milena gabanelli lockdown economia settori

NON TUTTO IL LOCKDOWN VIENE PER NUOCERE – MILENA GABANELLI E I SETTORI CHE PROSPERANO DURANTE LA QUARANTENA: ALIMENTARE, FARMACI, CURA DELLE PERSONE E TELECOMUNICAZIONI – TE CREDO, STANDO A CASA INTERNET, MEDICINE E CIBO SONO LE UNICHE COSE CHE CONSUMIAMO. MA L’INCREMENTO COMPENSERÀ SOLO IN PARTE LE MANCATE ESPORTAZIONI E IL CROLLO DELLE VENDITE IN RISTORANTI E BAR –  VIDEO

MILENA GABANELLI E I SETTORI CHE GUADAGNANO DAL LOCKDOWN

 

Milena Gabanelli e Fabrizio Massaro per il “Corriere della Sera - Dataroom”

 

milena gabanelli e l'economia nel lockdown

Come in tutte le guerre, c' è chi lotta per la sopravvivenza e chi va a gonfie vele. L' Italia comincia a fare la conta dei danni da Coronavirus. La prima fotografia dei dati l' ha fatta il Centro Studi di Confindustria (CsC): a marzo, primo mese di lockdown, la produzione industriale è precipitata del 16,6% rispetto a febbraio. Si fa ancora fatica a stimare gli effetti di uno shock generalizzato che coinvolge sia l' offerta sia la domanda. Secondo il Fondo Monetario internazionale il Pil 2020 dell' Italia crollerà del 9,1%, il peggiore dalla Seconda guerra mondiale.

 

stime sui consumi interni

Secondo i calcoli dell' Istat sono rimaste ferme metà delle imprese presenti in Italia: il 49% del totale, ovvero 2,2 milioni, che danno lavoro a 7,4 milioni di persone (di cui 4,9 milioni dipendenti). Per quel che riguarda l' altra metà l' Istat ha presentato alla commissione Bilancio del Senato i conti aggiornati: sono rimaste aperte 2,3 milioni di imprese (il 51 % del totale), con 9,3 milioni di addetti di cui 6,8 milioni dipendenti. Queste imprese nel 2019 hanno rappresentato un fatturato di 1.373 miliardi (57,4%), un valore aggiunto di 464 miliardi (59,3%) e un valore delle esportazioni di 146 miliardi (35%). In generale, su 23,3 milioni di occupati totali, circa 16 milioni sono rimasti al loro posto, in quei settori di attività ancora attivi. Una sorta di zoccolo duro del Pil italiano. Ma questo in teoria, perché una cosa è il «potenziale aperto», un' altra è quello che si è davvero prodotto.

chi ha potuto continuare l'attivita'

 

Oltre al personale sanitario (quasi 2 milioni), e gli addetti ai servizi alle famiglie (733 mila), l' elenco di chi ha potuto continuare l' attività è abbastanza lungo: addetti a logistica e trasporti, giornalisti e comunicatori, bancari e assicuratori, pubblica amministrazione, insegnanti. Hanno lavorato quasi tutti gli addetti all' agricoltura (il 94% con 854 mila lavoratori), così come hanno tenuto aperto quelli nelle attività immobiliari, i professionisti, gli addetti al noleggio, le agenzie di viaggio, i servizi di supporto alle imprese. Poi ci sono le «altre attività di servizi collettivi e personali», in totale sono rimasti al lavoro 281 mila addetti, e tra questi ad esempio organizzatori di matrimoni e pompe funebri; ma i primi non hanno battuto un chiodo, i secondi invece sono impegnati h24. Solo un quinto è rimasto al lavoro nel settore alberghi e ristorazione (318 mila persone), di fatto quei ristoranti che possono consegnare a domicilio.

 

milena gabanelli e l'economia nel lockdown 5

Lo smart working ha aiutato parecchie di queste attività a mantenere il livello produttivo (tutto il settore della pubblica amministrazione, banche, assicurazioni, informazione). Ci sono poi alcune aziende che si sono parzialmente riconvertite nella produzione di mascherine, disinfettanti o componenti di ventilatori polmonari. Fra questi ci sono anche imprese che hanno svolto attività solo pro bono e quindi non hanno incassato: per esempio Lamborghini e Ferrari per le valvole respiratorie, oppure i grandi marchi del lusso che si sono messi a produrre camici per i sanitari.

