
MILANO, ALTRA GIORNATA NO (-2,6%) - PRELIOS: SULL'AUMENTO SI MUOVONO ANCHE FULVIO CONTI E MINCIONE - WEIDMANN BASTONA DRAGHI SUI SOLDI FACILI - FINTECH LANCIA L'OPA SU TELECOM ARGENTINA - SAIPEM, 806 MLN DI PERDITA
1.BORSA: CORSA A BENI RIFUGIO SCHIACCIA ANCORA AZIONARIO, -2,6% MILANO
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - E' corsa ai beni rifugio sulle piazze finanziarie e, con le nuove turbolenze sul barile di petrolio, gli investitori tornano a vendere gli asset azionari penalizzando nettamente le Borse europee. L'Eurostoxx50 cede oltre 2,5% piegato soprattutto dal tonfo dei minerari (-6,6% il sottoindice) e dai cali di auto e banche. Madrid e' la peggiore e cede oltre il 23%, Francoforte giu' del 2,6% mentre Milano arretra del 2,59% nel Ftse Mib che torna chiaramente sotto i 17mila punti.
Resistono Exor (+1,3%), anche grazie alla piccola plusvalenza relaizzata dall'uscita dalla produzione televisiva, e Italcementi (+0,7%). Ko per Bper (-6,4%) e Mps (-5,6%) tra le banche e per Mediaset (-6,1%). St (-5%) paga il taglio del rating di Moody's. Tra i beni rifugio balzo dello yen (cambio con dollaro a 111,19 da 112,13) e del franco svizzero (dollaro/franco a 0,9851 da 0,9916). L'oro risale di oltre il 2% a 1247 dollar i l'on cia e il decennale Usa vede calare i rendimenti sotto l'1,7%.
2.PRELIOS: SU AUMENTO SI MUOVONO ANCHE EX A.D. ENEL CONTI E MINCIONE
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Si accende l'interesse per l'aumento di capitale Prelios. Negli ultimi giorni una cordata di imprenditori, del settore e non, avrebbe rastrellato circa 280 milioni di diritti che danno la possibilita' di salire al 20% del capitale del gruppo immobiliare. Secondo indiscrezioni raccolte da Il Sole 24 Ore Radiocor Plus, fra i possibili partner dell'operazione ci sarebbe l'ex a.d. di Enel Fulvio Conti, recentemente nominato advisor di Macquarie per le infrastrutture e i real asset.
Insieme a lui, indiscrezioni di stampa indicano fra i possibili partner dell'operazione Daniel Buaron, gia' fondatore, insieme al gruppo De Agostini, di Fare sgr poi confluita in Idea Fimit, e Ferruccio Ferrara, Ceo di Negentropy societa' specializzata in non performing loans controllata da Prelios. Della partita farebbe parte anche York Capital rappresentata in Italia da Gianfranco Paparella (ex Lehman Brothers). E un ruolo defilato, solo in qualita' di investitore, potrebbe averlo anche l'ex vicepresidente di Prelios, Massimo Caputi.
La cordata non e' l'unica a muoversi su Prelios. Secondo rumors di mercato, infatti, si starebbe posizionando sulla ricapitalizzazione di Prelios anche Raffaele Mincione, socio attraverso Athena Capital, del 5,7% di Bpm. Questa sera si sapra' se chi ha comprato i diritti decidera' di esercitarli e nei prossimi giorni si capira' se i nuovi soci hanno superato soglie rilevanti. Intanto il titolo sale dello 0,39% a Piazza Affari.
3.BANCHE: EBA, OGGI VIA A STRESS TEST 2016, RISULTATI INIZIO III TRIM. (RCOP)
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Via libera oggi agli stress test coordinati dall'Autorita' bancaria europea. I risultati saranno resi noti all'inizio del terzo trimestre 2016. Lo ha annunciato l'Eba. In totale saranno 51 gli istituti bancari, che costituiscono il 70% del totale degli asset bancari dell'Unione europea. Tra questi cinque sono italiani: Unicredit, Intesa Sanpaolo, Monte dei Paschi di Siena, Banco Popolare, Unione di Banche Italiane.
L'esercizio di stress test annunciato oggi dall'Autorita' bancaria europea viene condotto sulla base di uno scenario economico avverso definito dall'European Systemic Risk Board che riflette i quattro rischi sistemici che attualmente costituiscono 'i rischi piu' importanti alla stabilita' del settore bancario europeo'.
Si tratta di un brusca inversione dei premi di rischio globali amplifica to da un a bassa liquidita' del mercato secondario; di deboli prospettive di redditivita' per banche e assicurazioni in un contesto di bassa crescita nominale in presenza di aggiustamenti incompleti dei bilanci bancari; dell'aumento delle preoccupazioni sulla sostenibilita' del debito nei settori pubblico e privato non finanziario in un contesto di bassa crescita nominale; la prospettiva di stress nel settore bancario ombra in rapida crescita amplificata da rischi di diffusione e di liquidita'.
L'Eba ha deciso che per questa serie di stress test non e' stata definita una soglia di capitale perche', dopo la fase delle ricapitalizzazioni, adesso l'obiettivo, indica l'Autorita' bancaria, 'e' piuttosto quello di valutare le vulnerabilita' restanti e capire l'impatto di ipotetiche dinamiche di mercato avverse sulle banche'.
