PASSERA D’IPOCRISIA - UN MINISTRO, ESPERTO DI ALCHIMIE FINANZIARIE (VEDI ALITALIA) CHE DA SEMPRE HANNO SOSTENUTO I RIDICOLI CAPITALISTI ITALIANI, SI RAVVEDA: I FRANCESI DI LACTALIS A PARMALAT NON STANNO RUBANDO NULLA E NULLA AVVIENE CHE DEBBA RIEMPIRE I TITOLI DEI GIORNALI ITALIANI - IL TEMA È SOLO LEGALE, RIGUARDA LA CONSOB E SPERIAMO NON LA PROCURA…

Bankomat per Dagospia

La Repubblica tre giorni fa titola sul suo sito "La polemica - Parmalat, Passera contro Lactalis, "I francesi hanno portato via tutto".
Il ministro dello Sviluppo economico critica l'acquisizione della storica azienda di Collecchio da parte del gruppo transalpino: "Doveva allearsi con altre società italiane per fare un campione globale"

Anche il Presidente della consob due giorni fa, sempre dal sito di Repubblica, rilascia autorevoli dichiarazioni: "Non dico nulla, ma come Consob - spiega all'Adnkronos il presidente della Consob, Giuseppe Vegas - è già da più di un anno che ci interessiamo alla vicenda Parmalat-Lactalis e ci siamo sempre preoccupati del fatto che le risorse in pancia a Parmalat servissero a far crescere l'azienda piuttosto che a essere utilizzate da altre parti".

Caro e simpatico dottor Giuseppe Vegas, qui si vede che nella vita Lei ha fatto altro e di aziende e società quotate poco si intende: guardi che lo scopo di Consob non è sindacare le scelte gestionali di manager e azionisti... La Consob non fa politica industriale, anche se la politica ne nomina i presidenti. Ma ci torniamo fra poco.

Infine oggi i giornali ci avvisano che la Procura di Parma, nota agli addetti ai lavori per non essere certo la più strutturata ed esperta d'Italia in reati finanziari, ha aperto un fascicolo, ma non si sa bene su cosa e su chi. I Pm indagano sulla acquisizione di Lactalis Usa da parte di Parmalat. Chissà poi perché.

La vicenda Lactalis / Parmalat è il degno sequel della vicenda Parmalat: una commedia delle beffe e delle ignoranze multiple. Con contorno di scarsa professionalità giornalistica e gran voglia di dare in pasto il mostro ai lettori che ormai parlano di finanza come di calcio. La vecchia Parmalat andò a rotoli per colpa delle banche che diedero troppi soldi a un bancarottiere VIP. Ma si disse che la colpa era tutta di Tanzi e Tonna. Adesso invece di limitarsi a vigilare sulle norme di spettanza Consob, si discetta su cosa deve o non deve comperare una azienda privata e sana.

I Francesi comperando Parmalat avevano fatto il più classico dei leveraged buy out, cioè un acquisto di una società usando la leva del debito. Si sono indebitati (e non solo con banche francesi...) hanno comprato le azioni di Parmalat, non certo di nascosto ma in Borsa, sapendo che poi avrebbero usato profitti e liquidità della preda per ripagare il proprio investimento ed i propri debiti. Operazione non illegale di per sé, dipende naturalmente come la si fa. E fare profitto, vendere e compare, sono altrettanto lecite attività.

Anzi, mentre di solito il buy out a debito prevede la fusione fra l'acquirente indebitato e la preda ricca di soldi (o povera, solo ricca di aspettative, e quelli sono buy out da delinquenti...) qui usano la liquidità trovata in Parmalat per comperare Lactalis USA. Opinabili i valori, opinabile tutto, ma il tutto estremamente trasparente e teoricamente logico, industriale, di mercato. Non usano i soldi di Parmalat per i cavalli degli azionisti di Lactalis...

Caro Ministro Passera, esperto di alchimie finanziarie che da sempre hanno sostenuto i ridicoli capitalisti italiani, si ravveda: i francesi non stanno rubando nulla e nulla avviene che debba riempire i titoli dei giornali italiani, come se fosse in ballo la politica industriale sul latte Italiano! Stupidaggini fragorose. Il tema è solo legale, riguarda la Consob e speriamo non la Procura.

Infatti, tutte le leggi del mondo prevedono che una società quotata non possa gestire il patrimonio sociale in spregio dei piccoli azionisti ed a vantaggio degli azionisti di riferimento che esprimono gli amministratori. Pertanto si vigila sulle cosiddette operazioni con parti correlate, cioè con soggetti collegati al Consiglio di Amministrazione o a taluni azionisti e non ad altri. Queste operazioni, a differenza di come faceva Ligresti (solo lui ben inteso... il resto del capitalismo italiano è virtuosissimo e la Consob lo ha sempre vigilato) devono essere fatte con particolare trasparenza, vagliate dagli amministratori indipendenti e quindi avere valori onesti.

Punto e basta. E non si vede perché i gestori francesi di Parmalat non possano acquisire , dicendolo trasparentemente come lo stanno dicendo (e se il prezzo è congruo, lo vedremo ovviamente) un'azienda americana del settore, seppur di proprietà dell'azionista Lactalis. Il tutto allo scopo - che decidono loro, non Passera o la Consob - di creare un polo più forte, usando ovviamente i mezzi finanziari di Parmalat.

Vedremo se la Consob esaminerà davvero e bene, a differenza di altri casi con i potenti italici, le corrette prassi e valutazioni della società quotata Parmalat. E speriamo che la procura di Parma non si inventi un ruolo. Avvisiamo certi laureati in legge divenuti magistrati e certi giornalisti mai laureati che non tutte le operazioni sbagliate sono reati.

Possono essere irregolari, allora si rettificano (cambiando i valori) e vanno benissimo.
Quanto a Passera, si occupi delle industrie e dei settori che vanno male, magari anche per colpa dello Stato, lasci i manager gestire le aziende e lasci a noi dimenticare i suoi trascorsi da banchiere, su Parmalat o su Alitalia.

 

CLINTON INCONTRA PASSERA ALLA TECHNOGYM BESNIERpassera ogg GetContent.aspbersani passera LANCIO ANSA SU PASSERA E ALCOA jpeg

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