IL PASTICCIO DEL GOVERNO SULLA CESSIONE DELLE QUOTE ENI - VICENZA CHIAMA MEDIOBANCA PER LE NOZZE - ORANGE NON CHIUDE LA PORTA A TELECOM - SALINI ASSUME 2500 IN ITALIA

1. PARTERRE

Da "Il Sole 24 Ore"

 

IL PRESIDENTE DI ORANGE E LA QUASI-APERTURA A TELECOM

stephane richard stephane richard

Su Telecom Italia, il presidente di Orange Stéphane Richard lascia la porta socchiusa. Dopo aver lasciato capire, alcuni giorni fa, che c’è un interesse dell’ex monopolista pubblico francese per il gruppo italiano, in vista di un’alleanza che potrebbe essere anche di tipo capitalistico, Richard ha approfittato della presentazione del nuovo piano strategico (15 miliardi di investimenti sulla rete entro il 2018 e altri 3 miliardi di riduzione di costi) per dichiarare che «non esiste alcuna trattativa o contatto con i dirigenti di Telecom Italia o con i suoi azionisti».

 

Aggiungendo però che «mi interessa tutto quello che riguarda il riassetto industriale del settore in Europa, in forte movimento». Un processo di concentrazione dal quale «per ora la società italiana è rimasta fuori». Per ora, appunto. (m.mou.)

 

NINTENDO CEDE: SUPER MARIO ANDRÀ SUGLI SMARTPHONE

nintendonintendo

Nintendo ha finalmente deciso di cedere alla preponderanza degli smartphone nelle abitudini dei consumatori: la società di Kyoto consentirà al suo Mario e al suo Luigi di approdare su telefonini, tablet e pc, con una inversione di rotta rispetto alla sua tradizionale strategia volta a privilegiare i suoi dispositivi specifici per videogiochi.

 

Così ha stretto una partnership con DeNa, un gruppo che sviluppa applicazioni per videogames, al fine di creare nuovi giochi per una comunità online di sottoscrittori di un abbonamento. Il lancio è previsto per il prossimo autunno. Nel quadro dell'intesa, Nintendo e DeNa acquisteranno azioni l'uno dell'altro per 22 miliardi di yen, pari al 10% DeNa e all'1,24% Nintendo. L’accordo, comunque, riguarda solo giochi originali di nuova creazione, non quelli classici per Wii o 3DS. (S.Car.)

 

GENERALI REAL ESTATE PRONTA A VENDERE UNDICI IMMOBILI

1 mario greco lapresse1 mario greco lapresse

Sarà la vendita del primo portafoglio immobiliare targato Generali Real Estate quella che avvieranno a breve i due gruppi della consulenza Colliers International e Cushman & Wakefield in tandem. Si tratta di 11 immobili del fondo Scarlatti del valore di circa 300 milioni di euro. Uffici, tutti affittati, alcuni completamente, altri con un piccolo tasso di vacancy

 

Gli asset si trovano a Cologno Monzese, Cinisello Balsamo, Milano via Stevenson e in altre località. Si tratta della prima operazione di dismissione per il braccio immobiliare del Leone di Trieste, che mette in discussione le modalità della gestione attuata finora, secondo alcuni esperti considerata poco redditizia. Si vedrà con la gara se affidare non a uno ma a due gruppi di advisory la procedura sarà premiante nell’attirare quegli acquirenti internazionali tanto ambiti. (P. De.)

 

 

2. SUSSURRI E GRIDA

Da il “Corriere della Sera”

 

AEDES CEDE A FRANZA  IL 50% DI NEPTUNIA

pietro franza pietro franza

Aedes cede a Tourist Ferry Boat spa (gruppo Franza) il 50% della joint venture paritetica Neptunia, società proprietaria di immobili in Sicilia e Calabria per 17,7 milioni, acquistando nel contempo dalla stessa Neptunia un immobile a Catania, a destinazione commerciale, interamente locato per 18,8 milioni (12,1 milioni al netto del debito allocato). L’operazione comporta per Aedes nel complesso, un aumento delle disponibilità liquide pari a 6,7 milioni, a fronte di una posizione finanziaria netta invariata per effetto dell’accollo del debito per l’immobile uguale all’incremento di cassa. Nell’ambito della medesima operazione, il Fondo Immobiliare Leopardi, gestito da Aedes Bpm Real Estate sgr, ha acquistato da Neptunia alcuni asset localizzati prevalentemente in Sicilia.

