di maio alitalia

IL SALVATAGGIO DI ALITALIA? LO PAGANO I PENDOLARI! DI MAIO: ''UNA NUOVA COMPAGNIA CON DENTRO IL MINISTERO DEL TESORO E LE FERROVIE. LA CDP CI AIUTERÀ CON IL LEASING DEGLI AEREI'' (SEMPRE PERCHÉ È INDIPENDENTE E DEVE PER STATUTO INVESTIRE IN SOCIETÀ IN BONIS…) - ''NON CI SARANNO ESUBERI, LO FACCIAMO PER MANTENERE I LIVELLI OCCUPAZIONALI''. E CONTE CONFERMA: ''GOVERNO COMPATTO SULLA COMPAGNIA DI BANDIERA''

SALVINI ALITALIA

 

  1. ALITALIA: DI MAIO, CDP AIUTERÀ CON LEASING AEREI

 (ANSA) - "Vediamo quale sarà la composizione dell'equity, non mi voglio sbilanciare, ma ci sono tre auspici: che ci sia direttamente con una parte del prestito ponte il governo; Fs con una partnership sicuramente strategica, ma anche, è auspicabile, finanziaria; infine dobbiamo cambiare la flotta e per questo sono sicuro che Cdp ci possa dare una mano nel finanziamento dell'operazione di acquisto o leasing di nuovi aerei". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo e del Lavoro, Luigi Di Maio, interpellato sul ruolo dello Stato nell'operazione Alitalia.

 

 

  1. P.CHIGI, ALITALIA COMPAGNIA BANDIERA, GOVERNO COMPATTO

 (ANSA) - Il governo è "compatto" sul dossier Alitalia. Lo sottolineano fonti di Palazzo Chigi rimarcando come, sul rilancio del vettore, sia il premier Giuseppe Conte che i due vice premier Matteo Salvini e Luigi Di Maio siano uniti nell'obiettivo che Alitalia sia la compagnia di bandiera italiana.

 

  1. ALITALIA: DI MAIO, SE BAD COMPANY NON AVRÀ LAVORATORI

ALITALIA

 (ANSA) -  "Se si farà una bad company non riguarderà i lavoratori. Voglio dirlo chiaramente". Lo ha detto il ministro dello sviluppo e del lavoro Luigi Di Maio parlando dell'operazione per Alitalia, escludendo quindi l'ipotesi di esuberi: "No, perché l'obiettivo è salvaguardare i livelli occupazionali".

 

 

  1. DI MAIO: «ALITALIA, NEWCO CON MEF E FS. UN BIGLIETTO UNICO TRENO-AEREO»

Manuela Perrone per www.ilsole24ore.com

FEDEZ ALITALIA FERRAGNEZ

 

Una «Newco con una dotazione iniziale tra 1,5 a 2 miliardi, partecipata dal Governo, grazie alla conversione in equity di parte del prestito ponte da 900 milioni concesso dal precedente Esecutivo» e per il resto «da Ferrovie e da un importante partner industriale internazionale». Con un’altra società dedicata all’ammodernamento della flotta aerea, che potrà essere finanziata da Cassa depositi e prestiti.

 

Il vicepremier M5S e ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, che oggi incontrerà i sindacati della compagnia, chiarisce al Sole 24 Ore lo schema per Alitalia, dicendosi ottimista sui tempi: «Arriveremo alla scadenza del 31 ottobre con una offerta vincolante o, comunque, con una manifestazione di interesse seria e concreta. Non vogliamo solo consentire ad Alitalia di ripartire, vogliamo renderla strategica nell’offerta turistica italiana».

 

Nel decreto fiscale, che sarà varato lunedì, «non ci sarà dunque alcuna proroga del prestito», che deve essere restituito entro il 15 dicembre pena l’avvio della procedura da parte di Bruxelles per aiuto di Stato “mascherato”.

 

Pensare alla Newco significa pensare anche a una bad company?

conte di maio salvini

La Newco, che nasce per rilanciare un brand e fornire servizi all'utente, dovrà depurarsi di tutto quello che finora non ha funzionato.

 

La presenza del Mef nella Newco non rischia di inasprire il confronto con l’Europa?

Mise, Mit e commissari straordinari dell'azienda dialogano da tempo con Bruxelles. Stiamo pensando ad una soglia di partecipazione del Governo che non si distacchi eccessivamente da altre esperienze europee: se la Francia possiede il 14,3% di Air France (il dato è al 31 dicembre 2017, ma la società è quotata, ndr), noi possiamo immaginare un livello di partecipazione simile. Manterremo un’interlocuzione serrata nel prossimo periodo per spiegare la bontà del progetto. Nessun dirigismo di Stato: la presenza del Governo per gli investitori privati deve essere la garanzia che su Alitalia c’è una strategia nazionale. E li aiuta ad avere vita più facile nel ginepraio dei nostri meccanismi legislativi e industriali. È lo stesso motivo per cui riteniamo auspicabile la presenza di Ferrovie.

