italia euro crac

CON LA SECONDA ONDATA, I CONTI PUBBLICI SONO A RISCHIO - NELLE PREVISIONI AUTUNNALI DELL'UE, IL PIL ITALIANO DEL 2020 TRACOLLA A -9,9% MA LA STIMA NON CONSIDERA GLI EFFETTI DELLE CHIUSURE - PER IL 2021 SI STIMA UN MINI RIMBALZO DEL 4,1% (MENO DEL 6,1% ATTESO IN LUGLIO) - SALE IL DEBITO, 159,6% DEL PIL NEL 2020, DAL 134,7% DEL 2019…

Antonio Signorini per “il Giornale”

 

giuseppe conte roberto gualtieri

La misura di quanto il ministero dell'Economia sia lontano dalla realtà arriva da Bruxelles. Da quella Commissione Ue con la quale il ministro Roberto Gualtieri vanta rapporti speciali e solidi. Nelle previsioni d'autunno, consueto appuntamento con i dati macro ufficiali dell'Unione, ci sono notizie pessime per l'Italia. Previsioni in leggero miglioramento rispetto alle precedenti, ma più basse di quelle ufficiali del governo italiano, soprattutto per quanto riguarda la crescita. Prodotto interno lordo in calo del 9,9% nel 2020 (-7,8% l'Eurozona), meno dell'11,2% previsto nel luglio scorso.

 

Ma la perdita è di quasi un punto superiore a quella del governo. Per il 2021 si stima un mini rimbalzo del 4,1%, meno del 6,1% atteso in luglio. Sale il Debito, 159,6% del Pil nel 2020, dal 134,7% del 2019, per poi attestarsi al 159,5% nel 2021 e al 159,1% nel 2022, sempre secondo le stime della Il deficit, toccherà quota 10,8% dall'1,6% del 2019, per poi calare al 7,8% nel 2021 e al 6% nel 2022. In questo caso, per quanto riguarda l'anno in corso, la previsione è la stessa del governo, con la differenza che la previsione di crescita del Mef è superiore.

ITALIA CRAC BUCO

 

Altro elemento del quale non si può non tenere conto, è che queste previsioni non tengono conto degli effetti della seconda ondata di virus e delle nuove misure decise dal governo. In termini generali il rapporto riconosce che «il rimbalzo dell'economia è stato interrotto a causa dell'aumento dell'incertezza». Poi che «la recrudescenza della pandemia nelle ultime settimane sta provocando interruzioni dato che e autorità nazionali introducono nuove misure di sanità pubblica per limitarne la diffusione».

 

E che quindi le «proiezioni di crescita nell'orizzonte di previsione sono soggette a un grado estremamente elevato di incertezza e rischi». In sintesi, il quadro macroeconomico delineato dall'Italia, ma anche quello europeo, dovranno essere rivisti radicalmente. Con un effetto certo sui conti pubblici. In queste ore uno dei fronti aperti dentro la maggioranza riguarda proprio la possibilità che serva approvare un nuovo scostamento di bilancio, che registri gli effetti inevitabili della seconda ondata di coronavirus: entrate in calo, altre spese e Pil in diminuzione.

 

Italia Crac

Ci sono pressioni nella maggioranza per non farlo. In particolare Italia Viva di Matteo Renzi. Ma anche al ministero dell'Economia la prospettiva non piace. Poi ci sono gli effetti sull'economia reale. Ne ha accennato ieri il commissario europeo agli affari economici Paolo Gentiloni: «È improbabile che le misure adottate in Italia possano frenare la crescita della disoccupazione», ha spiegato presentando le previsioni.

 

Una buona notizia arriva proprio dall'Europa. Il Consiglio Ue e il Parlamento hanno trovato un accordo sul rispetto dello Stato di diritto e uso dei fondi europei. In sostanza è stato superato un ostacolo che bloccata l'approvazione del nuovo di bilancio e Next Generation Eu, del quale fa parte anche il Recovery fund. Se saranno rispettati i tempi delle prossime tappe, «credo che l'approvazione dei piani nazionali di ripresa e di resilienza, con l'erogazione del 10% dei prestiti e dei trasferimenti, potrà avvenire entro la tarda primavera del 2021», ha assicurato Gentiloni.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…