PIAZZA AFFARI +0,9%, SPREAD 345 - FORNERO: STOP ALL’ADEGUAMENTO AUTOMATICO SALARI-INFLAZIONE - ILVA: C.INTEGRAZIONE PER 2000 - È UFFICIALE: I CINESI VOGLIONO FARE LO STRETTO DI MESSINA. CIUCCI: “NO PENALI, MA 90 MLN € DOBBIAMO PAGARLI” - RCS: DOPO LATTANZI, VIA ANCHE POSSA E STILLI - GERMANIA, MALE GLI ORDINI INDUSTRIALI - RAGNETTI: “ESCLUDO CHE AIR FRANCE AUMENTI LA QUOTA NEL 2013” - VERSO SCIOPERO TRASPORTO AEREO? - BENZINA SOTTO 1,8 €…

1 - BORSA: SEDUTA POSITIVA (+0,9%) MA VOLATILE IN ATTESA VOTO USA
Radiocor - Le borse europee chiudono in territorio positivo una giornata vissuta all'insegna della volatilita' e con scambi sottili, in attesa dell'esito dell e elezioni presidenziali americane. In Europa i riflettori sono puntati sulla Grecia, dove questa mattina sono iniziate le 48 ore di sciopero in vista domani del voto del parlamento greco sul piano di austerita', necessario a sbloccare la nuova tranche di ad Atene. Milano ha segnato un guadagno dello 0,90%, trinate dalle banche, che hanno recuperato terreno dopo il calo della vigilia.

Banco popolare, Mps, Unicredit e Bpm hanno guadagnato il 2% circa. La migliore sul Ftse Mib e' stata Fiat, balzata del 3% dopo le recenti perdite: a trainare il titolo sono state le ipotesi secondo Volkswagen potrebbe utilizzare i 2,5 miliardi che verranno raccolti sul mercato obbligazionario per possibili acquisizioni, tra cui e' tornato a circolare il nome di Alfa Romeo.

Per contro, la peggiore sul paniere principale e' stata Tenaris (-1,27%), penalizzata dal taglio del giudizio da buy a neutral da parte di Goldman Sachs. Sul mercato valutario, l'euro tratta in rialzo a 1,2806 (1,2791 ieri sera) e a 102,825 yen (102,69), men tre il dollaro/yen tratta a 80,285. Il petrolio sale dello 0,86% a 86,36 dollari al barile.

2 - SPREAD BTP CHIUDE A 345 PUNTI BASE
(ANSA) - Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco chiude a 345 punti base col tasso sul decennale al 4,89%. Il differenziale della Spagna si attesta a 422 punti base col rendimento dei Bonos al 5,65%.

3 - CDP: TESORO CONSULTA CONSIGLIO STATO SU CONVERSIONE QUOTA FONDAZIONI
Radiocor - Per sciogliere il nodo della conversione del 30% del capitale privilegiato di Cdp in mano alle Fondazioni bancarie il Tesoro, secondo qu anto risulta a Radiocor, attende la pronuncia del Consiglio di Stato. A fine settembre, infatti, via XX settembre ha chiesto un parere alla seconda sezione Consultiva del tribunale amministrativo. Il parere e' stato esaminato dal collegio a meta' ottobre ed e' alla firma del presidente. Il nodo da sciogliere riguarda l'interpretazione ambigua dello Statuto di Cdp sulla conversione rispetto alle regole del codice civile.

Applicare la legge per la conversione e' stata la richiesta fatta dal presidente dell'Acri, Giuseppe Guzzetti, la scorsa settimana durante la Giornata Mondiale del Risparmio. Il parere del Consiglio di Stato consentira' di riavviare l'iter, per ora sospeso, per la definizione del rapporto di conversione che spetta formalmente al cda di Cassa.

Non si esclude che il parere del Consiglio di Stato possa richiedere una nuova modifica statutaria di Cdp che andrebbe realizzata in tempi brevissimi in modo da consentire alle Fondazioni di convertire entro il termine del prossimo 15 dicembre. Il nodo g iuridico e' essenziale per definire il conguaglio che le 65 Fondazioni azioniste dovranno pagare per la conversione: la forchetta oscilla tra un minimo di un miliardo e un massimo di quattro.

