ODO ORCEL FAR FESTA – L’AD DI UNICREDIT È GALVANIZZATO DOPO L’ACQUISTO DEL 4,1% DEL CAPITALE DI GENERALI: SA DI ESSERE DIVENTATO L’AGO DELLA BILANCIA DELLA FINANZA ITALIANA. LA QUOTA DEL LEONE È ANCHE UN’ARMA DI NEGOZIATO CON IL GOVERNO ITALIANO PER L’ACQUISTO DI BANCO BPM (MELONI E GIORGETTI HANNO MINACCIATO IL GOLDEN POWER): TUTTI DOVRANNO PASSARE DA LUI SE VORRANNO VINCERE LA PARTITA CHE CORRE SULL’ASSE MEDIOBANCA-TRIESTE – LE CRAVATTE DI FERRAGAMO E GLI ADDOMINALI, L’ISOLA DEI CARAIBI, L’HUSKY “FLASH” E I TAGLI BRUTALI DEI COSTI: IL RITRATTO
Estratto dell’articolo di Giovanni Pons per “la Repubblica”
Nome in codice “Flash”. Già un banchiere che dà il nome del suo cane, un husky, alla scalata sulla seconda banca più grande di Germania, la Commerzbank, per lo meno si distingue per originalità.
E infatti Andrea Orcel, classe 1963, romano di nascita ma cittadino del mondo, come ama definirsi, non risponde certo ai classici canoni del banchiere tutto casa e ufficio. Anzi, gli piace essere descritto come il Jamie Dimon (il capo della banca più grande del mondo, Jp Morgan) europeo oppure colui che sta disboscando la “foresta pietrificata” delle banche italiane.
Sposato dal 2009 con l’interior designer portoghese Clara Batalim, con la quale ha una figlia, carattere irruento, […] nella sua bussola c’è in primo luogo il mercato, che dovrebbe essere lasciato funzionare da solo, senza intromissioni da parte della politica. Al contrario di ciò che sta succedendo in Italia da quando si è scatenato il risiko bancario.
Laureato alla Sapienza di Roma con una tesi sulle scalate ostili, proprio il mestiere che riuscirà a praticare per vent’anni alla Merrill Lynch e poi all’Ubs, consigliando i grandi banchieri del mondo a scegliere il momento giusto per scagliarsi sulla propria preda.
[…] Poliglotta, appena possibile va in palestra a scolpire gli addominali, quasi sempre in viaggio insieme alla sua fedele assistente Rebecca Tusa, ama le cravatte rosse di Salvatore Ferragamo e considera il lavoro di banchiere «una vocazione che non è per tutti».
Nel tempo libero, grazie a un solido patrimonio costruito nel tempo, trova svago sulle piste di Zermatt o nelle sue dimore tra Londra, il Portogallo e i Caraibi, dove sembra abbia casa nella stessa isola di David Bowie e Mick Jagger.
[…] L’unico errore Orcel lo ha ammesso nel 2007 quando ha consigliato al Santander e alla Royal Bank of Scotland di comprare l’olandese Abn Amro, alla vigilia della grande crisi finanziaria. Ma ciò non gli impedì quell’anno di portare a casa un bonus da 38 milioni di dollari e poi offrire la mela bacata dell’Antonveneta al Monte dei Paschi, l’operazione che innescò quindici anni di crisi per la banca più antica del mondo.
Di certo a Orcel non manca la tenacia: quando Ana Botin gli ha stracciato il contratto da 50 milioni di euro […] che lo proiettava al vertice del Santander, non ha avuto dubbi e l’ha portata in Tribunale. Vincendo e intascando un risarcimento da 47 milioni. Incidente che non ha impedito il suo arrivo in Italia, nel 2021 come successore di Jean-Pierre Mustier e con uno sponsor di peso come l’ex vicepresidente di Unicredit Fabrizio Palenzona, che lo considera una sua creatura.
la villa acquistata da andrea orcel a maiorca 2
In queste ore l’umore è alto, chi ha parlato con Orcel domenica, dopo che tutti i giornali hanno scritto della sua ultima incursione nel capitale di Generali, con un 4,1% rastrellato sul mercato, lo descriveva gongolante per essere diventato l’ago della bilancia della finanza italiana.
Tutti dovranno passare da lui se vorranno vincere la partita che corre sull’asse Mediobanca-Leone alato, ed è proprio quello il significato della sua ultima mossa: essere determinante. Ma il suo stile di management è da sempre sotto i riflettori.
Le seconde linee di Unicredit lo descrivono come un padre-padrone dal carattere difficile.
Da quando è entrato in Unicredit, […] ha fin da subito sostituito la prima linea di manager con persone di sua fiducia: cinque donne a cui ha affidato tutto il potere nella banca.
SEDE DI BANCO BPM A PIAZZA MEDA - MILANO
Oltre a Rebecca, l’assistente che lo segue dappertutto, il cerchio magico è composto da Joana Carss, capa della comunicazione mondiale del gruppo, dalla direttrice delle strategie Fiona Melrose, dall’irlandese Siobhan Mc Donagh che occupa la delicata casella del personale e più recentemente da Rita Izzo, che dirige la struttura legale.
L’unico uomo ammesso nella ristretta cerchia dei fedelissimi è Giacomo Marino, ex direttore generale di CariVerona, giovane banchiere che aveva lavorato con Orcel in Merrill Lynch e in Ubs. A lui è affidata la delicata struttura dell’M&a, cioé le stanze da cui sono partiti gli attacchi a Commerzbank e al Banco Bpm. E le complicate operazioni sui derivati che stanno destabilizzando il sistema.
È comunque un fatto che in soli tre anni Orcel è riuscito a sfoltire una struttura centrale giudicata troppo pesante potenziando la rete commerciale e l’IT, dove la banca era rimasta indietro. Il taglio brutale dei costi è stato funzionale alle metriche da presentare al mercato. Per tre anni e mezzo Orcel ha guardato dentro Unicredit, facendo esplodere gli utili e distribuendoli ai suoi azionisti che hanno ricambiato comprando titoli Unicredit.
Così il prezzo è salito dagli 8 euro della primavera 2021 ai 44 di oggi, un record. Poi, dallo scorso settembre, fuoco alle polveri: prima la scalata a Commerz, poi l’Ops su Bpm, quindi l’incursione su Generali.
Dove Orcel voglia arrivare ancora non è chiaro, il suo sogno è costruire la prima banca europea in grado di tener testa ai colossi americani. La determinazione non gli manca, ma al momento il primo obiettivo è quello di ricucire con il governo Meloni, che lo giudica inaffidabile. Poi si vedrà.
IL QUARTIER GENERALE UNICREDIT A MILANOANDREA ORCEL CARLO MESSINA banco bpmbanco bpmMARCELLO SAITTA - DIRETTORE FILIALE BANCO BPM - MONTECITORIOandrea orcel di unicreditandrea orcelMPS - MEDIOBANCA - UNICREDIT - BANCO BPM - GLI INTRECCIINTERVENTO DI ANDREA ORCEL SUL FINANCIAL TIMESla villa acquistata da andrea orcel a maiorca 1