MILANO IN NETTO CALO (-1,8%) - SI SGONFIA LA GALASSIA LIGRESTI (FONSAI SOSPESA AL RIBASSO A -7,6%) - RCS: DOMANI OFFERTE PER FLAMMARION A MEDIOBANCA, PATTO NON CONVOCATO - LEGALI DI TANZI: “È BORDERLINE PER DEMENZA SENILE” - TORNA MUSSARI, TUTTO È PERDONATO! IL “SALVA-BANCHE” INFILATO NEL PROSSIMO DECRETO - ARRIVA LA GOLDEN SHARE PER DIFESA, ENERGIA, TRASPORTI E TLC - GRILLI E CANNATA LANCIANO IL NUOVO BTP - EQUINOX, SEMPRE INTERESSATI A MPS - YAHOO LICENZIA - LA QUADRIGLIA DI UNICREDIT - ROVERSI MONACO E GLI INTRECCI - BANCHIERI A SCUOLA DA VISCO…
1 - BORSA, MILANO IN NETTO CALO (-1,8%), SI SGONFIA GALASSIA LIGRESTI...
(LaPresse) - Procede in netto calo la Borsa di Milano nel primo pomeriggio di scambi, con l'indice Ftse Mib che perde l'1,81% a 16.482,49 punti e il Ftse All-Share che lascia l'1,66% a 17.469,64 punti. Pesanti i bancari, con Mps (-3,54%), Intesa Sanpaolo (-2%) e Unicredit (-3,37%). Giù anche Fiat (-2,47%), che come tutto il settore automobilistico europeo è stato condizionato dall'aumento di capitale annunciato da Peugeot per 1 miliardo di euro.
In affanno Pirelli (-2,79%). Si sgonfia la galassia Ligresti che è stata oggetto di forti scambi e speculazioni dopo l'annuncio dell'operazione di fusione con Unipol (-0,89%) e l'ingresso in pista dei concorrenti di Palladio-Sator. Fondiaria Sai cade del 7,59%, Milano Assicurazioni del 4,52% e la holding Premafin del 4,76%. E' sempre più probabile ormai la finalizzazione dell'affare con Unipol.
2 - PETROLIO APRE IN CALO A NEW YORK, WTI A 105,37 DOLLARI AL BARILE
(LaPresse) - Apertura in calo per il petrolio a New York, con l'indice di riferimento Wti che cede 1,35 dollari attestandosi a 105,37 dollari al barile.
3 - RCS: DOMANI OFFERTE PER FLAMMARION A MEDIOBANCA,PATTO NON CONVOCATO
Radiocor - Saranno depositate entro domani le offerte di acquisto della casa editrice Flammarion di proprieta' di Rcs Mediagroup. Le proposte, secondo quanto risulta all'agenzia Radiocor, devono pervenire a Mediobanca entro mercoledi' 7 marzo e secondo le recenti indiscrezioni sarebbero 4 i candidati a rilevare l'editore di libri francese, a partire da Gallimard, a cui si aggiungono Editis, La Martiniere e Media Participations. Il dossier potrebbe giungere sul tavolo del Cda di Rcs Mediagroup gia' convocato per il 16 marzo prossimo per approvare il bilancio 2011 dopo la decisione di alienare asset ritenuti 'non strettamente ricompresi nel core business'.
A questi temi potrebbero sommarsene altri, fra cui le liste dei candidati per il rinnovo del consiglio in scadenza all'assemblea degli azionisti del 27 aprile (2 maggio seconda convocazione). Tutte le ipotesi a questo riguardo risultano premature alla luce di uno scenario finanziario in ampio movimento dopo l'addio dei Ligresti da Premafin- Fonsai. Gli stessi soci 'forti' di Rcs, riuniti in un patto parasociale che blinda il 63,5% del capitale, non si sono ancora convocati per tracciare le nuove linee e indicare i nuovi indirizzi al gruppo di via Rizzoli.
4 - PARMALAT: LEGALI TANZI, E' BORDERLINE PER DEMENZA SENILE
(ANSA) - I legali di Calisto Tanzi hanno depositato ieri una consulenza che testimonia che il loro assistito è "borderline per la demenza senile". Quello dell'ex patron della Parmalat, ha spiegato l'avvocato Giampiero Biancolella, non è un problema di natura meccanica che infatti viene risolto attraverso l'alimentazione forzata. Il problema, ha spiegato, "é legato a patologie di natura psichiatrica e alla mancanza di un contatto affettivo e con la realtà che in un soggetto debole (che appartiene alla fascia tutelata dalla legge di età superiore ai 73 anni) crea un affievolimento della capacità cognitive, che per i nostri consulenti in questo momento è borderline per la demenza senile".
In queste condizioni per il legale il processo di rieducazione e reinserimento sociale è impossibile. Biancolella ha spiegato che Tanzi "é un fantasma con un sondino in gola, uno spaventapasseri con degli abiti smessi addosso, che cammina solo se sostenuto dalle guardie".
