carlo messina

MICA SOLO BLACKROCK: INTESA METTE SUL TAVOLO 50 MILIARDI PER IL ''GREEN NEW DEAL'' - MESSINA PRESENTA I PROGETTI SOSTENIBILI DELLA BANCA: ''BISOGNA DARE UN COLPO DI ACCELERATORE AGLI INVESTIMENTI DELLE IMPRESE, CHE INVECE ORA SEMBRANO FERMI''. PRIVATI E IMPRESE TENGONO LIQUIDITÀ BLOCCATA SUI CONTI PER TIMORE DEL FUTURO

 

Dal ''Sole 24 Ore''

 

I temi del "green" e in generale della sostenibilità sembrano sempre più in cima alle agende di banche e istituzioni finanziarie. Almeno nelle intenzioni, da BlackRock a State Street, i grandi colossi annunciano di volersi impegnare attivamente per la maggior tutela dell' ambiente.

carlo messina

 

Ora anche Intesa Sanpaolo scende in campo. La principale banca italiana è pronta a mettere sul tavolo fino a 50 miliardi di prestiti supplementari rispetto alle previsioni per rispondere alle sfide del cambiamento climatico e farsi allo stesso tempo motore del cambiamento. Ad annunciare la propria disponibilità in questo senso è lo stesso ceo, Carlo Messina.

 

Lo fa davanti all' intero stato maggiore della banca, capitanato dal presidente Gian Maria Gros-Pietro e dal presidente emerito Giovanni Bazoli, e allo stesso Rob Kapito, presidente di BlackRock (azionista di Ca' de Sass con il 5%): sul tavolo Messina mette 50 miliardi come plafond aggiuntivo interamente dedicato a questa tipologia di investimenti. «Come Intesa Sanpaolo siamo pronti a mettere la nostra forza a disposizione di questo Paese, siamo in grado di garantire 50 miliardi per investimenti nella green economy sui 150 miliardi possibili in Italia», secondo le stime nell' ambito dei mille miliardi complessivi che il "green new deal" europeo.

 

Messina lo dice a chiare lettere, nel suo intervento di apertura alla presentazione dei progetti della banca in tema di sostenibilità: serve dare un colpo di acceleratore agli investimenti delle imprese. Investimenti che al momento sembrano invece fermi. Troppe, forse, le incertezze dello scenario macroeconomico. Troppo fragili, anche, gli equilibri politici nel nostro Paese per pensare di investire in un prospettiva di medio-lungo. Sta di fatto, dice il banchiere, che molte imprese «non stanno investendo o preferiscono post-porre gli investimenti» lasciando la liquidità ferma sui loro conti corrente.

robert kapito

 

Un po' come accade per i privati: nei forzieri della banca sono conservati i risparmi di molti italiani, Intesa custodisce «1 trilione di euro di risparmi, e con 400 miliardi finanzia un terzo del Pil del Paese»: soldi che in teoria potrebbero essere impiegati in investimenti produttivi e virtuosi. Anche perché l' Italia rimane «un Paese molto forte», che certo presenta criticità come un massiccio debito pubblico (che «va gestito in modo attento») ma i fondamentali del Paese restano «fortissimi».

 

Dunque, è il ragionamento, «se si trovasse un filone che riporta le aziende a investire», allora «questo contribuirebbe alla crescita complessiva del Paese». Ecco perchè Intesa, ribadisce il banchiere, può mettere a disposizione «50 miliardi incrementali oltre a quelli che normalmente garantiamo».

 

gian maria gros pietro carlo messina giovanni bazoli

L' appuntamento è anche l' occasione per fare il bilancio del gruppo sui progetti realizzati in tema di sostenibilità - dalla filantropia all' accesso al credito, dalla cultura all' economia circolare - e per il lancio di due iniziative per l' inclusione finanziaria dedicate alle madri lavoratrici e alle persone con difficoltà di accesso alla pensione. Risultati resi possibili solo dal fatto che il gruppo genera «in modo sostenibile un utile netto di oltre 4 miliardi di euro», soldi che in parte arrivano poi a cascata alle Fondazioni azioniste, che riescono poi a riversarli sui loro territori.

 

Dal palco del Centro congressi milanese della Fondazione Cariplo, il banchiere ringrazia il supporto degli azionisti core, dalle Fondazioni azioniste alla schiera dei grandi fondi internazionali, che valgono il 70% del capitale. A partire dal «partner strategico» BlackRock: con gli «amici» Larry Fink (ceo) e Rob Kapito (presidente) c' è un feeling che Messina non nasconde.

cambiamenti climatici

 

Lo stesso Kapito, per il secondo anno consecutivo torna del resto a Milano per riconoscere il lavoro fatto da Intesa sul fronte della sostenibilità. E prendendo la parola si dice «orgoglioso di fare parte del viaggio e lavorare a stretto contatto con Carlo (Messina, ndr), il suo team e Intesa Sanpaolo, per contribuire a spostare l' ago della bilancia sulla sostenibilità». Congratulandosi con la banca «per essere un modello di riferimento di livello mondiale nella responsabilità sociale e culturale», Kapito sottolinea la necessità di un cambio di passo sul fronte dell' impegno sul climate change. «Il rischio climatico è, oggi, sinonimo di rischio di investimento. Non abbiamo altra scelta che agire».

 

Parole in sintonia con quelle pronunciate in apertura dal presidente Gros-Pietro: «Gli investitori istituzionali e imprese hanno di fronte un compito storico: rispondere alla sfida del cambiamento climatico».

cambiamenti climatici

Ultimi Dagoreport

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME