david rossi

UNA NUOVA PERIZIA PUÒ RIAPRIRE IL CASO DI DAVID ROSSI, CAPO DELLA COMUNICAZIONE DI MPS CHE FU ‘SUICIDATO’ NEI GIORNI PIÙ CALDI PER LA BANCA DI SIENA - C’È CHI NON SI BEVE LA DEBOLISSIMA VERSIONE UFFICIALE E CONTINUA A CHIEDERE LA VERITÀ IN NOME DELLA FAMIGLIA: ECCO PERCHÉ I VIDEO DELLA SUA CADUTA NON ERANO STATI ANALIZZATI COME SI DEVE

la morte di david rossi mps  1la morte di david rossi mps 1

Alessandro Rossi per www.lettera43.it

 

Omicidio o suicidio? C’è una nuova perizia che potrebbe riaprire il caso della morte di David Rossi, il responsabile della Comunicazione del Monte dei Paschi di Siena precipitato da una finestra della Rocca Salimbeni la sera del 6 marzo 2013, con la banca senese in piena bufera. E l’ultima puntata, probabilmente, non verrà scritta nemmeno lunedì 26 giugno, data fissata per l’udienza che dovrebbe accogliere o respingere l’opposizione della famiglia alla richiesta di nuova archiviazione del caso, dopo la riapertura che ha portato alla riesumazione del cadavere e a nuove perizie, nessuna delle quali risolutiva in un senso o nell'altro.

 

la morte di david rossi mps  8la morte di david rossi mps 8

La riapertura delle indagini è servita a stabilire che Rossi, prima di morire, subì delle percosse, forse ci fu una colluttazione con uno o probabilmente più individui che gli ha prodotto ferite non riferibili alla caduta dalla finestra. Ma nessun supplemento di indagine è riuscito a dimostrare che David fu gettato nel vuoto. Forse scappava da qualcuno. Ma allora dovrebbe esserci almeno l’ipotesi di reato di induzione al suicidio.

 

No, nebbia fitta, più fitta di quella che c’era quella sera piovosa di quattro anni fa. Ma la pista che potrebbe portare a un nuovo supplemento di indagine arriva ancora dai filmati e dalla caparbietà di un amico di Rossi, Luca Scarselli, ingegnere, perito di parte per la famiglia, consulente tecnico scelto anche nella riapertura delle indagini. Insieme a lui, alla vedova Antonella Tognazzi e a sua figlia Carolina, lavora anche l’avvocato Luca Goracci.

VERITA' PER DAVID ROSSIVERITA' PER DAVID ROSSI

 

PRESENTATA UNA NUOVA PERIZIA. Scarselli ha presentato una nuova perizia che si basa sulla comparazione della simulazione video effettuate dal tenente colonnello dei carabinieri, Davide Zavattaro, con il filmato originale della caduta. Nel giugno 2016 Zavattaro, dopo che Scarselli in una sua prima perizia riteneva che Rossi fosse precipitato da distanza “indeterminata”, quindi non necessariamente dalla finestra del suo ufficio, ha girato un video sulla scena della tragedia, utilizzando un'asta apposita per convertire i pixel dell’immagine originale in centimetri reali e misurare così la caduta, per appurarne la "parabola" esatta.

 

I carabinieri nel vicolo del Monte Pio, dove è stato trovato il cadavere di David Rossi.

IL CADAVERE DI DAVID ROSSIIL CADAVERE DI DAVID ROSSI

Per la perizia del tenente colonnello dei carabinieri, David cadde dalla finestra del suo ufficio. Il video del giugno 2016 e quello originale della caduta sono stati ripresi, secondo quanto dichiarato dal tecnico della ditta che ha in gestione il sistema per conto di Mps, dallo stesso impianto di videoregistrazione. Adesso Scarselli ha scoperto che i due filmati non sono invece confrontabili, in quanto non è certo che siano stati estratti dallo stesso apparecchio, e in ogni caso sono stati generati con strumenti informatici differenti, e quindi non sovrapponibili.

 

ANTONELLA TOGNAZZI MOGLIE DI DAVID ROSSIANTONELLA TOGNAZZI MOGLIE DI DAVID ROSSI

L'ANALISI DEI FILE VIDEO. Scrive infatti Scarselli nella sua nuova perizia: «L'approfondimento informatico condotto sul file, mai effettuato durante le indagini tecniche dai consulenti, ha messo in evidenza criticità tali da mettere in discussione tutti i risultati di natura cinematica riportati in perizia. Infatti, dalla estrazione dei metadati dei file facenti riferimento alla notte del 6 marzo 2013, e da quelli estratti dal videoregistratore della videosorveglianza della banca durante il sopralluogo del 25 giugno 2016, si è evidenziato come gli stessi presentino un grado di dettaglio differente.

LA FINESTRA DA CUI E CADUTO DAVID ROSSILA FINESTRA DA CUI E CADUTO DAVID ROSSI

 

In particolare, quelli estratti il 25 giugno 2016 non riportano alcun dettaglio sul formato video con il quale sono stati generati». La conclusione che se ne trae, «essendo differente l'impronta sui file, è che siano stati generati da due software di dispositivi differenti, seppure con le caratteristiche di formato proprie o compatibili con quelle del costruttore Everfocus».

 

NUOVE INDAGINI ALL'ORIZZONTE? Durante le operazioni peritali Zavattaro, «sentito il tecnico P.I. Mirko Valdambrini, ha assunto per certo che il metodo di estrazione dei file fosse lo stesso, al fine di poter effettuare le comparazioni necessarie ai calcoli cinematici. Tale ipotesi non è verificata e quindi cadono le ipotesi sulle quali si basa lo studio effettuato in perizia».

DAVID ROSSIDAVID ROSSI

 

Ne deriva «la impossibilità di misurare sui fotogrammi ottenuti da questo filmato i singoli pixel, che è il metodo riportato in perizia per il calcolo della velocità di precipitazione e quindi dell'altezza da cui si è originato il moto». In sostanza, non è certo che Rossi sia caduto dalla finestra del suo ufficio ma potrebbe, come Scarselli sospetta da tempo, essere precipitato da quella del piano di sopra. Una circostanza che costringerebbe il Gip a disporre nuove indagini.

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