 

DI MAIO CONTE GIORGETTI

Quale sinergia immaginate?

L’ingresso di Ferrovie nell'equity permetterebbe innanzitutto l'intermodalità: si potrebbe lavorare al biglietto unico treno-aereo. Un turista, quando arriva in Italia, potrebbe spostarsi in tutto il Paese. Non solo. Alitalia potrebbe così concentrarsi molto di più sul lungo raggio, senza sovraccaricare gli spostamenti sulle rotte medio-piccole nazionali. Non ci sarebbe competizione al massacro e si potrebbe investire moltissimo sui giovani per nuovi servizi al turista.

 

A quanto ammonterà l’apporto di Ferrovie? Indiscrezioni parlano di 200 milioni.

Lo deciderà l’ad Battisti. A me interessa la visione strategica industriale.

 

Ma preferireste una partecipazione all’equity cash o tramite asset?

fabrizio palermo

Per noi sarebbe preferibile una partecipazione diretta, che darebbe più garanzie agli investitori privati.

 

E Cdp come entrerà nella partita?

Potrebbe assistere l’operazione finanziaria di acquisto e noleggio dei nuovi aerei, ove si decidesse di rinnovare o ampliare parte della flotta: il tema vale soprattutto sul lungo raggio, su cui puntiamo.

 

C’è China Eastern tra i partner interessati? E Delta Airlines?

Non confermo né smentisco. Vale per i cinesi come per gli americani. Ma stiamo avendo disponibilità importantissime che potrebbero far svoltare Alitalia. Importa quel che vogliamo fare con il partner industriale: non cedere all’idea di far entrare soggetti più interessati alle rotte che allo sviluppo del progetto. Dev’essere chiaro.

 

Sono aperti canali con altri soggetti, pubblici come Eni e Poste, o privati?

POSTE ITALIANE

Nella Newco ipotizziamo, allo stato, solo il Governo, Ferrovie e uno o più partner industriali, con Cdp nel ruolo che ho spiegato. Ma non nascondo che diversi altri soggetti stanno manifestando interesse. Io parlo con tutti, ma sia chiaro che prima di ogni altra cosa mi interessano i partner tecnici e industriali. Quanto a Eni e Poste, o ad esempio anche a Leonardo, se vogliono dare una mano, su alcuni asset (e in relazione ad alcune possibili sinergie) sarebbe interessante.

 

Dunque da chi arriverà la manifestazione d’interesse entro fine mese?

FS ALTA VELOCITA

Le ipotesi sono due. O da un solo soggetto, che potrebbe essere la stessa Ferrovie, oppure da più soggetti, a partecipazione pubblica e privati, che si mettano insieme. Abbiamo venti giorni. Adesso è il momento di concretizzare per tutti gli interessati. E dai primi di novembre ci si potrà mettere al lavoro sulla Newco e sulla definizione degli ulteriori profili dell'operazione. Senza procrastinare. Il cronoprogramma è fatto, lo schema c’è. Vogliamo rendere Alitalia super competitiva a livello nazionale e internazionale.

 

 

Ultimi Dagoreport

ursula von der leyen giorgia meloni elon musk donald trump

DAGOREPORT – IL CAMALEONTISMO DELLA DUCETTA FUNZIONA IN CASA MA NON PAGA QUANDO METTE I BOCCOLI FUORI DAI CONFINI NAZIONALI - MELONI PRIMA SI VANTAVA DELL’AMICIZIA CON MUSK E STROPPA E DELLA “SPECIAL RELATIONSHIP” CON TRUMP, ORA È COSTRETTA A TACERE E A NASCONDERSI PER NON PASSARE COME "AMICA DEL GIAGUARO" AGLI OCCHI DELL'UE. E, OBTORTO COLLO, E' COSTRETTA A LASCIARE A STARMER E MACRON IL RUOLO DI PUNTO DI RIFERIMENTO DELL'EUROPA MENTRE SALVINI VESTE I PANNI DEL PRIMO TRUMPIANO D’ITALIA, L'EQUILIBRISMO ZIGZAGANTE DELLA GIORGIA DEI DUE MONDI VIENE DESTABILIZZATO ANCOR DI PIU' DAL POSIZIONAMENTO ANTI-TRUMP DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO MERZ CHE FA SCOPA COL POLACCO TUSK, E LEI RISCHIA DI RITROVARSI INTRUPPATA CON IL FILO-PUTINIANO ORBAN - IL COLPO AL CERCHIO E ALLA BOTTE DEL CASO STARLINK-EUTELSAT...