5 - LIBERALIZZAZIONI: VERSO NORMA 'SALVA-BANCHE' IN DL FISCALE
(ANSA) - La correzione della norma delle liberalizzazioni sulle commissioni bancarie che ha provocato l'ira degli istituti di credito potrebbe entrare nel decreto fiscale. Sarebbe questa, infatti, a quanto si apprende, la soluzione sulla quale si sarebbe riflettuto in una riunione di questa mattina tra il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, e quello del Pd, Dario Franceschini. La norma, infatti, non entrerebbe nel decreto sulle semplificazioni in discussione a Montecitorio in quanto inammissibile.
6 - GOLDEN SHARE: TESTO 'AD HOC' PER DIFESA, ENERGIA, TRASPORTI E TLC
Radiocor - La nuova golden share italiana per le societa' partecipate dallo Stato nei settori della difesa, dell'energia, dei trasporti e delle comunicazioni ha preso forma in un provvedimento 'ad hoc', esaminato oggi in preconsiglio, che potrebbe approdare al prossimo Consiglio dei ministri, atteso per venerdi'. Rispetto all'ipotesi di emendamento del Governo al Dl sulle liberalizzazioni, quello esaminato oggi si configura come schema di provvedimento composto da tre articoli.
Non e' ancora definita la forma che assumera', se decreto legge o disegno di legge. Nel testo si conferma la possibilita' per lo Stato di esercitare il potere di veto all'acquisto di societa' partecipate dallo Stato da parte di soggetti esterni all'Unione europea. A differenza dell'emendamento messo a punto in bozza nelle scorse settimane, nel nuovo testo viene dedicato un articolo al solo settore della difesa e della sicurezza nazionale ed un secondo articolo, del tutto nuovo e puntuale, ai settori energia, trasporti e comunicazioni.
7 - TESORO: DAL 19 MARZO NUOVO BTP A 4 ANNI LEGATO A INFLAZIONE ITALIANA...
Radiocor - Arrivera' sul mercato il prossimo 19 marzo il nuovo BTp Italia, un BTp a quattro anni rivolto specificatamente al retail con taglio mini mo da mille euro e cedola indicizzata all'inflazione italiana (indice Foi senza tabacchi). Il nuovo titolo e' stato presentato oggi al ministero del Tesoro dal vice ministro all'Economia, Vittorio Grilli e dal direttore generale del debito Pubblico, Maria Cannata.
Il titolo potra' essere sottoscritto dal 19 al 22 marzo sia direttamente sul Mot che in banca. Il titolo prevede un tasso reale minimo garantito che verra' comunicato al momento dell'annuncio del collocamento al quale sara' aggiunto poi il tasso di inflazione calcolato dall'Istat sulla base dell'indice Foi senza tabacchi. Il tasso reale definitivo verra' comunicato al termine dei giorni di sottoscrizione di ciascun collocamento.
Per invogliare i piccoli risparmiatori a sottoscrivere il titolo, il Tesoro ha previsto un premio di fedelta' nella misura del 4x1000 lordo sul valore nominale dell'investimento per tutte le persone fisiche che acquistano i Titoli di Stato al momento dell'emissione e li detengono fino alla scadenza. Per quanto riguarda il r egime fiscale e le commissioni per il nuovo BTp a quattro anni non e' prevista alcuna commissione bancaria alla sottoscrizione cosi' come accade per gli altri Titoli di Stato a medio e lungo termine mentre le commissioni per la vendita anticipata o per l'acquisto successivo alla data di emissione saranno concordate direttamente dal singolo investitore e la propria banca. Per quanto riguarda il regime di tassazione e' prevista un'aliquota sugli interessi pari al 12,5%.
8 - MPS: EQUINOX, SEMPRE INTERESSATI A QUOTA IMPORTANTE...
Radiocor - Il fondo Equinox conferma il suo interesse per una quota importante in Mps nel quadro della vendita del 15% della Banca senese deciso dalla Fondazione per colmare il buco di bilancio. A confermarlo e' Salvatore Mancuso, presidente del Fondo di investimento: 'Siamo sempre stati interessati - ha detto Mancuso a margine della cerimonia d'apertura dell'Anno accademico dell'Universita' Iulm - abbiamo un progetto industriale. Il nostro lavoro e' sempre quello di fare gli azionisti di minoranza e di condividere strategie, valorizzando la societa''.
9 - YAHOO, MIGLIAIA DI POSTI A RISCHIO...
R. E. per "la Stampa" - Il motore di ricerca Yahoo! sta pianificando una «ristrutturazione massiccia», che rischia di provocare migliaia di licenziamenti. A lanciare l'allarme è il blog di tecnologia All Things Digital che, citando fonti vicine al colosso di Internet, spiega che i cambiamenti potrebbero arrivare a brevissima scadenza, già entro la fine di questo mese di marzo.
I tagli previsti da Scott Thompson, amministratore delegato della società , non risparmiano nessuna area del gruppo, dal marketing alla ricerca, passando per le pubbliche relazioni e l'organizzazione dei prodotti.
