BISI E RISI - IL ''MREL'' È UNA BOMBA CHE PUÒ FAR SALTARE LE BANCHE ITALIANE. SI TRATTA DI UN NUOVO OBBLIGO DI PATRIMONIALIZZAZIONE CHE ASSORBIRÀ DA GIUGNO TUTTE LE RISORSE BLOCCANDO IL CREDITO ALLE FAMIGLIE E ALLE IMPRESE. SENZA MODIFICHE ALLA NORMATIVA SARÀ IL CAOS MA GENTILONI E PADOAN SE NE FREGANO
Luigi Bisignani per Il Tempo
PATUELLI PADOAN GUZZETTI VISCO
Babbo Natale negli USA porterà un grande taglio delle tasse. In Europa invece nuove regole per le banche che manderanno in tilt il sistema. La Commissione presieduta da Casini poteva intervenire per scongiurare questo rischio ma non l’ha fatto, tutta presa a seguire il Grande Fratello su Banca Etruria, starring la Boschi. Il governatore di Bankitalia Visco ha provato a parlarne ma nessuno se n’è accorto. L’Abi è invece già nel panico perché già sa che è sulle banche che ricadrà la colpa della mancata revisione.
Se non ci saranno modifiche entro giugno, infatti, scatterà un nuovo obbligo di patrimonializzazione per le banche, dal nome impronunciabile “Mrel”, che assorbirà tutte le risorse, bloccando il credito a famiglie e imprese e strozzando, quindi, l’economia. Oppure costringerà gli istituti a vendere alla clientela prodotti ad alto rischio, come fatto dalle quattro banche fallite e non solo da loro nel 2015.
Il successo delle criptovalute come Bitcoin,Ethereum, Litecoin può essere visto anche come un segnale della sfiducia dei risparmiatori verso le monete fiat (cioè basate sulla fede nei governi); la fiducia un tempo riposta nelle banche oggi viene riversata nella tecnologia blockchain, il protocollo alla base del bitcoin, che garantisce tracciabilità e unicità delle transazioni.
Bisognava rispondere e invece la direttiva “Bail in” sui salvataggi bancari piuttosto che scongiurare le crisi, ha finito per provocarle. Il nuovo mostro “Mrel” darà il colpo di grazia.
Il sistema bancario italiano è stato solido fino a che non sono cambiate le regole Ue, davanti alle quali un governo serio si sarebbe magari opposto, se Mario Draghi non ci avesse costretti ad essere più realisti del Re. La Commissione Casini poteva recuperare in extremis e passare alla storia per aver salvato davvero le banche, a costo zero. Invece a pagare ancora una volta l'insipienza dei politici saranno i risparmiatori. E non ci sarà Babbo Natale a consolarli.