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MUSTIER, OGGI E DOMANI - SI SCOMMETTE SULL'ADDIO DELL’AD DI UNICREDIT TENTATO DALLA BANCA INGLESE HSBC. LA BORSA CI CREDE E IL TITOLO DEL GUPPO DI PIAZZA GAE AULENTI PERDE IL 3,89% - "NO COMMENT" DA MILANO. “FINO A LUNEDÌ NON SUCCEDERÀ NIENTE”, SPIEGA UNA FONTE. A COMPLICARE LA PARTITA, ANCHE… - CAMBIO ANCHE IN UBS: ERMOTTI, EX AD DELL’ISTITUTO LOMBARDO, LASCIA LA POLTRONA DI AD

Da la Stampa

 

Mustier

Jean Pierre Mustier sarebbe pronto a lasciare Unicredit per andare in Hsbc. Sono le 17.15 quando Bloomberg rilancia la notizia di un possibile addio imminente del numero uno del gruppo di piazza Gae Aulenti. Notizia già circolata giovedì, alla quale però il mercato non sembrava aver dato credito.

 

Ieri, all' opposto, il titolo Unicredit - già al centro dell' attenzione di un mercato nervoso per i casi di Coronavirus registrati in Lombardia - è scivolato pesantemente nel finale fino a chiudere in calo del 3,89%.

«No comment» è l' unica cosa che esce da Unicredit.

 

JEAN PIERRE MUSTIER

Secondo quanto ricostruito, la trattativa con il colosso bancario inglese è ancora in corso, ma al momento non sono ancora previste comunicazioni ufficiali. «Fino a lunedì non succederà niente», spiega una delle fonti interpellate da La Stampa. A complicare la partita, si spiega, anche il fatto che la poltrona di Noel Quinn, che ha assunto nei mesi l' incarico ad interim in Hsbc, non si libererà fino al giugno prossimo.

JEAN PIERRE MUSTIER

 

Giovedì era emerso come proprio Mustier fosse il «candidato principale» per guidare Hsbc nell' ambito del processo di selezione del nuovo amministratore delegato. Quinn è alla guida del colosso bancario da agosto - dopo l' estromissione repentina di John Flint - e proprio questa settimana ha annunciato un maxi piano biennale di ristrutturazione con annesso taglio di 35 mila dipendenti.

 

Un' uscita di Mustier da Unicredit non sarebbe indolore. Il manager arrivato alla guida del gruppo per sostituire Federico Ghizzoni nell' estate del 2016 ha cambiato completamente il volto dell' istituto. L' ad con il suo primo piano "Transform 2019" ha tagliato profondamente i costi e ceduto le quote in Pioneer, Pekao, Fineco, Mediobanca e, da ultimo, rivisto l' esposizione in Turchia decidendo di sciogliere la joint venture che controllava Yapi Kredi e successivamente ha tagliato ulteriormente la quota rimasta in possesso.

A dicembre è stato poi presentato il nuovo piano al 2023 che punta a un utile di 5 miliardi e ha in pancia anche 8.000 tagli, di cui 6.000 in Italia, e per i quali sono già partite le trattative con i sindacati con un nuovo round di incontri già da martedì prossimo, dopo i colloqui già avvenuti con il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo.

 

MUSTIER

Se la trattativa verrà finalizzata, Mustier diventerebbe il primo esterno a guidare in 155 anni di storia a guidare Hsbc, la cui cultura aziendale è storicamente caratterizzata da una lunga permanenza di manager al vertice dell' istituto.

 

Il profilo di Mustier è emerso tra gli altri candidati anche per l' esperienza maturato nella sua carriera prima di arrivare a Unicredit.

 

In 22 anni in SocGen è stato a lungo a Londra e ha guidato la divisione di corporate and investment banking della banca francese. Sempre per SocGen è stato anche a Hong Kong, dove Hsbc è storicamente forte e anche nell' ultimo piano di ristrutturazione presentato a inizio settimana l' Asia è indicata come una delle aree di sviluppo per il futuro del gruppo bancario.

sergio ermotti

 

Il possibile avvicendamento al vertice di Unicredit è solo un tassello dei grandi movimenti al vertice di importanti banche.

Da ieri, un ex Unicredit come Sergio Ermotti è sul mercato. Il gruppo svizzero Ubs ha annunciato infatti che Ermotti lascerà il suo incarico di amministratore delegato che ricopriva dal 2011. Al suo posto arriverà da Ing Ralph Hamers.

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