kors

MICHAEL KORS FA LE SCARPE A JIMMY CHOO - ALTRO CHE IN VENDITA: IL BRAND AMERICANO FAMOSO PER LE BORSE SI E’ COMPRATO GLI STILETTO DI “SEX AND THE CITY” PER UN MILIARDO DI EURO - LA CONCORRENZA ERA AGGUERRITA: OGGI SONO LE SCARPE AD AVERE TASSI DI CRESCITA MAGGIORE NEL COMPARTO MODA

Maria Silvia Sacchi per il Corriere della Sera

 

michael korsmichael kors

Di Michael Kors si diceva che fosse in vendita, perché dopo il grande boom era affaticato. Invece, la società americana ha deciso di fare un passo del tutto diverso: comprare. Ieri, infatti, ha annunciato di aver concluso l' accordo per rilevare Jimmy Choo, brand delle calzature tra i più iconici al mondo fondato dalla designer malese Tamara Mellon e amato da Kate Middleton come da Meryl Streep, Amal Clooney e Carrie Bradshaw, la protagonista di «Sex and the City» (l' elenco è lunghissimo).

 

jimmy chopjimmy chop

La società di Michael Kors è riuscita a bruciare concorrenti come Interparfums e Cvc Capital Partners con un' offerta di 230 pence in contanti per azione (+18% rispetto alla chiusura del titolo di lunedì e +36,5% rispetto al 21 aprile, quanto il brand è stato messo in vendita) che porta a un esborso complessivo di 896 milioni di sterline, quasi 1 miliardo di euro. Significa, sottolineano gli analisti di Exane Bnp Paribas, che Jimmy Choo è stato valutato circa 2,5 volte le vendite stimate nel 2017 e 22 volte l' utile operativo.

 

Nulla cambierà per la società nella sua gestione quotidiana: Pierre Denis continuerà a esserne l' amministratore delegato (da quanto è entrato nel 2012 l' azienda è cresciuta dell' 11% annuo) e Sandra Choi la direttrice creativa. «Vogliamo che il Dna dell' azienda sia mantenuto mentre lavoriamo insieme per la sua crescita», ha detto John Idol, presidente e amministratore delegato di Michal Kors holding, mentre Michael Kors, fondatore e direttore artistico del gruppo americano, ha detto di ammirare «lo stile glamour e di tendenza di Jimmy Choo, non vediamo l' ora di accoglierlo nel nostro gruppo».

 

michael kors 2michael kors 2

L' obiettivo è far crescere il brand di calzature a 1 miliardo di dollari (860 milioni di euro), in sostanza più che raddoppiarne il fatturato che nel 2016 è stato di 364 milioni di euro. Creando, allo stesso tempo, un portafoglio più equilibrato e diversificato nel gruppo Michael Kors con un posizionamento più nel lusso e l' opportunità di crescere nelle calzature di lusso maschile dove Jimmy Choo è molto forte. Perché la scelta di rilevare un marchio di calzature? Il mondo del lusso attraversa una fase estremamente delicata. Le aziende stanno rivedendo strategie, portafogli, organizzazioni.

 

Michael Kors ha fatto il suo exploit con le borse, che nell' ultimo decennio sono state un fattore di grande traino per le società del settore, ma sono le scarpe oggi ad avere tassi di crescita maggiore. Per questo non è casuale l' acquisto di Jimmy Choo. Gli analisti di Jeffries dicono come l' accordo di ieri potrà, nel tempo, aiutare Michael Kors a ricostruire il proprio marchio, che ultimamente aveva annunciato la chiusura di 125 negozi entro il prossimo anno.

scarpe jimmy choo scarpe jimmy choo

 

Con la cessione di Jimmy Choo finisce, invece, dall' altra parte, il tentativo di creare un polo del lusso antagonista ai due giganti francesi Lvmh e Kering da parte di Jab, società della famiglia Reimann. Oltre al brand di calzature, la società tedesca possiede Bally e Belstaff che non considera più investimenti «core». E di Belstaff si è parlato proprio in questi giorni per un possibile interessamento da parte della Otb di Renzo Rosso, smentito però con decisione dall' imprenditore veneto. Jab intende invece ora concentrare i suoi investimenti su Coty, uno dei maggiori gruppi della cosmetica, e sul mondo del largo consumo e dell' alimentare (dalle panetterie al caffè).

sandra choi 2sandra choi 2tamara mellontamara melloncarrie di sex and the citycarrie di sex and the cityjimmi choojimmi chooedizione carrie di jimmy choo edizione carrie di jimmy choo sandra choisandra choi

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...