NAPOLITANO-BIS ECCITA LA BORSA (+1,6%) E DEPRIME LO SPREAD (282) - DEBITO ITALIANO PEGGIO SOLO DELLA GRECIA
1 - SPREAD BTP CHIUDE A 282 PUNTI, TASSO A MINIMI 2010
(ANSA) - Lo spread Btp-Bund chiude a 282 punti base con il rendimento del Btp a 10 anni al 4,05%, sui minimi da novembre 2010. In netto ribasso il rendimento sui biennali sceso fino all'1,208%, un livello che - in base alle serie storiche di Bloomberg - non si vedeva dal 1993. Il tasso del Btp a 15 anni é sceso al 4,23% ai minimi da dicembre 2006. Il divario tra i decennali spagnoli e tedeschi termina a 325 punti base, con il tasso dei Bonos sotto il 4,50%(4,48%) per la prima volta dal 2010.
2 - BORSA: IL NAPOLITANO BIS FAVORISCE SPREAD E SPINGE MILANO (+1,6%)
Radiocor - La rielezione di Giorgio Napolitano alla presidenza della Repubblica, che promette di stabilizzare la situazione politica italiana, innesca la riduzione dello spread Btp-Bund (sotto i 285 punti base) con effetti evidenti sul mercato azionario: Piazza Affari chiude la seduta da prima della classe in Europa con il +1,66% del Ftse Mib e il +1,38% del Ftse All Share. Piu' timide le altre Borse continentali penalizzate nel pomeriggio dall'andamento di Wall Street dopo i deludenti dati sul mercato immobiliare Usa e i conti di Caterpillar.
Il calo dello spread si riflette sulle performance dei titoli finanziari: Generali fa da capofila (+5,15%) anche grazie alla raccomandazione 'overweight' di Barclays. Brilla Mediaset (+5%) grazie alla speculazione sul ruolo di peso che il movimento politico guidato da Silvio Berlusconi avra' nel nuovo assetto politico italiano. In evidenza le banche popolari (+4,46% banco popolare, +4,41% Ubi). In coda pesa lo stacco c edola su Prysmian (-2,3%), Fiat Industrial (-1,84%) e Telecom (-1,79%). Euro in lieve flessione a 1,3045 dollari (1,3082 venerdi' sera). Petrolio in rialzo dello 0,54% a 88,75 dollari al barile.
I listini azionari europei hanno iniziato a viaggiare speditamente gia' in mattinata sull'influenza positiva dei mercati asiatic i favorite dal deprezzamento dello yen (poi in correzione a 99,25 contro dollaro da 99,52 e a 129,54 contro euro da 129,86): l'indebolimento della valuta arriva sullo scia dell'attesa di ulteriori mosse espansive da parte della banca centrale giapponese dopo che il G20 ha dato il suo assenso alla politica monetaria di Tokyo.
L'altro fattore positivo e' stato rappresentato dalla conferma al Quirinale di Giorgio Napolitano al termine di una settimana di fuoco per la politica italiana: piu' di una casa di investimento, nel commentare la rielezione, ha evidenziato come questa scelta favorisca al formazione in tempi brevi di un nuovo governo sostenuto dalle principali forze politiche e allontani l'instabilita'. Tale situazione ha portato una rapida riduzione dello spread Btp-Bund sui livelli minimi da novembre 2010 fino a 284 punti base a meta' seduta.
Nel primo pomeriggio, il calo delle vendite di case gia' esistenti negli Usa, insieme alla trimestrale di Caterpillar che ha acc usato una contrazione del 45% degli utili e ha ridotto le stime sui risultati di fine anno, ha finito per imporre una frenata parziale ai listini visto anche l'andamento in rosso di WalL Street. In generale, gli indici dei Paesi periferici hanno chiuso comunque in buon rialzo (+0,57% lisbona e +1,42% madrid) mentre i listini principali hanno terminato le negoziazioni intorno alla parita': il Cac40 di Parigi e' rimasto invariato, in calo dello 0,09% Londra e dello 0,13% Zurigo, mentre Francoforte ha guadagnato lo 0,24% nel Dax30.
3 - E17: NEL 2012 DEBITO/PIL ITALIA SECONDO PIU' ALTO NELLA UE
Radiocor - Nel 2012 il debito/pil italiano era il secondo piu' elevato nella Ue dopo quello greco: era a quota 127%, mentre quello greco era a quota 156,9%. Il terzo debito piu' elevato era quello portoghese, 123,6%, seguito da quello irlandese: 117,6%. Lo ha indicato Eurostat riportando le notifiche dei dati sul deficit e sul debito nell'Eurozona e nella Ue sulla base dei quali la Commissione europea elaborera' le nuove stime macro-economiche (saranno pubblicate il 3 maggio). Eurostat ha indicato di non avere alcuna riserva sui dati notificati dagli Stati membri.
4 - RCS: ANDREA BONOMI SI DIMETTE DA CDA
Radiocor - Il consigliere Andrea C. Bonomi ha presentato le sue dimissioni dal consiglio di amministrazione di Rcs Mediagroup. Secondo quanto appreso dall'agenzia Radiocor , il numero uno del gruppo Bpm, nel cda di Rcs dalla scorsa primavera, si e' dimesso per motivi professionali e per evitare una posizione di conflitto d'interesse rispetto alle posizioni della banca nei confronti del gruppo editoriale. Secondo altre fonti finanziarie, la posizione di Bonomi si allinea invece a quella di Paolo Merloni che ha rassegnato a sua volta le dimissioni sollevando diverse perplessita' in merito alle scelte della societa' sul piano di rilancio e soprattutto sull'aumento di capitale.