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT – PD, UN PARTITO FINITO A GAMBE ALL'ARIA: LA LINEA ANTI-EUROPEISTA DI SCHLEIN SULL’UCRAINA (NO RIARMO) SPACCA LA DIREZIONE DEM ED ELETTORI - SOLO LA VECCHIA GUARDIA DI ZANDA E PRODI PROVANO A IMPEDIRE A ELLY DI DISTRUGGERE IL PARTITO – LA GIRAVOLTA DI BONACCINI, CHE SI È ALLINEATO ALLA SEGRETARIA MULTIGENDER, FA IMBUFALIRE I RIFORMISTI CHE VANNO A CACCIA DI ALTRI LEADER (GENTILONI? ALFIERI?) – FRANCESCHINI E BETTINI, DOPO LE CRITICHE A ELLY, LA SOSTENGONO IN CHIAVE ANTI-URSULA - RISULTATO? UN PARTITO ONDIVAGO, INDECISO E IMBELLE PORTATO A SPASSO DAL PACIFISTA CONTE E DAL TUMPUTINIANO SALVINI CHE COME ALTERNATIVA AL GOVERNO FA RIDERE I POLLI…

ursula von der leyen elisabetta belloni

FLASH – URSULA VON DER LEYEN HA STRETTO UN RAPPORTO DI FERRO CON LA SUA CONSIGLIERA DIPLOMATICA, ELISABETTA BELLONI – SILURATA DA PALAZZO CHIGI, “NOSTRA SIGNORA ITALIA” (GRILLO DIXIT) HA ACCOMPAGNATO LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NEL SUO VIAGGIO IN INDIA, SI È CIRCONDATA DI UN PICCOLO STAFF CHE INCLUDE GLI AMBASCIATORI MICHELE BAIANO E ANDREA BIAGINI – URSULA, PER FRONTEGGIARE L’URAGANO TRUMP, HA APPIANATO LE TENSIONI CON IL NEO-CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ (LEI ERA LA COCCA DELLA MERKEL, LUI IL SUO PIÙ ACERRIMO RIVALE). PACE FATTA ANCHE CON LA NEMESI, MANFRED WEBER…

emmanuel macron donald trump keir starmer xi jinping elon musk

DAGOREPORT – COME MAI LA GRAN BRETAGNA, PAESE STORICAMENTE GEMELLATO CON GLI STATI UNITI, SI E' RIAVVICINATA DI COLPO ALL'EUROPA, DIMENTICANDO LA BREXIT? DIETRO LA SORPRENDENTE SVOLTA DI KEIR STARMER CI SONO STATI VARI INCONTRI TRA I GRANDI BANCHIERI ANGLO-AMERICANI SPAVENTATI DAL CAOS ECONOMICO CREATO DAI DAZI DI TRUMP E DALLE CRIPTOVALUTE DI MUSK - DI QUI, SONO PARTITE LE PRESSIONI DEL CAPITALISMO FINANZIARIO SU KEIR STARMER PER UNA SVOLTA EUROPEISTA SULL'ASSE PARIGI-LONDRA CHE OPPONGA STABILITÀ E RAGIONEVOLEZZA ALLE MATTANE DELLA CASA BIANCA – ANCHE LA CINA, CHE HA RIPESCATO I VECCHI CAPITALISTI COME IL FONDATORE DI ALIBABA JACK MA, SI STA PREPARANDO A RISPONDERE ALLA DESTABILIZZAZIONE TRUMPIANA (XI JINPING HA NELLA FONDINA UN'ARMA MICIDIALE: 759 MILIARDI DI TITOLI DEL DEBITO USA. UNA VOLTA BUTTATI SUL MERCATO, SALTEREBBE IN ARIA TUTTO...)

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - ZELENSKY? VATTELA PIJA ‘NDER KURSK! LA CONTROFFENSIVA RUSSA NELLA REGIONE OCCUPATA DAGLI UCRAINI È IL FRUTTO DELLO STOP AMERICANO ALLA CONDIVISIONE DELL’INTELLIGENCE CON KIEV: SENZA L’OCCHIO DELLO ZIO SAM, LE TRUPPE DI ZELENSKY NON RESISTONO – IL TYCOON GODE: I SUCCESSI SUL CAMPO DI PUTIN SONO UN’ARMA DI PRESSIONE FORMIDABILE SU ZELENSKY. MESSO SPALLE AL MURO, L’EX COMICO SARÀ COSTRETTO A INGOIARE LE CONDIZIONI CHE SARANNO IMPOSTE DA USA E RUSSIA A RIAD…

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…