banche italiane

IL CREDITO E LA LUNA – PATUANELLI INSISTE: “NON C’È BISOGNO DI UNO SCUDO, LE BANCHE SONO IN CONDIZIONE DI OPERARE IN SERENITÀ” – OVVIAMENTE NON È COSÌ. GLI ISTITUTI NON SI SENTONO TRANQUILLI A CONCEDERE FINANZIAMENTI, VISTO CHE DARE LIQUIDITÀ A IMPRESE IN CRISI LI ESPONE A RISCHI PENALI. SENZA DIMENTICARE CHE È IMPOSSIBILE CONTROLLARE CHE I MUTUI NON ARRIVINO A AZIENDE IN ODORE DI CRIMINALITÀ - E ANCHE IN QUESTO CASO, LE BANCHE RISCHIANO DI RISPONDERE IN PROPRIO E IN CONCORSO…

 

 

Camilla Conti per “la Verità”

 

stefano patuanelli foto di bacco (2)

«Non concordo sulla responsabilità civile e penale delle banche. Le abbiamo messe in condizione, togliendo il merito creditizio e con la garanzia diretta dallo Stato, di operare in totale serenità. Non c' è bisogno di uno scudo», ha detto ieri il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, nel corso della sua audizione in Commissione alla Camera sul Dl liquidità.

 

Il Mise, dunque, tira dritto su uno degli ostacoli che rischia di rallentare le delibere sull' erogazione dei prestiti fino a 25.000 euro previsti dal decreto varato lo scorso 8 aprile. Qualsiasi concessione di finanziamenti a imprese in crisi o insolventi espone infatti le banche a rischi penali a causa della legge fallimentare in vigore, che andrebbe modificata o congelata appositamente.

PRESTITO

 

Altrimenti gli istituti, che prima dello scoppio della pandemia erano finalmente usciti dal tunnel dei crediti deteriorati, non si sentiranno adeguatamente protetti e quindi agiranno con grande cautela. Non a caso l' Abi ha chiesto che il sistema dell' autocertificazione sia esteso anche i prestiti di dimensioni maggiori rispetto ai 25.000 euro. E che, per tutta la gamma dei prestiti non garantiti al 100 per cento, sia estesa la norma dell' articolo 227 bis della legge fallimentare equiparando nei fatti questi prestiti garantiti alle operazioni di concordato per le quali c' è l' esenzione dal reato di bancarotta.

cafiero de raho foto di bacco

 

Senza dimenticare la questione sollevata dal Procuratore generale antimafia Federico Cafiero De Raho: non è possibile controllare che alcuni mutui possano essere concessi ad aziende in odore di criminalità organizzata. Anche in questo caso, quindi, le banche rischiano di rispondere tanto in proprio, quanto in concorso con gli amministratori e gli imprenditori stessi.

LANDO SILEONI

 

L' allarme è stato rilanciato ieri anche dal sindacato: «Qualche banca ha rallentato perché sta pretendendo dal governo uno scudo penale» allo scopo di non essere accusati di reati come «la bancarotta preferenziale o la bancarotta semplice delle imprese a cui concedono i prestiti garantiti dallo Stato», ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato da Rai 1.

 

THE ECONOMIST SULLE BANCHE ITALIANE

Aggiungendo che «il problema nasce da un decreto farraginoso che sostanzialmente ha sovrapposto delle norme». Se si analizzano i documenti necessari per poter ricevere i prestiti si vede infatti che ne servono da 4 a 22, secondo il tipo di finanziamento e garanzia, contando sia le carte previste dalla legge sia quelle dalle banche.

 

sportello bancario 1

La sensazione del sindacato è che, ai fini della lavorazione delle pratiche di fido con garanzia statale, vi siano due procedure interne «parallele», l' una con i requisiti minimi obbligatori - che permette talvolta di accelerare l' intero iter - l' altra con requisiti aggiuntivi o soggettivi che richiedono tempi e modalità non semplificate.

 

bancari licenziati

Di certo, il tema è connesso a quello dello scudo penale. Dalle prime indicazioni quando la banca deve approvare anche solo il 10% di rischio richiede un numeroso set di documenti, tra cui compaiono business plan e prospetti previsionali. L' obiettivo è proteggersi dai rischi di incauta concessione del credito in caso di futuro fallimento. Diversi documenti però non sono disponibili subito, non sono nella disponibilità dell' imprenditore richiedente, arriveranno dai commercialisti, dall' Inps.

PRESTITO

 

Nel frattempo, secondo i dati aggiornati dall' Abi e dal Mediocredito Centrale, al 3 maggio sono arrivate 72. 660 richieste al Fondo garanzia Pmi per oltre 4,6 miliardi di finanziamenti. Di queste, 52.313 sono le domande per i prestiti fino a 25.000 euro corrispondenti a 1 miliardo e 100 milioni di finanziamenti.

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...