5 - TELECOM: BERNABE', ENTRO 8 MAGGIO DECISIONE SU H3G
Radiocor - 'Entro l'8 maggio' Telecom Italia prendera' la decisione se procedere con la trattativa con H3G. Lo ha detto il presidente esecutivo Franco Bernabe' , a margine di un convegno alla Luiss. L'8 maggio e' previsto un cda del gruppo.
6 - TELECOM: CUCCHIANI, OFFERTA H3G HA PROFILI D'INTERESSE, ORA ATTENDERE VALUTAZIONI
Radiocor - 'Ho semplicemente dichiarato che l'offerta che si palesava da questo operatore di matrice cinese poteva avere profili di interesse e come tale doveva essere valutata attentamente'. Cosi', rispondendo a un'azionista, l'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Enrico Cucchiani, e' tornato a spiegare la sua posizione su Telecom, di cui la banca e' azionista tramite Telco, dopo l'offerta arrivata da 3 Italia del gruppo H3G. 'Dopo di che - ha aggiunto - dobbiamo attendere le valutazioni degli addetti ai lavori e degli esperti e, in seguito, gli organi competenti prenderanno le opportune decisioni'.
7 - INTESA SANPAOLO: BAZOLI, RESTO SU RICHIESTA GRANDI SOCI E CUCCHIANI
Radiocor - 'Sono state le pressanti insistenti dei principali azionisti e del consigliere delegato che mi hanno reso disponibile a questa ca ndidatura'. Cosi' il presidente del consiglio di sorveglianza, Giovanni Bazoli, ha risposto ai piccoli azionisti che ponevano il tema dell'eta' (80 anni) e del nuovo mandato al professore bresciano.
Bazoli ha spiegato di aver pensato di non accettare un nuovo mandato e di avere avuto all'inizio 'un atteggiamento negativo' alla prospettiva di restare 'proprio per prospettive di tranquillita' personale'. Il presidente ha poi sottolineato la necessita' che 'importanti aspetti di rinnovamento, che sono previsti nella governance della nostra societa', siano accompagnati da alcuni elementi significative di continuita'. Una societa' che non si rinnova e' una societa' morta, ma una societa' che non conservi determinati valori della propria storia va incontro a rischi di avventure'.
8 - CROLLANO LE SIGARETTE: ALL'ERARIO MANCANO 200 MILIONI IN 3 MESI
Da "il Giornale" - Si fuma meno per la crisi economica. O per l'arrivo delle sigarette elettroniche. Fatto sta che allo Stato mancano oltre 200 milioni di euro di gettito in tre mesi, tra dicembre e febbraio, con un ammanco di 132 milioni in cassa nei soli due primi mesi dell'anno. L'effetto combinato della crisi economica e del conseguente calo dei consumi (o, in alternativa, dell'aumento del consumo di prodotto di contrabbando), più l'arrivo sul mercato delle sigarette elettroniche si sono tradotte in un calo nell'incasso da accise sul tabacco di circa il 7,6%. Il 40% di questa cifra (circa 24 milioni) sarebbe imputabile, secondo i dati delle Finanze, proprio agli «svaporatori».
9 - PARMALAT: CDA RITIRA PROGETTO BILANCIO 2012 DOPO SENTENZA TRIBUNALE ROMA
Radiocor - Il cda di Parmalat, presieduto da Francesco Tato', si e' riunito per valutare gli effetti sul progetto di bilancio al 31 dicem bre 2012 della sentenza del Tribunale di Roma che ha dichiarato che 'Roma Capitale (gia' Comune di Roma) e' l'attuale ed unica proprietaria del 75% del capitale sociale di Centrale del Latte di Roma' e ha condannato Parmalat 'all'immediata restituzione delle azioni in questione'.
Il cda, pur considerando la decisione del Tribunale errata e confidando nell'accoglimento dell'appello che sara' tempestivamente proposto, ha deliberato di ritirare il progetto di bilancio al 31 dicembre 2012 al fine di verificare l'eventuale esigenza di apportarvi integrazioni, revocando la relativa delibera di approvazione assunta nella riunione del 20 marzo scorso. La societa' di revisione PricewaterhouseCoopers e il Collegio Sindacale al termine della riunione consiliare hanno a loro volta provveduto al ritiro delle relazioni depositate rispettivamente in data 25 e 28 marzo 2013. Il valore di carico della partecipazione ai fini del bilancio civilistico al 31 dicembre 2012 e' di 95,1 milioni di eu ro.
10 - INTESA SP: CONSOB PUNTA IL DITO SU EURIZON IN LISTA ASSOGESTIONI - BAZOLI REPLICA: 'NESSUN COLLEGAMENTO CON LISTA SANPAOLO-CARIPLO'
Radiocor - All'assemblea di Intesa Sanpaolo e' stata letta una lettera del la Consob arrivata venerdi' scorso in cui si poneva la questione della lista numero 3 presentata da Assogestioni alla cui formazione ha partecipato anche Eurizon, controllata dalla stessa Intesa Sanpaolo.
L'Autorita' poneva il tema del rischio di un collegamento con la lista 1 presentata da Compagnia Sanpaolo e Cariplo. Durante la riunione dei soci, Bazoli ha poi letto la replica elaborata dal consiglio di sorveglianza che si e' riunito in mattinata, prima dell'assemblea, in cui 'non ravvisa la sussistenza di elementi che possano delineare un collegamento tra i soggetti che hanno presentato la lista 3 tramite lo studio legale Trevisan e Associati, e fra essi Eurizon (alla quale specificicamente si riferisce la missiva inviata dalla Consob), e i soggetti che hanno presentato la lista numero 1, vale a dire Compagnia Sanpaolo e Fondazione Cariplo'.
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