UN “MONTE” DI VENDITE A PIAZZA AFFARI – IL TITOLO DI MPS ANCHE OGGI PERDE IL 2,5% IN BORSA: I FONDI VENDONO AZIONI DELLA BANCA SENESE E IL MERCATO BOCCIA DI FATTO L’OFFERTA SU MEDIOBANCA (IL PREMIO DEL 5% SI È TRASFORMATO IN UNO SCONTO DEL 9). DIFFICILE CHE L’OPERAZIONE, A QUESTI PREZZI, POSSA ESSERE GIUDICATA CONVENIENTE DAGLI AZIONISTI DI PIAZZETTA CUCCIA –GENERALI IN MOVIMENTO: DELFIN PUÒ SALIRE SOPRA IL 10%, E CI SONO VOLUMI INSOLITI SUI DERIVATI DEL LEONE
LUIGI LOVAGLIO - FOTO LAPRESSE
MPS IN BORSA -2,5% E MEDIOBANCA -0,21%
(ANSA) - Andamento negativo in Borsa per i titoli di Mps e Mediobanca, dopo l'offerta di Siena su Piazzetta Cuccia. In particolare il Monte ha lanciato l'offerta pubblica di scambio totalitaria su Mediobanca che valuta quest'ultima a 13,3 miliardi di euro e offre un premio del 5,03% sul prezzo di chiusura di Borsa del 23 gennaio scorso.
Mps offre 23 azioni per ogni 10 azioni Mediobanca portate in adesione. A Piazza Affari Mps scende del 2,5% a 6,33 euro. Mediobanca registra una flessione dello 0,24% a 16,43 euro, sopra i 15,992 dell'offerta di Mps. Il Ftse Mib cede lo 0,7% a 35.937 punti.
GENERALI, DELFIN PUÒ SALIRE SOPRA IL 10% IL CDA DI MEDIOBANCA RISPONDE A MPS
Estratto dell’articolo di Giovanni Pons per “la Repubblica”
Settimana finanziaria ancora contrassegnata dalle partite bancario-assicurative, con martedì il cda di Mediobanca che darà un primo giudizio sull’Ops lanciata dal Monte dei Paschi. E poi giovedì 30 il piano industriale di Generali, che bisognerà vedere se includerà o meno la joint venture con Natixis appena annunciata.
Sul Leone di Trieste gli animi si stanno scaldando anche in vista dell’assemblea dell’8 maggio […]. E non si può escludere che possa esserci qualche aggiustamento delle partecipazioni in tempo per l’assemblea.
FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE - FRANCESCO MILLERI
Gli operatori di mercato più scaltri hanno […] notato molti volumi sui prodotti derivati che riguardano il titolo Generali girare sui mercati Otc (over the counter, fuori mercato). Movimenti […] difficili da attribuire qualcuno.
Chi potrebbe arrotondare la propria quota, ma non lo ha ancora fatto, essendo ferma al 9,8%, è la Delfin, cassaforte della famiglia Del Vecchio guidata dall’ad di Essilor-Luxottica Francesco Milleri. Delfin il 30 giugno 2023 era infatti stata autorizzata dall’Ivass (l’autorità che vigila sulle compagnie assicurative) a «detenere una partecipazione qualificata superiore al 10% del capitale di Generali». Da quel momento Delfin non ha acquistato azioni ma […] ha completato l’iter per essere in regola con la normativa assicurativa.
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L’iter prevede una serie di richieste di autorizzazione analoghe a quella fatta in Italia per ognuna delle 47 giurisdizioni in cui Generali è attiva con il suo business. E al momento Delfin avrebbe ricevuto 45 autorizzazioni su 47, con le ultime due in dirittura di arrivo. Ciò significa, se non altro, che Delfin vuol tenersi aperta l’opzione di poter acquistare altri titoli Generali se decidesse che fosse il caso di farlo.
[…] Fatto sta che al momento Delfin possiede una quota di azioni Generali fisica pari al 9,8% mentre i diritti di voto sono saliti poco sopra il 10%. Se le azioni del buy back verranno annullate le due quote si allineeranno sopra il 10%.
