IL MINI SPREAD (SOTTO I 200 PUNTI) E LA CORSA DI TELECOM (+7%) SPINGONO PIAZZA AFFARI SU DI OLTRE L’1% - FONSAI DICE ADDIO ALLA BORSA IN LIEVE RIALZO (+0,74%) – BENE LE BANCHE

Carlotta Scozzari per Dagospia

Anche nella seconda seduta di mercato del 2014, Piazza Affari mette a segno la migliore performance nel panorama europeo. E se ieri il merito era stato della fiammata di Fiat, in scia all'accordo su Chrysler, e della riduzione dello spread, oggi hanno contribuito in maniera determinante la volata di Telecom Italia e, di nuovo, il calo del differenziale tra Bund e Btp. Lo spread, per la prima volta dall'inizio di luglio del 2011, è sceso sotto la barriera dei 200 punti, chiudendo a 199 punti (appena più alto dei 196 punti registrati dal differenziale tra titoli spagnoli e tedeschi). A Milano, il Ftse Mib è salito dell'1,09% a 19.136,45 punti, tornando così di slancio sopra i 19mila punti.

All'interno del paniere principale, pioggia di acquisti su Telecom Italia, che termina in rialzo di quasi il 7% (+6,92 per cento). Oggi indiscrezioni di stampa hanno riferito di una possibile offerta su Tim Brasil allo studio da parte di Telefonica, socia di riferimento di Telecom, e di altri operatori locali. L'obiettivo sarebbe quello di procedere con uno "spezzatino" della controllata sudamericana della società italiana guidata da Marco Patuano, che tra l'altro in autunno ha già svenduto Telecom Argentina. In giornata una nota di Telecom ha ribadito la strategicità di Tim Brasil.

Complice il ribasso dello spread, acquisti anche sulle banche e in particolare su Bpm (+3%), il Banco Popolare (+2,63%) e Ubi Banca (+1,94 per cento). In forte rialzo, all'interno del listino principale, anche le due società controllate dalla famiglia Benetton, Autogrill (+3,92%) e World Duty Free (+2,42 per cento).

Continua, poi, la corsa di Yoox, che oggi ha guadagnato il 3,18% nel giorno in cui dagli aggiornamenti sulle partecipazioni rilevanti di Consob si è saputo che Ubs detiene il 2,437% della società di moda online mentre Norges Bank ha limato la sua partecipazione sotto la soglia del 2 per cento.

Fondiaria-Sai si congeda da Piazza Affari con un leggero rialzo dello 0,74%, mentre fuori dal Ftse Mib la controllante Premafin accusa un deciso calo del 3,89 per cento. Da lunedì, i titoli del gruppo Fonsai lasceranno il listino e sbarcheranno sul mercato i titoli Unipol-Sai, la cu capitalizzazione dovrebbe essere di poco sopra i 6 miliardi, nelle tre versioni ordinaria e risparmio A e B.

Realizzi su Fiat, che all'interno del Ftse Mib cede il 2,31% dopo che ieri, in scia all'accordo raggiunto con Veba su Chrysler, è balzata di oltre il 16 per cento. Analogo discorso per Exor, che dopo la volata della vigilia oggi ha lasciato sul terreno l'1,29 per cento.

Fuori dal Ftse Mib, exploit per le banche d'affari Finnat e Profilo, in crescita rispettivamente del 7,5% e del 21,52 per cento. In giornata, su richiesta della Consob, Banca Finnat ha comunicato che "al momento non sussistono operazioni straordinarie in corso o altre motivazioni correlate alle attuali oscillazioni della quotazione del titolo".

 

 

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