AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA CHE C’È UN “AMCO” IN PIÙ – LA SOCIETÀ PER LA GESTIONE DEI CREDITI DETERIORATI PARTECIPATA DAL TESORO ENTRA UFFICIALMENTE NELLA DATA ROOM DI MPS: PER IL MEF IL CONTO DELLA CESSIONE A UNICREDIT DEL “MONTE” SALIRÀ ANCORA. OLTRE ALLA DOTE FISCALE DA PIÙ DI DUE MILIARDI TRA DTA E AUMENTO DI CAPITALE, SERVIRANNO ANCHE GARANZIE SUI CREDITI DETERIORATI CLASSIFICATI COME “STAGE 2”, CHE VALGONO PIÙ DI 14 MILIARDI…
Gianluca Paolucci per “La Stampa”
Amco entra nella data room di Monte dei Paschi per valutare i crediti della banca senese. Non solo i 4,2 miliardi di euro di prestiti deteriorati, ma anche esposizioni ancora in bonis che presentano caratteristiche di problematicità per Unicredit e che portano il conto totale a circa 15 miliardi.
L'ingresso formale di Amco nella partita di Mps, malgrado le smentite, segna un passo in avanti nella vicenda della cessione della partecipazione del 64% di Mps in mano al Tesoro. L'esclusione dei 4,2 miliardi di crediti dubbi - e di eventuali altre esposizioni che seppur in bonis possono risultare non gradite all'acquirente - è una delle condizioni poste da Unicredit per procedere con l'acquisizione di un «perimetro selezionato».
Nei giorni scorsi poi una lunga riunione è servita per fare il punto tra gli uomini di Unicredit e i rappresentati di Rocca Salimbeni su una serie di posizioni - la maggior parte delle quali formalmente in capo a Mps Capital Services - per le quali il potenziale acquirente ha sottolineato le criticità.
L'intervento di Amco si affianca a quello di Mcc - altra controllata del Tesoro - interessata a un pacchetto di sportelli al Sud, tra 100 e 150 secondo le ipotesi, ma che potrebbe farsi carico anche di altri pezzi del Monte: il leasing and factoring ad esempio, nonché almeno una parte del consorzio informatico.
Un punto questo che potrebbe essere uno dei nodi della trattativa anche con Unicredit: Widiba, la banca multicanale del gruppo senese, qualora finisse a piazza Gae Aulenti si porterebbe dietro anche una parte dei servizi informatici del gruppo, definiti «inscindibili» dalla piattaforma di Widiba.
Altri due miliardi
L'intervento di Amco si aggiunge alla "dote fiscale" di più di due miliardi rappresentata dalle Dta e l'aumento di capitale, quasi tutto a carico del Tesoro, necessario a seguito dei risultati dello stress test di fine luglio.
La formalizzazione dell'ingresso di Amco, dopo le indiscrezioni e le ipotesi circolate in queste settimane, è arrivata su richiesta di Consob. La banca senese in una nota ha spiegato di aver aperto una data room «focalizzata sui crediti deteriorati e crediti classificati come Stage 2, cui ha avuto accesso Amco» che già aveva rilevato una parte dei crediti a fine 2020.
Dall'ultimo bilancio semestrale i deteriorati di Siena, dopo essere stati molto ridotti in questi mesi, ammontano a circa 2,8 miliardi netti mentre gli Stage 2, quelli giudicati più rischiosi, a oltre 14 miliardi (ma c'è stata un'operazione di cessione da 1,4 miliardi a luglio) Nel frattempo, ricorda Mps, «proseguono le attività di due diligence da parte di Unicredit supportate dalla data room dedicata, costantemente aggiornata, e dalle interlocuzioni nel contesto di management meetings».
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