patrizio e lorenzo bertelli

DI PRADA IN FIGLIO - PATRIZIO BERTELLI, AD DI PRADA, POTREBBE LASCIARE IL VERTICE DELLA SOCIETÀ AL FIGLIO LORENZO TRA 3 O 4 ANNI. L’INDISCREZIONE GLI È “SCAPPATA” ALL’INVESTOR DAY, SALVO POI MINIMIZZARE “AVENDO 75 ANNI È GIUSTO PENSARE A COSA PUÒ ACCADERE” – MA GIÀ I PRIMI MOVIMENTI IN CASA PRADA CI SONO: MIUCCIA HA TRASFERITO LA NUDA PROPRIETÀ DELLE SUE AZIONI AI FIGLI MENTRE LA SOCIETÀ PUNTA AI 4.5 MILIARDI DI RICAVI NEL MEDIO TERMINE E AD ACQUISIZIONI MIRATE PER…

Maddalena Camera per "il Giornale"

 

patrizio e lorenzo bertelli

Patrizio Bertelli, ad di Prada, potrebbe lasciare il vertice della società fra 3 o 4 anni a favore del figlio Lorenzo, già presente nel board della società e responsabile di marketing & responsability. Il patron, artefice del successo, insieme alla moglie co-ad e stilista Miuccia, della maison di moda quotata a Hong Kong che capitalizza circa 15 miliardi di euro, si fa scientemente sfuggire l'indiscrezione in occasione dell'Investor day, il secondo dall'Ipo del 2011. Poi minimizza, motivando che «avendo 75 anni è giusto pensare a cosa può accadere».

 

patrizio bertelli e miuccia prada

Vero è che già nel maggio scorso in occasione del rinnovo del cda Miuccia Prada ha trasferito la nuda proprietà delle sue azioni, che costituiscono la quota di controllo del gruppo (all'80% in mano alla famiglia), ai figli Lorenzo e Giulio. La società punta a una crescita solida che porterà il fatturato a 4,5 miliardi di euro nel medio termine. Ossia il 40% in più rispetto ai 3,2 miliardi del 2019 pre-pandemia, con un obiettivo di margine lordo di circa il 20%. Certo il Covid ha accelerato alcune dinamiche con le vendite online salite al 7%. Il gruppo prevede il raddoppio di questo business nel medio periodo e un incremento della produttività delle vendite nei negozi diretti del 30-40%.

lorenzo e patrizio bertelli

 

Per raggiungere questi obiettivi è stata annunciata una nuova strategia che è focalizzata sulla distribuzione diretta per aumentare la produttività dei negozi e la penetrazione dell'online. La società si pone anche obiettivi ambiziosi nel campo della sostenibilità con la riduzione delle emissioni di gas serra del 42% al zie ai negozi Prada e Miu Miu sparsi non solo in Europa ma anche negli Usa e in Asia (mercati che hanno trainato la crescita) sono cresciute del 18% sul 2019, portando un ulteriore miglioramento della redditività mentre la posizione finanziaria netta è ormai prossima allo zero.

patrizio bertelli e miuccia prada

 

Nella visione di Patrizio Bertelli, Prada si propone come un aggregatore e dopo l'acquisto di Filati Biagioli Modesto con Zegna non vengono escluse nuove acquisizioni nella manifattura per controllare tutti i processi della produzione. Tanto che proprio nelle fabbriche verranno investiti 70 milioni con nuove assunzioni tra Toscana nel tessile e Marche per le calzature di 200 persone. E poi c'è lei, Miuccia Prada la stilista che ha firmato la scorsa collezione con Raf Simons e che non vuole parlare di lusso ma di qualità e bellezza. Inoltre il gruppo - ha detto Lorenzo Bertelli - potrebbe essere interessato al progetto di Richemont per la cessione di Yoox Net a Porter.

 

lorenzo bertelli 7

Intanto, nel terzo trimestre 2021 le vendite al dettaglio grazie ai negozi Prada e Miu Miu sparsi non solo in Europa ma anche negli Usa e in Asia (mercati che hanno trainato la crescita) sono cresciute del 18% sul 2019, portando un ulteriore miglioramento della redditività mentre la posizione finanziaria netta è ormai prossima allo zero. Nella visione di Patrizio Bertelli, Prada si propone come un aggregatore e dopo l’acquisto di Filati Biagioli Modesto con Zegna non vengono escluse nuove acquisizioni nella manifattura per controllare tutti i processi della produzione. Tanto che proprio nelle fabbriche verranno investiti 70 milioni con nuove assunzioni tra Toscana nel tessile e Marche per le calzature di 200 persone.

lorenzo bertelli 4patrizio bertelli e miuccia pradalorenzo bertelli 1lorenzo bertelli 2bertelliPatrizio Bertelli patrizio bertellipatrizio bertelli miuccia pradalorenzo bertelli 5patrizio bertelli e miuccia pradalorenzo bertelli 3lorenzo bertelli 6

Ultimi Dagoreport

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…

ignazio la russa giorgia meloni daniela santanche lucio malan

DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A PALAZZO CHIGI E POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO MINISTRO DEL TURISMO, AL POSTO DELLA “PITONESSA” – IERI L’INCONTRO TRA IGNAZIO LA RUSSA E GIORGIA MELONI: LA DUCETTA POTREBBE AVER CHIESTO AL PRESIDENTE DEL SENATO, IN QUANTO AVVOCATO DELL’IMPRENDITRICE, RASSICURAZIONI SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO. LA RISPOSTA? CARA GIORGIA, NON TI POSSO GARANTIRE NIENTE. COME SAI, LA LEGGE PER I NEMICI SI APPLICA, E PER GLI AMICI SI INTERPRETA. MORALE DELLA FAVA: LA “SANTA” HA UN PIEDE E MEZZO FUORI DAL MINISTERO - LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI