTEVA NON VOTARE SÌ AL PROGETTO “REARM EUROPE” DELLA VON DER LEYEN, I DEM, CHE ADERISCONO AL PARTITO SOCIALISTA, SI SONO TRASFORMATI IN EURO-TAFAZZI: 10 HANNO VOTATO A FAVORE, 11 SI SONO ASTENUTI (E SOLO GRAZIE ALLA MEDIAZIONE DEL CAPOGRUPPO ZINGARETTI I FEDELISSIMI DI ELLY, DA TARQUINIO A STRADA, NON HANNO VOTATO CONTRO URSULA) – I FRATELLINI D’ITALIA, INVECE, DOPO AVER INGOIATO IL SI', PER NON FAR INCAZZARE TRUMP, SI SONO ASTENUTI SULLA RISOLUZIONE SULL’UCRAINA. LA SCUSA UFFICIALE? "NON TIENE CONTO" DELL’ACCORDO A RIAD TRA USA E UCRAINA. INVECE GLI EURO-MELONI PRETENDEVANO UN RINGRAZIAMENTO DEL  PARLAMENTO EUROPEO A "KING DONALD" PER IL CESSATE IL FUOCO TRA MOSCA E KIEV (CHE, TRA L'ALTRO, PUTIN NON HA ANCORA ACCETTATO...)

philippe donnet andrea orcel francesco gaetano caltagirone

DAGOREPORT: GENERALI IN VIETNAM - LA BATTAGLIA DEL LEONE NON È SOLO NELLE MANI DI ORCEL (UNCREDIT HA IL 10%), IRROMPE ANCHE ASSOGESTIONI (CHE GESTISCE IL VOTO DEI PICCOLI AZIONISTI) - AL CDA DEL PROSSIMO 24 APRILE, ORCEL POTREBBE SCEGLIERE LA LISTA DI MEDIOBANCA CHE RICANDIDA DONNET (E IN FUTURO AVER VIA LIBERA SU BANCA GENERALI) – ALTRA IPOTESI: ASTENERSI (IRREALE) OPPURE POTREBBE SOSTENERE ASSOGESTIONI CHE INTENDE PRESENTARE UNA LISTA PER TOGLIERE VOTI A MEDIOBANCA, AIUTANDO COSI’ CALTA (E MILLERI) A PROVARE A VINCERE L’ASSEMBLEA - COMUNQUE VADA, SI SPACCHEREBBE IN DUE IL CDA. A QUEL PUNTO, PER DONNET E NAGEL SARÀ UN VIETNAM QUOTIDIANO FINO A QUANDO CALTA & MILLERI PORTERANNO A TERMINE L’OPA DI MPS SU MEDIOBANCA CHE HA IN PANCIA IL 13% DI GENERALI…

ursula von der leyen giorgia meloni elon musk donald trump

DAGOREPORT – IL CAMALEONTISMO DELLA DUCETTA FUNZIONA IN CASA MA NON PAGA QUANDO METTE I BOCCOLI FUORI DAI CONFINI NAZIONALI - MELONI PRIMA SI VANTAVA DELL’AMICIZIA CON MUSK E STROPPA E DELLA “SPECIAL RELATIONSHIP” CON TRUMP, ORA È COSTRETTA A TACERE E A NASCONDERSI PER NON PASSARE COME "AMICA DEL GIAGUARO" AGLI OCCHI DELL'UE. E, OBTORTO COLLO, E' COSTRETTA A LASCIARE A STARMER E MACRON IL RUOLO DI PUNTO DI RIFERIMENTO DELL'EUROPA MENTRE SALVINI VESTE I PANNI DEL PRIMO TRUMPIANO D’ITALIA, L'EQUILIBRISMO ZIGZAGANTE DELLA GIORGIA DEI DUE MONDI VIENE DESTABILIZZATO ANCOR DI PIU' DAL POSIZIONAMENTO ANTI-TRUMP DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO MERZ CHE FA SCOPA COL POLACCO TUSK, E LEI RISCHIA DI RITROVARSI INTRUPPATA CON IL FILO-PUTINIANO ORBAN - IL COLPO AL CERCHIO E ALLA BOTTE DEL CASO STARLINK-EUTELSAT...