LA STRADA PER IL MONTE È SEMPRE IN SALITA - ACCORDO TRA FONDAZIONE MPS E BANCHE CREDITRICI, MA SONO ANCORA APERTI TRE FRONTI - CHI SARÀ IL NUOVO SOCIO FORTE? MANCUSO DI EQUINOX E LA SUA CORDATA DI FONDI STRANIERI HANNO PRESENTATO UN’OFFERTA PER IL 13% - CHI SARÀ IL PRESIDENTE? PROFUMO POTREBBE ESSERE DESIGNATO SABATO E ALLORA PER MANCUSO, SUO NEMICO STORICO, NON C’è SPAZIO - SINDACATI IN PIAZZA A SIENA CONTRO IL PIANO DEL DG VIOLA. CON LORO, IL SINDACO BIFRONTE CECCUZZI, METÀ MOVIMENTISTA, METÀ AZIONISTA…
Andrea Greco per "la Repubblica"
Accordo fatto tra Credit Suisse e fondazione Monte dei Paschi, quindi via libera alla cessione di azioni della banca senese fino al 15,5%, per dimezzare un debito da 900 milioni e che va risistemato. Il nulla osta degli 11 prestatori - di 525 milioni - era già nero su bianco, agevolato da un loro privilegio nei rimborsi. E dopo la liberatoria di Mediobanca, esposta per 190 milioni in derivati, è giunto quello dei banchieri svizzeri, che ieri a Siena hanno rinunciato ai loro diritti sul pegno del 7% di Mps.
L´intesa è un compromesso. Settimana scorsa Mediobanca e Credit Suisse avevano presentato una proposta di pari passu, rigettata da Jp Morgan che guida il pool a 11. Le parti si sarebbero incontrate su uno schema intermedio, che prevede il rimborso di circa 600 milioni ai creditori: i primi 300 incassati dall´ente in un conto vincolato che sarà spartito col consenso di tutti i prestatori, i successivi 300 in un conto della fondazione che deciderà a chi destinarli.
Il nulla osta di tutti i creditori permette ora di vendere le azioni dell´ente, ma dietro le quinte non risulta che i tempi saranno fulminei. Intanto, oggi sarà estesa la moratoria con i creditori: la scadenza dal 15 marzo passerà a fine aprile, permettendo, al venditore e agli eventuali compratori, più visibilità sul piano strategico di Mps, subordinato ai vincoli posti dall´Autorità bancaria europea (una nuova ricapitalizzazione non è teoricamente esclusa). Ieri a Siena c´era Salvatore Mancuso, patron del fondo chiuso Equinox che avrebbe presentato, in via informale, un club deal per rilevare fino al 13% di Mps; i suoi compagni di cordata sarebbero fondi sovrani (si è parlato del Qatar) e investitori stranieri.
L´ente avrebbe posto un termine entro la settimana a Equinox e agli altri compratori, per poi valutare le offerte ricevute in negoziati a due. Mancuso, assistito da Barclays e Morgan Stanley, intenderebbe formalizzare l´offerta, e ieri ha incontrato il sindaco Franco Ceccuzzi e i tecnici della fondazione. L´ente, con advisor Mediobanca e Rothschild, preferirebbe compratori meno invadenti, da individuare tra i clienti della banca senese (ma i nomi girati finora non trovano riscontri).
L´investimento dei fondi private è legato alla possibilità di influire sulla gestione che Siena vorrà lasciar loro. Storicamente, una possibilità scarsa. Mancuso, ieri, non avrebbe posto il problema dei rapporti con Alessandro Profumo, ex ad Unicredit con cui ha cattivi rapporti, ma che potrebbe essere designato presidente di Mps dalla Deputazione amministratrice, in agenda venerdì ma in slittamento al weekend.
Proprio venerdì i sindacati scenderanno in Piazza del Campo, (prima volta da 15 anni), per criticare le proposte del nuovo dg Fabrizio Viola, che possono costare il posto a 1.500 bancari del gruppo. «Se qualcuno ha fatto l´acquisizione Antonveneta senza clausola di salvaguardia costringendo Mps a due aumenti di capitale non è colpa nostra», dicono Cgil Fisac, Fiba Cisl, Dircredito, Fabi e Uilca.
Caso raro, in piazza ci sarà anche il sindaco Ceccuzzi (Pd), che è anche il primo referente della fondazione socia al 49% della banca. «Condividiamo un impegno forte per sostenere le prospettive industriali di Mps e mantenerne saldo il legame con la città », ha detto il sindaco. Meglio pensa la maggioranza di centrosinistra, che martedì porterà in Consiglio comunale la mozione "Legame inscindibile con la banca per garantirne stabilità e non scalabilità ".





