SMONTA IL MONTE - IERI MPS È CROLLATA IN BORSA (-17%), OGGI RECUPERA QUALCOSA (+2,6%). MOLTE INCOGNITE SULL'AUMENTO, L'UNICA CERTEZZA È L'USCITA DI PROFUMO. TRA I PAPABILI PIETRO MODIANO E LUIGI DE VECCHI. MA LA BCE AVVERTE: SERVE UN PARTNER

1. MPS: IN BORSA RECUPERANO AZIONI (+2,6%), GIÙ DIRITTO (-1,4%)

 (ANSA) - Avvio in rialzo per le azioni Mps dopo il crollo della vigilia, con il titolo che sale del 2,58% a 1,82 euro. Proseguono invece nel terzo giorno dell'aumento di capitale le vendite sul diritto di opzione, in calo dell'1,37% a 5,49 euro.

ALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLAALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLA

 

 

2. MPS IERI È CROLLATA IN BORSA, VIA AL TOTO PRESIDENTE

Da “il Giornale

 

Ondata di vendite sul Monte Paschi che crolla in Piazza Affari nel secondo giorno del maxi-aumento di capitale da tre miliardi, necessario a rimediare alla bocciatura ricevuta agli stress test della Bce: l'azione Mps ha perso il 16,8% a 1,78 euro, il diritto il 9,28% a 5,57 euro. Elevatissimi gli scambi: è passato di mano l'equivalente del 22,3% di Rocca Salimbeni, che è peraltro in attesa di un nuovo padrone di casa. Rispetto al prezzo pre-aumento di venerdì, l'«ammanco» per i vecchi soci di Mps arriva al 20%.

 

Marcello Clarich
Marcello Clarich

A poco sono servite, quindi, le rassicurazioni dell'amministratore delegato Fabrizio Viola, che si è detto ottimista sul buon esito della ricapitalizzazione. A aumentare la forza di speculazione e arbitraggi è stata però l'ufficializzazione del passo indietro dalla banca dello sfilacciato patto di sindacato che lega la Fondazione Mps ai sudamericani di Fintech e Btg Pactual: l'accordo parasociale è sceso dal 9 al 5,48%.

 

In particolare l'ente di Palazzo Sansedoni ha lasciato vincolato l'1,52% (0,027% fuori patto), Fintech il 2,74% (1,75%) e Btg Pactual l'1,52% (0,59%). Il divieto a vendere vale pertanto soltanto sulle quote blindate nell'accordo e durerà fino al 31 luglio per i brasiliani di Btg e fino al 31 marzo per gli altri due.

 

Btg Pactual
Btg Pactual

«Il mercato sta reagendo» come in occasione della ricapitalizzazione della scorsa estate, ha sottolineato Viola in trasferta a Bankitalia per il discorso di Ignazio Visco. «Ci vorrà qualche giorno di assestamento» e comunque «sono fiducioso che alla fine il lavoro sarà apprezzato». Viola ha quindi espresso soddisfazione per l'impegno della Fondazione Mps - in passato azionista di controllo del Monte - di sottoscrivere l'aumento, anche se per una quota ormai ridotta all'osso (all'1,55%). «È una buona notizia, è una conferma che l'enorme lavoro degli ultimi tre anni è stato apprezzato».

l pietro modiano lapl pietro modiano lap

 

Seguiranno il maxi-aumento anche i francesi di Axa (3%), mentre resta l'incognita Btg. Il termine della ricapitalizzazione - si chiuderà il prossimo 8 giugno con esercizio dei diritti fino al 12 -, si avvicina anche l'addio del presidente Alessandro Profumo. Ad aprire il toto-nomine è stato il presidente della Fondazione, Marcello Clarich, che sorridendo, a margine dell'assemblea di Palazzo Koch, ha detto: un nome «io ce l'ho già in mente» e «forse qui lo trovo».

 

UBI BANCA BRESCIAUBI BANCA BRESCIA

Tra i papabili, nelle sale operative si considerano in vantaggio Pietro Modiano (ex Intesa Sanpaolo ora Sea) e Luigi de Vecchi (Citibank). La stessa Bce ha però già detto a Mps che l'aumento non basta e dovrà trovarsi un cavaliere bianco con cui fondersi: gli occhi restano puntati su Ubi Banca o sul Crédit Agricole.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…

trump musk bitcoin

DAGOREPORT - A.A.A. ATTENZIONE ALLA MONETA: RITORNA MINACCIOSA SULLA SCENA GEOPOLITICA DEL MONDO - SUCCEDE CHE QUELLO SVALVOLATO ALLA KETAMINA DI ELON MUSK, DA QUANDO HA FINANZIATO LA CORSA PRESIDENZIALE DI DONALD TRUMP, SI È MESSO IN TESTA DI TRASFORMARE LA CASA BIANCA IN CASA MUSK. E COME “PRESIDENTE VIRTUALE” DEGLI STATI UNITI, L'UOMO PIU' RICCO DEL MONDO HA IN MENTE DI SOSTITUIRE LA MONETA REALE CON UNA VIRTUALE, CON UNA LEGGE CHE PREVEDA GLI ACQUISTI DI BITCOIN PER LE RISERVE VALUTARIE DEGLI STATI UNITI - MA FATTI DUE CONTI, ALL’AMERICA FIRST DI TRUMP CONVIENE TENERSI STRETTO IL SACRO DOLLARO CHE, AD OGGI, RAPPRESENTA LA MONETA DI SCAMBIO DEL 60% DEL MERCATO INTERNAZIONALE - NEL 2025 TRUMP DOVRÀ VEDERSELA NON SOLO COL MUSK-ALZONE CRIPTO-DIPENDENTE: IN CAMPO È SCESO PREPOTENTE IL PIU' ANTICO NEMICO DEL “VERDONE” AMERICANO: L’ORO…