Ma le indiscrezioni saranno giustificate? E perché l'azienda avrebbe deciso di intraprendere delle iniziative così drastiche? Nessuna ammissione ufficiale né tanti meno spiegazione da parte dei vertici di Yahoo!, che però fanno sapere che bolle in pentola qualche novità non specificata: «La nostra leadership sta avviando un processo che porterà a novità strategiche significative», avverte Yahoo! in un comunicato, «ma non sono ancora state prese decisioni definitive». Thompson ha di recente scelto Boston Consulting Group per aiutare Yahoo! a individuare una serie di iniziative di crescita.
10 - QUADRIGLIA A PIAZZA CORDUSIO
Andrea Greco per "la Repubblica" - Una quadriglia con tre cavalieri e circa altrettante dame. Per altre due settimane, finché Crt, Cariverona e Carimonte indicheranno il successore di Rampl a Unicredit. Il Comitato governance è stato spostato a domani, per dar modo alle tre fondazioni di riunirsi e fare il punto. Vanno soppesati pro e contro dei papabili, tra cui spiccano Angelo Tantazzi (piace in Emilia) e Gian Maria Gros-Pietro (piace in Piemonte).
Dietro, sperano outsider tra cui Domenico Siniscalco (piace ad Aabar, e Morgan Stanley ne è advisor). Oltre alla poltronissima, va riscritta la governance, il mantra di Rampl che ora non mena più le danze. I cacciatori di teste sono al lavoro: il passaggio è delicato e gli occhi di Bankitalia e mercati sono aperti. «Tutti dovranno avere la sensazione di vincere». Quindi ci vorrà altro tempo: forse fino al cda del 27 sui conti 2011.
11 - BANCHIERI A SCUOLA DI «GOVERNANCE». DA BANKITALIA...
F.Mas. per il "Corriere della Sera" - La nuova disciplina della Banca d'Italia sulla governance bancaria e i criteri di professionalità degli amministratori è un tema caldo sia per gli istituti maggiori come Unicredit sia per quelli più piccoli o per le Popolari. Anzi la lettura che circola tra gli esperti è che la richiesta di maggiore professionalità ed esperienza per accedere ai consigli d'amministrazione sia arrivata da Via Nazionale proprio guardando alle Popolari e alle banche minori, per evitare rischi di autoreferenzialità e avere un miglior presidio dei rischi e un controllo più attento sulla gestione.
Anche per questo motivo ieri mattina la sala convegni dell'Istituto centrale delle banche popolari era affollata di manager, invitati dal presidente di Icbpi (e del Creval) Giovanni De Censi ad ascoltare Stefano De Polis, capo del servizio supervisione gruppi bancari della Banca d'Italia, insieme con il notaio Piergaetano Marchetti e i professori Marco Anolli, Marcello Condemi e Giuliano Buffelli. Hanno spiccato i temi dei consiglieri indipendenti, che dovrebbero avere un ruolo di dialettica verso gli esecutivi e il management, e del comitato nomine nell'individuare i profili più idonei da suggerire ai soci e anche - qualora sia lo stesso board a definire la lista di candidati - nell'esprimere un giudizio sulle singole persone proposte.
Il sistema prediligerebbe insomma un Consiglio fondato più su una «cultura del ruolo» che sull'appartenenza. «Si registra un interesse da parte delle banche sulle nuove regole, certi temi sono entrati nel dibattito, e alcuni istituti hanno già pubblicato i loro criteri sulle professionalità », ha detto De Polis. Il riferimento è a Bper, che ha già pubblicato il profilo del candidato-tipo. Ora si guarda alla governance di Unicredit: ieri a seguire il convegno c'era, fra gli altri, l'economista Gian Maria Gros-Pietro, indicato come papabile nuovo presidente di Piazza Cordusio: «Unicredit? à una grande banca, ha i suoi organi, la sua governance», si è schermito. «Ma io non posso commentare nulla però. Sono qui solo come consigliere del Creval».
12 - ROVERSI MONACO E LE REGOLE SUGLI INTRECCI...
Pa. Pic. per il "Corriere della Sera" - Il cammino di Fabio Roversi Monaco in Mediobanca rischia di essere più breve del previsto. Eletto lo scorso ottobre nel Consiglio della banca d'affari milanese dopo una corsa dall'esito per nulla scontato contro il candidato dei fondi, l'economista Francesco Giavazzi, il presidente della Fondazione Carisbo ed ex rettore dell'Università di Bologna potrebbe essere costretto a lasciare il salotto buono milanese con il via libera definitivo della Camera alla nuova norma sugli incroci tra enti e banche concorrenti già approvata dal Senato.
Un paletto che introduce il divieto, per chi ricopre ruoli apicali nelle fondazioni, di sedere nei board di banche concorrenti della «conferitaria». Che nel caso del giurista bolognese è Intesa Sanpaolo, partecipata da Palazzo Saraceni con poco più del 2%. Il probabile addio a Milano di Roversi Monaco metterebbe fine dunque anche alla intersecazione tra la banca che fu di Enrico Cuccia e una parte di quel mondo che comprende anche l'ex Comit che fa capo alla Ca' de' Sass di Giovanni Bazoli.
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