CHI HA PAURA DI CAPUTI IN PRELIOS? - DOPO ALE-DANNO E SIGNORA, ZINGARETTI E PARNASI, POLVERINI E CHIUNQUE SI METTA DI TRAVERSO AL CALTA-CASINI, FINALMENTE ‘’IL MESSAGGERO’’ DI CALTAGIRONE HA INDIVIDUATO UN ALTRO NEMICO PUBBLICO: MASSIMO CAPUTI - UN IMMOBILIARISTA CHE IL CALTARICCONE CONOSCE BENISSIMO (EX AMICO E SOCIO D’AFFARI) E ORA ASPRAMENTE COMBATTUTO…
1- DAGOREPORT
Dopo Ale-danno e signora, Zingaretti e Parnasi, Polverini e chiunque si metta di traverso al Calta-Casini, finalmente Il Messaggero di Caltagirone ha individuato un altro nemico pubblico di questo disgraziato paese: Massimo Caputi.
Un immobiliarista che il Caltariccone conosce bene, benissimo per aver intrecciato nei tempi passati un lungo rapporto di amicizia e di affari, compre un ruolo da consigliere nel Cda del Monte dei Paschi di Siena. Ma quando ci sono di mezzo i soldi, l'esito è sempre scontato: rottura e livore. Poi, per l'imprenditore romano-palermitano chi si allontana o non ubbidisce, viene subito subito crocifisso.
Se poi ha pure qualche ambizione ad avere successo e potere, è la fine. Basta leggere l'articolo in fondo al pezzo che ieri ha pubblicato Il Messaggero, dove vengono ricicciate le disavventure di via della Stamperia di Caputi (sarebbe anche divertente applicarsi così ogni volta nei riguardi del passato umbro di Caltagirone e Bonifaci?).
Tant'è, il fatto che la Feidos di Caputi, in duplex con la famiglia Haggiag, voglia comprarsi l'indebitatissima società Prelios di Tronchetti (ex Pirelli Estate), con quasi mille dipendenti che rischiano il posto, si sta trasformando in un "reato". Dalla Bankitalia di Visco alla Consob di Vegas, è tutto un allarme.
Ma la lista degli "amici" di Tronchetti e di Caputi la lista è lunghissima, ma qualcuno spicca: Malacalza, socio di Tronchetti, che da mesi scalpita e attacca; ha chiesto il default di Prelios per mettere in difficoltà Tronchetti su tutta la filiera GPI-Camfin. Fortress (e quindi Mediobanca) che con Prelios pensa di raddoppiare l'operazione Italfondiario e risolvere anche qualche problemino occupazionale con i suoi 750 addetti. Idea Fimit, guidata da Brunelli, che teme che Caputi scenda in campo proprio nel momento in cui cerca di sfilare a Prelios qualche fondo immobiliare. Aggiungere i manager attuali di Prelios che tremano, con l'arrivo di Feidos, per i loro lauti stipendi.
2- BANKITALIA E CONSOB ACCENDONO UN FARO SULL'OPERAZIONE PRELIOS
Da Il Messaggero
Consob e Banca d'Italia hanno acceso un faro sulla gara per l'acquisto di Prelios, la controllata del gruppo Camfin-Pirelli che di fatto gestisce un patrimonio immobiliare stimato non meno di 12 miliardi. C'è preoccupazione per il destino di questa società alla quale sono affidati, direttamente e indirettamente, i risparmi di decine di migliaia di piccoli risparmiatori.
E la preoccupazione è legata alla discesa in campo di Massimo Caputi, che di Prelios vorrebbe il controllo. Non ancora spente le luci sull'affare di Via della Stamperia a Roma, che nel gennaio del 2011 in meno di 12 ore vide passare di mano un immobile a un prezzo quasi doppio (44 milioni) rispetto a quello di acquisto (26,5 milioni), l'ex amministratore delegato di Fimit ora assicura che qualora vincesse la gara per Prelios non si occuperà direttamente della gestione. C'è da credergli, infatti accade ogni giorno che dopo aver acquistato un bell'orologio uno esce dal negozio e lo mette generosamente al polso del primo che passa per la strada.




