hostess alitalia

PER ORA PAGANO SOLO LE HOSTESS ALITALIA: CON IL FALLIMENTO DIMEZZATI GLI STIPENDI A MAGGIO: SPARISCONO LE INDENNITA’ DI VOLO – RYANAIR MARAMALDEGGIA: VUOLE VEDERE I CONTI MA NON INTERESSATA ALL’ACQUISTO, SOLO A SOSTITUIRE LA COMPAGNIA NELLE ROTTE DI MAGGIOR TRAFFICO ESTIVO

 

Licio Cillis per “la Repubblica

 

Sarà un' amara sorpresa quella che stamattina i dipendenti di Alitalia troveranno in busta paga. A causa del commissariamento del gruppo, avviato dal governo il 2 maggio e quello di Alitalia Cityliner, il braccio "quasi" low cost del vettore romano che risale al 12 maggio scorso, i dipendenti potranno perdere fino ai due terzi dello stipendio.

COMMISSARI ALITALIA GUBIOSI PALEARI LAGHICOMMISSARI ALITALIA GUBIOSI PALEARI LAGHI

 

Il motivo è presto detto: le due società sono entrate in amministrazione controllata in quelle due date e tutto ciò che fa parte delle attività precedenti, pagamenti inclusi, è già finito nella procedura di fallimento.

 

A mancare all' appello, sarà la parte della retribuzione legata alle ore di volo, gli straordinari e la diaria per i pasti anticipati dal personale cosiddetto "navigante" per i giorni precedenti il 2 maggio, per Alitalia, e prima del 12 maggio per tutto lo staff di Cityliner, che perderà metà stipendio o in alcuni casi anche di più. Un pericolo che alcune sigle sindacali avevano già previsto - la Anp e la Uil - ma che è ormai esploso.

Piloti AlitaliaPiloti Alitalia

 

I tre commissari che gestiscono le sorti di Alitalia hanno già avviato la procedura per ottenere le quote mancanti presso il tribunale di Civitavecchia, avviando due distinte richieste: una per lo stipendio "base" e una per la parte mobile - molto corposa - legata alle ore volate. Ma per ottenere il dovuto i tempi non saranno rapidissimi e la busta paga di maggio sarà molto più leggera del solito.

 

Emergenza stipendi a parte, prosegue anche la fase della presentazione delle manifestazioni di interesse, già all' attenzione di molti concorrenti. Alcuni, soprattutto i cinesi, guardano da giorni alle mosse della compagnia e dei commissari. Altre linee aeree puntano invece a ben altro: non avendo un reale interesse verso gli asset di Alitalia, intendono solo dare una occhiata ai fondamentali finanziari, come avvenuto già nove anni fa con il primo fallimento.

 

ALITALIAALITALIA

In sostanza chiunque, una volta fatto un passo avanti attraverso la manifestazione di interesse, potrà avere accesso ai dettagli operativi e ai dati finanziari della compagnia, come, ad esempio, le rotte, i costi, le perdite, gli utili e così via, ottenendo dei particolari che altrimenti sarebbero rimasti inaccessibili. In realtà tra gli "interessati" che si stanno facendo avanti o che lo faranno nelle prossime ore, potrebbero nascondersi anche i protagonisti della fase finale che si concluderà a ottobre con le offerte vincolanti.

 

michael o leary michael o leary

I nomi che circolano sono diversi. Secondo quanto risulta a Repubblica, Ryanair avrebbe avanzato la richiesta di accedere ai dati, anche se la mossa non sembra mirata all' acquisto. Inoltre, come confermato da fonti vicine al dossier, il vettore avrebbe scritto al governo italiano: gli irlandesi sarebbero pronti a garantire il proprio supporto ai voli che Alitalia dovesse ridurre, nel caso di un peggioramento dei conti, durante il periodo estivo.

 

In quel caso ci sarebbe la disponibilità del gruppo guidato da Michael O' Leary a rafforzare con ben 20 aerei il network italiano. In particolare nelle due settimane più calde per il trasporto aereo, tra agosto e luglio.

 

LUFTANSALUFTANSA

Oltre a Ryanair potrebbero arrivare le lettere di easyJet, la terza compagnia in Italia come passeggeri, e la stessa Lufthansa che al netto di una offerta vincolante in autunno, potrebbe già oggi decidere se valga la pena o meno impegnarsi in una compagnia che soltanto nei primi sessanta giorni del 2017 - prima dell' amministrazione controllata - ha perso 205 milioni di euro: 3 milioni e mezzo al giorno, quasi 146mila euro all' ora. Ma non vanno sottovalutate nemmeno le mosse di Norwegian, la terza low cost europea, già presente in Italia.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…