cina hi tech tecnologia

NELL’HI TECH COMANDA PECHINO - HUAWEI È PRIMA PRODUTTRICE DI TLC AL MONDO, LENOVO È LEADER MONDIALE DEI PC, IL MOTORE DI RICERCA BAIDU È IL PRIMO SITO DI CINA - E POI C’È LO YOUTUBE CINESE YOUKU, IL SOCIAL TENCENT QQ, TERZO AL MONDO DOPO FACEBOOK E WHATSAPP, E ANCORA WECHAT, YOU-KU, WEIBO, XIAOMI

JACK MAfbea c ff e ff c a e f d JACK MAfbea c ff e ff c a e f d

Francesca De Benedetti per “la Repubblica”

 

Quel garage di Los Altos, California, dove i giovani Steve Wozniak e Steve Jobs sognavano la grande Apple, è leggenda. Ma chi è mai entrato nell’appartamento di Alibaba? L’odore di noodles, il disordine “creativo” e pochi comfort: in quelle stanze ad Hangzou, nel 1999, il prof di inglese Jack Ma metteva insieme i primi tasselli dell’impero del commercio online Alibaba.

 

E non solo ad Hangzou, ma anche a Shenzhen e altrove, si stende l’altra valle del silicio: la telecom Huawei è prima produttrice di tlc al mondo, Lenovo è leader mondiale dei personal computer, il motore di ricerca Baidu è il primo sito di Cina. E poi c’è lo YouTube cinese Youku, il social Tencent QQ, terzo al mondo dopo Facebook e Whatsapp, e ancora WeChat, You-Ku, Weibo, Xiaomi.

ALIBABA 1ALIBABA 1

 

La Valley made in China ha già un giro d’affari globale, ma i suoi miti e stravaganze sono ancora esclusi dall’immaginario d’Occidente. Nessuno prima aveva raccontato di Jack Ma che straccia Ebay perché è cresciuto a zuppa e Sun Tzu e padroneggia “L’arte della guerra” meglio di chiunque. Nessuno aveva mostrato in un film le scene di lui che travestito da rockstar incanta migliaia di dipendenti esaltati. E invece Porter Erisman l’ha fatto. Perciò chiediamo a lui, a uno che la valle e soprattutto la “caverna di Alibaba” le conosce bene, di “aprirci il sesamo”.

 

Erisman è un Marco Polo tech: nasce in Usa, si laurea a Stanford, ma nel ’94 sceglie la Cina. Dal 2000 al 2008 è vicepresidente di Alibaba. Quando lascia l’azienda, lo fa per cambiare vita: «Orientarla sul denaro mi stufava» , ci racconta dalla casa di Tokyo, dove vive il 25% dell’anno (il resto viaggia). Erisman ha scritto un libro, Alibaba. com Story (in Italia dal 17 febbraio con Egea).

impiegati del gruppo alibabaimpiegati del gruppo alibaba

 

Con il libro, si può vedere anche una parte del suo pluripremiato docufilm Un coccodrillo nello Yangtze. Il titolo allude al mantra di Jack Ma: “Ebay sarà anche uno squalo nell’oceano, ma io sono un coccodrillo nel fiume Yangtze. Se combattiamo nelle acque d’oceano, perdiamo. Nel fiume, vinciamo”.

 

E in effetti, quando nel 2003 il coccodrillo ha dichiarato guerra a Ebay, ha vinto. Quando poi nel 2014 Alibaba ha debuttato in borsa, «è stata la più grande initial public offering di sempre. Il coccodrillo è diventato l’azienda di e-commerce di maggior valore al mondo, Jack è passato dai 20 dollari al mese del ’99 a quasi 20 miliardi», racconta Erisman. Lui c’era al momento del boom, ed era anche nella sala dove Jeff Bezos di Amazon venne ad ascoltare i discorsi di Ma per carpirne i segreti, o nella stanza dove Brin e Page, “i ragazzi di Google” come dice lui, sottoposero Jack a una sfilza di domande per scoprirne le carte.

 

alibaba boom di vendite per il singles dayalibaba boom di vendite per il singles day

Ma la Valle di Cina supererà mai la Valley di California? «Le innovazioni cinesi non potranno mai sorpassare quelle americane a meno che in Cina non si realizzino due condizioni: diventare una società dove c’è libertà di espressione, e rispettare la proprietà intellettuale. Non voglio dire che la Cina non abbia da insegnare, anzi: ultimamente mi sembra che sia Facebook a imparare da Tencent, più che il contrario» .

 

Prendiamo il coccodrillo dello Yangtze: il segreto, quello che i Google guys cercavano, qual è? «Il primo è proprio: “non fate gli americani”. Lo dico anche a voi italiani, non pensate che importare un’idea vincente dagli Usa garantisca il successo altrove. Anche con il globalissimo web, interpretare il contesto locale è fondamentale. Jack ha capito che in Cina non c’erano tutti i beni di seconda mano che hanno fatto la fortuna di Ebay, ma che il web poteva favorire l’esplosione della vendita al dettaglio: ecco perché serviva una piattaforma per connettere produttori, distributori e acquirenti, cioè Alibaba.com.

alibabaalibaba

 

E quando ha creato Taobao, il sito di e-commerce, ha previsto una chat: ha capito che in Cina vendi se hai fiducia, quindi le relazioni aiutano. La gente non si innamora su Amazon, ma su Taobao sì. Il modello di Jack ispira i mercati emergenti come l’India mol- to più di Amazon, perché i contesti si assomigliano ». E dire che a “fare l’americano” Jack Ma ci ha anche provato: nel 2005 ha trasferito parte dell’azienda in California. Esperimento fallito e interrotto. Il coccodrillo aveva bisogno dello Yangtze.

 

wechat piu popolare in cinawechat piu popolare in cina

Ora è “grande” e vanta anche investimenti in settori come la virtual reality, sorpassa lo “squalo” Ebay e, anche se vale meno di Amazon, ha più compratori attivi e più margini di crescita. Nei giorni della crisi in Cina chiude il trimestre con utili raddoppiati. «Non mi stupisce» , dice l’ex vice. «Quando le cose vanno male la gente cerca l’offerta migliore. E poi la crisi è anche il segno che la Cina si sta spostando dalle esportazioni ai consumi interni. Su questo, governo e Alibaba vanno a braccetto» .

BAIDU BAIDU

 

A Erisman piace raccontare la storia dell’azienda in stagioni. E oggi che tempo è per Alibaba? «Tardo inverno. Mica male: con aspettative basse è più facile sorprendere. L’estate fu il debutto in borsa, con gli occhi del mondo puntati. Poi spese, acquisizioni, e dopo, un calo inevitabile. Aumentavano nemici e controversie». Le accuse, anche recenti, di favorire la contraffazione sono solo una di queste.

BAIDU BAIDU

 

Nel libro le ombre — salari bassi, censure — si intuiscono solo fra le righe, vanno sempre a braccetto con il mito. «Proprio perché in Cina la politica era gerarchica e il pensiero spesso censurato, il boom di Alibaba ha acceso un sogno in tanti giovani: all’orizzonte vedevano almeno una libertà, quella di fare impresa col web, di aprire un business e vendere su Taobao» . Così Erisman presenta all’Occidente la leggenda di Cina. Poi c’è chi la mette in discussione, ma questa è un’altra Alibaba.com story.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…