soru tiscali

SALUTAME 'A SORU! – ALL’INIZIO DEL NUOVO MILLENNIO TISCALI SUPERAVA LA CAPITALIZZAZIONE DI FIAT IN BORSA. ORA VALE POCO PIÙ DI ZERO. COME MAI? – LA PARABOLA DELL’INTERNET COMPANY CAGLIARITANA È LEGATA INDISSOLUBILMENTE A QUELLA DEL SUO FONDATORE, E A UNA DATA. FEBBRAIO 2009, QUANDO RENATO SORU DA ASTRO NASCENTE SI TRASFORMÒ IN UN ARNESE ARRUGGINITO DELLA SINISTRA

Tobia De Stefano per “Libero Quotidiano”

 

Renato Soru

«Il boom di Tiscali, azioni al 1.800% in più», «Soru è il nuovo Paperone di Piazza Affari», «Tiscali supera la capitalizzazione in Borsa di Fiat». Sembrano passati un paio di secoli, ma in realtà questi erano i titoli che caratterizzavano le pagine finanziarie dei principali quotidiani italiani nelle prime settimane del nuovo millennio.

 

La trionfale quotazione dell' Internet Company sarda (27 ottobre del 1999, esattamente 19 anni fa), rappresentava in modo plastico il passaggio dalla old alla new economy. Basta capannoni, magazzini, scorte e mattone, evviva la rete, le nuove tecnologie, la smaterializzazione e il virtuale. Si diceva.

 

In realtà eravamo davanti a una bolla destinata a sgonfiarsi nel giro di pochi anni. Della descrizione dei fallimenti delle varie Opengate, Finmatica, Algol e Tecnodiffusione sono pieni i libri di storia della finanza. Ma Tiscali era qualcosa di diverso. Per il posizionamento geografico, la Sardegna veniva descritta come la Silicon Valley italiana, e per la figura del fondatore, quel Renato Soru che la sinistra aveva eletto al ruolo del nuovo anti-Berlusconi.

 

LA PARABOLA

TISCALI

Non a caso la parabola dell' Internet company cagliaritana è legata indissolubilmente a quella del suo fondatore. E a una data, metà febbraio del 2009, quando il buon Renato si è trasformato da astro nascente in un arnese arrugginito della sinistra. Dieci anni fa Soru era l' imprenditore della globalizzazione, il governatore uscente, l' uomo che aveva salvato l' Unità, eppure qualche mese prima era stato costretto a dimettersi dalla presidenza della regione per dissidi con la sua maggioranza. Si tornava alle urne, insomma, e sulla carta per "l' uomo che prevedeva il futuro" doveva essere una passeggiata di salute.

RENATO SORU TISCALI

 

Ma Soru non aveva fatto i conti con il Cavaliere al picco della sua storia politica. Berlusconi riuscì a trasformare quel voto nell' ennesimo referendum tra la sua persona e il resto del mondo e alla fine ne uscì da trionfatore. Il risultato, l' ampia vittoria del commercialista del Cav, Ugo Cappellacci, fu tanto netto quanto devastante sia per i democratici che per il guru di Internet che da lì a poco si scontrò con una serie di guai giudiziari, problemi a iosa con il giornale fondato da Gramsci e con Tiscali.

5 ANNI DEL TITOLO TISCALI - DA 25 € A 3 CENT - DATI YAHOO FINANZA

 

MAI UN UTILE

 Il gruppo che doveva rivoluzionare l' economia e la società, in realtà, non era mai riuscito a raggiungere un utile di esercizio. Almeno fino al settembre del 2017, quando grazie alla plusvalenza ottenuta con la cessione dei servizi alla clientela business a Fastweb, aveva generato profitti per 24 milioni. Un episodio isolato.

UGO CAPPELLACCI

 

Anche perché nel frattempo Soru, siamo nel 2015, aveva venduto la maggioranza di Tiscali ai russi, l' indebitamento aveva raggiunto quota 170 milioni, di cui 90 con le banche, e i prezzi di Borsa, ogni singola azione oggi vale 0,0087 euro (-7,45%), una capitalizzazione di poco superiore ai 35 milioni. Una disfatta che ci porta alle cronache dei giorni nostri. Al luglio del 2018 e all' accordo siglato ancora con Fastweb per la cessione delle frequenze utili per il 5G.

 

BERLUSCONI E CAPPELLACCI

Tutto bene? Nient' affatto. Il timore è che vendendo quel ramo d' azienda, 800 lavoratori sardi (i 650 della sede di Sa Illetta a Cagliari, più i 150 del ramo in affitto a Engineering) possano perdere il posto. Lo temono i sindacati, ma non sono i soli. Così Di Maio, il ministero dello Sviluppo Economico, ha aperto un tavolo: se ne discuterà il 20 novembre. L' unica fortuna è che Soru, che è rimasto senza incarichi e con meno del 10%, questa volta non toccherà palla.

RENATO SORU IN TRIBUNALE DOPO LA CONDANNAUgo Cappellacci

 

Tiscali

Ultimi Dagoreport

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...