In attesa di vedere le prossime mosse degli azionisti è ormai piuttosto scontato che Mediobanca con il suo 13%, che la qualifica come primo azionista del Leone, presenterà una sua lista di maggioranza entro la fine di marzo. Bisognerà invece vedere se verrà presentata una lista anche da parte dei soci Delfin e Caltagirone (quest’ultimo con il 6,5% del capitale) e una di minoranza da Assogestioni per conto dei fondi. […]
I FONDI SCENDONO DA MPS DOPO L'OPS SU MEDIOBANCA NAGEL PREPARA LA DIFESA
Estratto dell’articolo di Giuliano Balestreri per “La Stampa”
«Buy on rumors, sell on news». A Piazza Affari, il vecchio adagio non scritto degli operatori di Borsa è sempre valido. Soprattutto quando c'è di mezzo il Monte dei Paschi di Siena.
L'annuncio dell'offerta pubblica di scambio (Ops) su Mediobanca con mini premio del 5% si è trasformata in una piccola fuga dei fondi dal capitale di Mps (-6,91% venerdì scorso): chi ha puntato sulla banca entrando tra la fine del 2022 con l'aumento di capitale - coordinato proprio da Mediobanca - o acquistando le varie tranche messe sul mercato dal Mef successivamente, si aspettava di vedere crescere ulteriormente il valore delle azioni in portafoglio con un'aggregazione bancaria.
Idealmente con un'acquisizione da parte di terzi del Monte. La mossa su Piazzetta Cuccia, decisa all'unanimità dal cda di Mps, invece, ha cambiato radicalmente lo scenario. E la prospettiva di assistere a una battaglia legale e finanziaria lunga mesi, con un'offerta che arriverà solo a giugno, ha fatto decidere a diversi gestori di monetizzare subito.
[…] con il titolo a un passo dai 7 euro, chi ha comprato in aumento di capitale a 2 euro ha più che triplicato l'investimento, ma è andata bene anche a chi ha investito quando il Tesoro ha dismesso il 25% a 2,91 euro e nelle tranche successive a 4,1 euro e 5,7 euro.
Nessuno dei fondi che ha rivisto la propria esposizione nei confronti di Mps lo ha fatto dando un giudizio di merito sull'operazione annunciata dall'amministratore delegato, Luigi Lovaglio: piuttosto si è trattato di un mero calcolo opportunistico dettato dalla volontà di massimizzare il ritorno dell'investimento, riducendo i rischi di volatilità.
In considerazione anche del fatto che Mps chiamerà un aumento di capitale a sostegno della scalata a Mediobanca per l'emissione di nuove azioni. D'altra parte, nonostante il sostegno del governo, la riuscita dell'operazione rappresenta un punto interrogativo.
La prima risposta arriverà oggi dai mercati, la seconda domani dal consiglio d'amministrazione di Piazzetta Cuccia: Mediobanca definirà ostile l'offerta non concordata, ma - soprattutto - insisterà sui valori della proposta. Il premio del 5%, rappresentato dall'offerta di scambio di 2,3 azioni del Monte per una di Mediobanca, si è rapidamente trasformato in uno sconto del 9 per cento.
Difficile che a questi prezzi l'offerta possa essere considerata conveniente. Per renderla appetibile servirebbe un rilancio più vicino a 3 a 1, ma tutto deve essere ancora scritto, a partire proprio dall'andamento di Borsa.
[…]
Dalle Dta arriverà infatti una generazione di capitale organica di 500 milioni all'anno per i prossimi sei anni, 3 miliardi in tutto: «Un valore unico per gli azionisti del Monte, pari anche per gli azionisti di Piazzetta Cuccia a 1,2 miliardi, che equivale al 10% del valore di mercato di Mediobanca».
Gli addetti ai lavori, tuttavia, non escludono un rialzo dell'offerta di Mps con un'aggiunta in contanti all'offerta in azioni. […]
FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE PHILIPPE DONNET azionariato generali mediobancaIL RISIKO BANCARIO - L OFFERTA DI MPS SU MEDIOBANCA E QUELLA DI UNICREDIT SU BANCO BPM