MILLE MIGLIA, MILLE CASINI - IL GENERALE DEI CARABINIERI FAVARA MOLLA L’INCARICO DI COMMISSARIO DELL’ACI DI BRESCIA E AUMENTANO DUBBI E SOSPETTI SULLA ORGANIZZAZIONE DELLA “CORSA PIU’ BELLA DEL MONDO” - L’INTRECCIO CON LA SOCIETA’ “MILLE MIGLIA SRL” PRESIEDUTA DA ROBERTO GABURRI, GIA’ VICE DELL’EX PRESIDENTE BONOMI - LO SPONSOR SVIZZERO CHOPARD “PREOCCUPATISSIMO”…

Pierluigi Bonora per "il Giornale"

Strani giochi sulla Mille Miglia, sempre più gara alle dimissioni e ai commissariamenti, a dispetto della sua tradizione di «corsa più bella del mondo». Dopo il commissariamento di Ac Brescia e il rinvio al 19 dicembre della sentenza del Tar sul ricorso dell'ex presidente Aldo Bonomi, ecco il nuovo colpo di scena. Anche il secondo commissario inviato dal ministro dello Sport, Piero Gnudi, il generale Baldassarre Favara, ha deciso di mollare la presa.

Il generale dei Carabinieri in congedo era stato nominato al posto di Vincenzo Grimaldi, ex prefetto di Bologna, il quale aveva gettato la spugna all'inizio del mese, dopo aver constatato la regolarità dei documenti amministrativi dell'Ac. Favara non ha spiegato le ragioni che lo hanno spinto a dimettersi ad appena pochi giorni dal suo insediamento.

Sulle sue spalle, di fatto, c'era la responsabilità di dover decidere sulla prosecuzione o meno dell'attività da parte della società «1000 Miglia Srl», braccio operativo di Ac Brescia per l'organizzazione della gara di cui è presidente Roberto Gaburri, già vice di Bonomi e per questo deposto dall'incarico,e guidata dall'amministratore delegato Stefano Sacco. Vero è, dopo l'uscita di scena di Favara, che la situazione si complica ulteriormente.

E una forte una preoccupazione sugli sviluppi della vicenda viene espressa da Davide Traxler, amministratore delegato di Chopard Italia (da oltre 20 anni la maison di orologi è il principale sostenitore della Mille Miglia). «Sono preoccupatissimo - dice Traxler - quando vedo commissariare un consiglio di amministrazione, quello di Ac Brescia, composto da persone di grandissima reputazione. E lo stesso vale alla luce delle dimissioni dei due commissari, Grimaldi e Favara, uomini al di sopra di ogni sospetto.

L'Aci spieghi perché questo accanimento su Brescia. E perché non mette nel mirino altri enti parecchio indebitati ».Nel frattempo,in attesa di emettere il verdetto il 19 dicembre, il Tar bresciano ha dato incarico a un consulente di verificare i conti dell'Ac cittadino, nonostante l'ex presidente Bonomi avesse spiegato che i bilanci sono sotto controllo e che, nel 2011, erano pure migliorati.

Di parere contrario è l'Aci, il cui quartier generale di Roma, guidato da Angelo Sticchi Damiani, non è del tutto convinto sulla regolarità degli amministrativi relativi al 2011. La Mille Miglia 2013, che si svolgerà dal 16 al 19 maggio e per la quale le iscrizioni restano aperte fino al prossimo 31 dicembre, passerà alla storia - salvo clamorose retromarce o rinunce - come l'edizione più turbolenta non per cause sportive. Tante le pressioni, tra cui quelle degli organizzatori delle ultime cinque edizioni della «Freccia Rossa» che fanno capo alla società Meet di Alessandro Casali.

Per le competizioni storiche italiane famose in tutto il mondo sembra proprio un periodo maledetto, visto che anche l'Ac Palermo, che organizza la Targa Florio, è sotto commissariamento, sempre su richiesta dell'Automobile club d'Italia. «La Targa Florio come la Mille Miglia - afferma Tullio Lauria, presidente onorario di Ac Palermo ed ex presidente di Ac Enna, pure commissariato - non si possono e non si devono perdere. Rappresentano un patrimonio unico e inestimabile per il Paese».

 

MILLE MIGLIAImmagine Mille Miglia Alcune vetture Mille Miglia MILLE MIGLIAChopard ItaliaAlessandro Casali con moglie

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