 

POPOLARE DI SONDRIO ALZA IL DIVIDENDO

Banca Popolare di SondrioBanca Popolare di Sondrio

Il board della Popolare di Sondrio proporrà all’assemblea la distribuzione di un dividendo lordo di 0,060 euro, più alto rispetto agli 0,050 euro corrisposti per il 2013. L’utile netto consolidato ammonta a 115,2 milioni (+117,23%). I ratio sono superiori ai requisiti minimi prudenziali: in particolare il Cet1 è al 9,75%, il Tier 1 al 9,76% e il total capital all’11,28%.

 

3. VICENZA CHIAMA MEDIOBANCA PER LE NOZZE

Da “la Stampa”

 

Mentre la Popolare di Milano avvia i festeggiamenti per i suoi 150 anni di storia, preparandosi a diventare Spa e polo di future aggregazioni, in Veneto cominciano le grandi manovre. Dopo Veneto Banca, che ha nominato Rothschild, anche la Popolare di Vicenza ha nominato Mediobanca quale advisor per «analizzare le opzioni strategiche» e valutare «le dinamiche di consolidamento» determinate dal passaggio a Spa. Da qualche tempo Montebelluna e Vicenza hanno ripreso a parlarsi. Ora toccherà anche ai consulenti stabilire se ci sono tutte le condizioni per il primo matrimonio (ex) popolare.

 

BANCA POPOLARE DI VICENZA BANCA POPOLARE DI VICENZA

Intanto anche a Milano il consigliere delegato di Bpm, Giuseppe Castagna, si è detto convinto che «questo Paese ha bisogno di più di due grandi banche per sostenere l’economia». E quando il processo si avvierà la Bpm sarà «al centro di processi di crescita e aggregazione». Se il presidente Piero Giarda confida nei soci e nei dipendenti affinché la «mission» di trasformazione in Spa «non sia una “mission impossible”», Castagna ritiene che questo sia «il momento migliore» per tale cambiamento «epocale». Che, comunque, non avverrà all’assemblea dell’11 aprile. [F. SP.]

 

4. PASTICCIO ENI FRA ANNUNCI E SMENTITE

Teodoro Chiarelli per “la Stampa”

 

Una cosa è certa: ancora una volta al governo si tratta di argomenti delicati e sensibili, come il collocamento di una quota di una società quotata in Borsa, con faciloneria e approssimazione. Ieri il vice ministro dello Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti, dopo aver ricordato il recente collocamento di azioni Enel, si è lasciato sfuggire che «faremo qualcosa del genere anche su Eni». Apriti cielo, il tempo di leggere i primi flash di agenzia, ed è arrivata puntuale la smentita del ministero del Tesoro: «Non è prevista la collocazione di quote Eni sul mercato».

Claudio De Vincenti Claudio De Vincenti

 

Insomma: un vero e proprio giallo, con gli investitori attoniti, a interrogarsi sulla portata di questi interventi. Anche se i diretti interessati provavano ad avvalorare la tesi del “misunderstanding”. In realtà del collocamento di un’ulteriore quota del 5% del cane a sei zampe, si parla dai tempi del governo Letta e secondo alcune indiscrezioni era atteso già per l’autunno 2014.

 

In un momento così delicato come quello attuale, con il calo del petrolio che pesa sui conti dell’Eni e ne falcidia i profitti, di tutto c’è bisogno fuorché di informazioni improvvide e contraddittorie. Il mercato ha diritto a informazioni chiare, precise e puntuali. O al silenzio. Soprattutto dallo Stato azionista.

 

 

PIETRO SALINI IMPREGILOPIETRO SALINI IMPREGILO

5. SALINI: IN ITALIA 2500 ASSUNZIONI

Da “la Stampa”

 

Circa 700 assunti in Italia nel 2014 su 3.400 nel mondo e una stima di 2.500 nuovi ingressi, soprattutto operai, quest’anno solo per il mercato «interno». Così Pietro Salini, numero uno di Salini Impregilo, che giovedì ha in programma il Cda per l’approvazione del bilancio, disegna questo inizio d’anno per il gruppo.

 

6. TERNA, SETTE REGOLE PER L’AMBIENTE

Da “la Stampa”

 

matteo del fante (4)matteo del fante (4)

Le esigenze di sviluppo possono e devono conciliarsi con quelle dell’ambiente. E anzi, tanto più le aziende sapranno essere sostenibili, tanto più sarà la crescita economica delle imprese. Questo il messaggio del convegno organizzato da Terna, nel corso del quale la presidente Catia Bastioli e l’ad Matteo Del Fante hanno presentato le 7 nuove regole che Terna propone a istituzioni e le imprese.

 

 

 

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