4.SAIPEM: IN 2015 IL ROSSO SALE A 806 MLN, PER 2016 STIMA UTILE 300 MLN (RCOP)
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Nonostante i prezzi del greggio restino sui minimi, Saipem conferma la guidance 2016, gia' illustrata in occasione della presentazione del nuovo piano industriale a fine ottobre. La guidance per quest'anno vede ricavi superiori a 11 miliardi, un ebit superiore a 600 milioni e un utile netto attorno a 300 milioni. Per quanto riguarda i conti, il preconsuntivo 2015 vede ricavi in calo a 11,5 miliardi (dai 12,8 miliardi del 2014), un Ebit adjusted negativo per 254 milioni e un risultato netto in rosso per 806 milioni (dai -230 milioni del 2014). Il portafoglio ordini residuo e' pari a 15,84 miliardi mentre il debito netto ammonta a 5,39 miliardi (dai 5,73 miliardi dello scorso 30 settembre).
5.TELECOM ARGENTINA: OPA FINTECH A 46 PESOS IN PARALLELO AD ACQUISTO QUOTA SOFORA
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - L'opa di Fintech su Telecom Argentina verra' lanciata a 46 pesos argentini. L'operazione riguardera' le azioni di classe B, mentre sono escluse quelle di tipo C in mano ai principali azionisti. Il veicolo di David Martinez al tempo stesso rilevera' la quota di Telecom in Sofora. Alla Borsa di Buenos Aires e' quotato il 45% del capitale, mentre il resto e' controllato da Sofora, di cui Telecom Italia ha il 51%, dalla famiglia Werthein con il 32%, e da Fintech che ha gia' il 17%, in ragione dell'accordo di vendita raggiunto con il gruppo guidato da Marco Patuano.
L'intenzione di lanciare l'opa sul 45% di Telecom Argentina e la vendita del pacchetto di Telecom Italia in Sofora (ora pari al 51%) viaggiano in parallelo. Anche se Fintech sembra non voler mollare la presa su Telecom Argentina. L'accordo tra Telecom e Fintech raggiunto nel 2013 per la vendita del pacchetto del gruppo italiano in Te lecom Ar gentina, bloccato dalle Autorita' locali, e' valido fino al 29 aprile 2017. Secondo alcuni rumor l'operazione tra Telecom e Fintech potrebbe incontrare oggi meno ostacoli del passato.
6.BCE: WEIDMANN, NON SI POSSONO IGNORARE RISCHI DI CONTINUI ALLENTAMENTI MONETARI
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Jens Weidmann, presidente della Bundesbank e consigliere della Bce, chiede di tenere conto dei rischi e degli effetti collaterali di una politica monetaria ultra-accomodante. Nel presentare il bilancio della Bundesbank per il 2015, Weidmann, in vista di un possibile ulteriore rafforzamento delle misure messe in campo dalla Bce a causa dell'inflazione troppo bassa, ha detto che questi rischi 'non possono essere semplicemente ignorati'.
Il Consiglio direttivo della Bce si riunira' il 10 marzo a Francoforte e, secondo gli esperti, non potra' che correggere nuovamente, in senso espansivo, le sue politiche visto che appare ormai scontato una revisione al ribasso delle stime per l'inflazione. Sempre il 10 marzo saranno, infatti, diffuse le nuove stime su pil e inflazione dell'area dell'euro per gli anni dal 2016 al 2018. Sulla base delle nuove stime, ha detto Weidmann, il Consiglio 'esaminera' l'or ientamen to delle sue politiche'.
'Sono convinto - ha spiegato Weidmann - che l'area dell'euro, e sicuramente per la Germania, continuera' a registrare una fase di ripresa economica. Su questa stima di base pesano piu' rischi al momento ma e' comunque intatta'. Weidmann che, a causa del sistema a rotazione nel Consiglio Bce non avra' diritto di voto nella riunione del 10 marzo, ha definito eccessivi i timori espressi da alcuni esponenti monetari sulla possibilita' che gli attuali tassi di inflazione molto bassi nell'area dell'euro possano sfociare in effetti secondari su salari e prezzi:
'La questione di base - ha spiegato - e' se esiste un rischio di deflazione nell'Eurozona e io non lo vedo. Non parlo della discesa dei prezzi per un mese o due ma di una spirale continua che si autoalimenta e, secondo me, siamo ancora molto lontani da questo tipo di fenomeno'. Weidmann ha detto anche di non ved ere una destabilizzazione delle attese di inflazione di lungo periodo.
In merito al nuovo aumento dei saldi positivi della Germania nel sistema Target2, che molti interpretano come un segnale del deflusso di capitali dai Paesi a piu' alto rischio verso quelli considerati piu' stabili, Weidmann ha spiegato che il fenomeno 'ha nuovi aspetti' da quando e' partito il piano di acquisto titoli (Qe), in quanto riflette questa volta anche il fatto che molti investitori che vendono titoli nel quadro del Qe sono in Germania con un conseguente aumento della liquidita' verso il Paese.