carrello della spesa aumenti inflazione cibo alimenti

SIAMO IN UN’ECONOMIA DI GUERRA – NEGLI ULTIMI TRE ANNI IN ITALIA IL PREZZO DEL BURRO È CRESCIUTO DEL 49%, A CAUSA DELLA RIDUZIONE DELLA PRODUZIONE DI LATTE, E QUELLO DEL CIOCCOLATO È SALITO DEL 27%, PER I DANNI CAUSATI DAI CAMBIAMENTI CLIMATICI ALLE COLTIVAZIONI DI CACAO – E POI PANE, PASTA, OLIO: LA CRISI DELLE MATERIE PRIME E LE TENSIONI INTERNAZIONALI SI FANNO SENTIRE PESANTEMENTE SUL CARRELLO DELLA SPESA – LE DIFFERENZE DEI RINCARI CITTÀ PER CITTÀ…

Estratto dell’articolo di Sandra Riccio per "la Stampa"

 

burro

Latte, burro, cioccolato ma anche pane, pasta e olio. Sono tra gli alimenti che sono rincarati di più negli ultimi tempi e che costringono le famiglie alla dieta del carrello della spesa. Tra questi spiccano, in particolare, i rialzi di burro, latte e cioccolato. Si tratta di prodotti che hanno risentito della crisi internazionale delle materie prime e su cui hanno pesato i cambiamenti climatici.

 

Questa tendenza è emersa da un'indagine congiunta condotta da Assoutenti e dal Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc), che ha analizzato i listini al dettaglio in diverse città italiane. I dati indicano incrementi record, spinti da fattori climatici e da dinamiche globali di offerta e domanda. […]

 

tavoletta cioccolato 4

Cosa dicono i dati, voce per voce? Il burro è uno dei prodotti di largo consumo più colpiti dalla crisi. Secondo l'analisi, il prezzo medio al chilogrammo è passato da 8,97 euro nel 2021 a 13,35 euro nel 2024, registrando un rincaro del +48,8%. Le ragioni di questo aumento vertiginoso risiedono nella riduzione della produzione di latte, condizionata sia da eventi climatici sfavorevoli nei principali paesi produttori sia dalla minore disponibilità di pascoli. A fronte di una domanda che continua a crescere, queste difficoltà strutturali hanno spinto i prezzi a livelli senza precedenti.

 

Analizzando i dati città per città, emerge una forte disparità: Torino si conferma come la città più cara, con un prezzo medio del burro di 15,85 euro al kg (+35,9% rispetto al 2021). Palermo, invece, ha subito l'aumento più marcato, con un prezzo di 13,99 euro al kg (+87,8% sul 2021). Dall'altra parte, c'è Firenze che è risultata la città meno costosa per chi acquista il burro, con una media di 10,07 euro/kg (+29,1% sul 2021).

 

carrello della spesa

Anche il mercato del cioccolato non è rimasto immune agli effetti della crisi. Le coltivazioni di cacao nei principali paesi produttori, come Ghana e Costa d'Avorio, hanno subito danni significativi a causa del cambiamento climatico e di malattie delle piante. Questo ha portato a un boom delle quotazioni della materia prima salita di oltre il 300% negli ultimi tre anni su record storici.

 

Il risultato si è visto subito sulle tariffe dei prodotti finiti: il prezzo medio di una tavoletta da 100 grammi è passato da 1,26 euro nel 2021 a 1,60 euro nel 2024, con un aumento del +26,9%. Anche in questo caso, si riscontrano differenze tra le città italiane.

 

burro

Secondo l'analisi, Palermo ha registra il prezzo più alto del cioccolato, con una media di 2,08 euro per tavoletta (+30% dal 2021). Aosta, invece, si è mostrata come la città più economica, con 1,41 euro (+19,5%). Milano ha presenta il rincaro più significativo, con un aumento del +41,8%, portando il prezzo a 1,73 euro.

 

[…]  l'impennata dei prezzi rappresenta un duro colpo per le famiglie italiane, che vedono calare il proprio potere d'acquisto. Prodotti come il burro, essenziale per molte preparazioni in cucina, e il cioccolato, spesso considerato un piccolo lusso quotidiano, rischiano di diventare beni meno accessibili. Questa situazione riflette come la crisi delle materie prime e i problemi climatici globali stiano influenzando profondamente le economie locali e il consumo alimentare.

 

carrello spesa

Non solo. L'aumento dei prezzi di burro e cioccolato è anche un chiaro segnale delle difficoltà che il settore alimentare sta affrontando a livello globale. La crisi climatica, combinata con la crescente domanda e le difficoltà produttive, ha creato uno scenario complesso in cui i consumatori italiani si trovano a dover fare i conti con rincari significativi.

 

Non è finita però. Secondo gli analisti di Borsa, all'orizzonte potrebbero esserci altri rincari ancora in particolare per il cacao che risente maggiormente dei cambiamenti del clima. […]

tavoletta cioccolato 6

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…