 

milena gabanelli e l'economia nel lockdown 8

Altre aziende sono state autorizzate a lavorare in deroga perché producono beni funzionali ai «settori essenziali» rimasti aperti, come i produttori di componenti che servono nell' industria medicale. Ma queste imprese possono lavorare solo per la quota relativa alla fornitura alla filiera cui appartengono, e non al 100% della capacità. Una parte corposa poi conta i clienti sulle dita di una mano: dagli alberghi alle agenzie di viaggio ai distributori di benzina. Possono lavorare ma i loro incassi sono crollati dell' 80%, stima l' Istat. E a marzo si sono vendute in Italia appena 20 mila auto, un decimo del solito. Quindi molte lavorano a regime ridotto per scarsità della domanda, e il centro studi di Confindustria ha stimato un calo del 15% della produzione industriale nel secondo trimestre.

le conseguenze del lockdown

 

In questo scenario tremendo, a qualcuno è andata bene. I primi numeri su marzo, mese di avvio del lockdown, li ha appena diffusi la Confcommercio, relativamente alle vendite al dettaglio rispetto allo stesso mese del 2019. Il comparto alimentare ha registrato un +9,6%, perché le famiglie hanno mangiato di più a casa e hanno fatto scorte di cibo; più 4% la vendita di prodotti farmaceutici e terapeutici; più 8% i servizi di telecomunicazione, dato che internet è l' unico mezzo che consente di lavorare da casa e di restare in contatto con parenti e amici. Solo chi lavora e produce in questi settori nel 2020 potrà dire di averla scampata. Ma ancora non è detto: serve che a maggio si esca dall' emergenza sanitaria, che ci sia una ripartenza graduale durante l' estate e che gli Stati investano massicciamente per stimolare la ripresa. Se queste condizioni si verificheranno, nelle statistiche si vedranno dei segni «più». Gli economisti di Prometeia stimano per l' intero anno un +6,5% nei consumi interni per alimentari e bevande, +4,4% per il largo consumo, +3,9% per sanità e assistenza sociale, +3,6% per la farmaceutica, +2% per i beni intermedi, e +1% in poste e telecomunicazioni. Per tutti gli altri settori se ne riparla, forse, nel 2021.

milena gabanelli e l'economia nel lockdown 9

 

Ma anche nei settori che vanno bene, non è tutto facile. Per esempio, l' alimentare: solo «l' effetto scorte» - ha calcolato Federalimentare nella nota congiunturale su marzo - ha prodotto 750 milioni di euro di vendite in più. Ma è un incremento che solo in parte - spiegano da Prometeia - compenserà le mancate esportazioni, l' assenza di fiere internazionali come Vinitaly e Cibus, e il crollo delle vendite nei ristoranti, nei pub e nei bar.

 

milena gabanelli e l'economia nel lockdown 10

In sostanza c' è da attendersi che il fatturato complessivo dell' alimentare calerà a fine anno del 4,6% dato che in tanti, avendo meno soldi in tasca e temendo magari un contagio, preferiranno mangiare in casa piuttosto che fuori. A livello di ricavi cresceranno solo la farmaceutica, +3,9%, e la sanità e l' assistenza sociale (+2,9%), dato che ci sarà una domanda sempre più forte di farmaci e di dispositivi di protezione individuale e prodotti per l' igiene e la casa. Un esempio è la multinazionale americana Procter&Gamble (P&G): venerdì 17 ha presentato nei conti del trimestre un + 6% nelle vendite, grazie a Nord America e Europa. Ha venduto soprattutto prodotto per l' igiene, ma ha subito un crollo nei rasoi Gilette: se non si va in ufficio ci si rade di meno.

effetti sul primo e secondo trimestre 2020

 

È previsto invece un impatto «attenuato» nei settori di internet, telefonia e abbonamenti digitali, dato che sempre più si farà smart working, e-learning e streaming. Anche le vendite di notebook e i piccoli elettrodomestici, come quelli per il trattamento dell' aria, potrebbero ricavare qualche beneficio. Tutto il resto - dai viaggi per turismo o affari, il settore dello spettacolo, delle attività ricreative, la cura della persona, l' automobile, l' abbigliamento, l' edilizia, i mobili e gli altri beni cosiddetti «durevoli» per la casa - subirà tracolli. Prometeia calcola che le conseguenze sono immediate sulla capacità di sopravvivenza delle aziende: tre su quattro hanno liquidità per meno di tre mesi (2,7 per la precisione). Vuol dire che non riusciranno a salvarsi se l' aiuto dello Stato, attraverso le banche, non arriverà nelle loro tasche entro fine maggio.

milena gabanelli e l'economia nel lockdown 1milena gabanelli e l'economia nel lockdown 7milena gabanelli e l'economia nel lockdown 2milena gabanelli e l'economia nel lockdown 6le imprese sotto il lockdownmilena gabanelli e l'economia nel lockdown 4i consumi a marzo

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)