4 - RCS, IN USCITA LATTANZI, POSSA E IL CFO STILLI
MF - La cura del nuovo amministratore delegato di Rcs Mediagroup, Pietro Scott Jovane, inizia a farsi sentire. Dopo la decisione di sostituire Giulio Lattanzi, direttore generale della divisione Quotidiani, con Alessandro Bompieri (Libri), si sta per concretizzare un altro round di revisione della prima linea. In uscita, secondo quanto appreso da più fonti vicine al gruppo da milanofinanza.it, sono il cfo Riccardo Stilli e il direttore delle risorse umane, Monica Possa. Quest'ultima potrebbe accasarsi al gruppo Italcementi della famiglia Pesenti, terzo azionista del patto di sindacato del gruppo editoriale di via Rizzoli.

Ieri, intanto, si è tenuto un vertice di 5 ore sul futuro dei quotidiani, il principale asset della società presieduta da Angelo Provasoli. L'ad Jovane ha prospettato al management l'eventualità di una revisione dell'organizzazione e della forza lavoro con l'uscita dalla redazione del Corriere della Sera di 100 giornalisti, una metà dei quali attraverso la formula del prepensionamento, e di circa 50 colleghi dalla Gazzetta dello Sport. Numeri e prospettive che verranno valutate nei prossimi giorni dai comitati di redazione delle due testate nell'incontro informale che avranno con lo stesso top manager di Rcs.

5 - GERMANIA: -3,3% ORDINI ALL'INDUSTRIA SETTEMBRE, PEGGIO DI ATTESE
Radiocor - In Germania gli ordini all'industria sono calati del 3,3% mensile e del 10,2% annuo in settembre. Il dato e' decisamente peggiore delle at tese degli analisti, che avevano previsto una flessione mensile pari allo 0,5%. A pesare e' stato soprattutto il calo degli ordini esteri (-4,5%), mentre quelli domestici sono diminuiti dell'1,8%.

6 - PRODUTTIVITA':FORNERO,NO AUTOMATISMI SALARI-INFLAZIONE
(ANSA) - Tra i criteri per l'aumento della produttività c'é per il Governo il "depotenziamento degli automatismi" compresa la "rinuncia" all'indicizzazione dei salari ai prezzi "in via automatica". Lo ha detto il ministro del Lavoro, Elsa Fornero in una audizione al Senato.

7 - ALITALIA: RAGNETTI, ESCLUDO AUMENTO QUOTA AIR FRANCE IN 2013
(ANSA) - L'Ad di Alitalia Andrea Ragnetti esclude che nel 2013 possa concretizzarsi un incremento della quota di Air France in Alitalia. A margine di un incontro a Fieramilanocity, il manager, parlando dei francesi, si è detto contento "che i loro piani siano apprezzati dal mercato ma ancora ce ne vuole perché completino il loro percorso e quindi possiamo riprendere discussioni serie". In ogni caso ha proseguito, "non se ne parlerà nel 2013".

8 - ILVA:AZIENDA VUOLE CIG PER 2.000 DIPENDENTI DA 19/11
(ANSA) - L'Ilva intende procedere alla messa in cassa integrazione ordinaria di 2.000 dipendenti dell'area a freddo dello stabilimento a partire dal 19 novembre prossimo. L'azienda lo ha comunicato poco fa ai sindacati Fim, Fiom e Uilm in un incontro che si tiene in direzione Ilva, a Taranto. Su tempi e modalità è in corso ora il confronto. La cassa integrazione, secondo la richiesta aziendale, dovrebbe durare 13 settimane. I reparti interessati sono: tubificio longitudinale 1-2 rivestimenti, area Iaf impianti a freddo, treno lamiere, treno nastri 1, officine e area servizi.

9 - ILVA: FIOM, NO A CIG SENZA NEGOZIATO SU PROSPETTIVE AZIENDA
(ANSA) - La Fiom è "indisponibile" a trattare l'argomento della cassa integrazione ordinaria per 2.000 dipendenti dell'area a freddo, che l'Ilva ha chiesto oggi in un incontro con i sindacati, pare per motivi legati all'andamento non positivo del mercato dell'acciaio. Lo afferma il segretario provinciale della Fiom di Taranto, Donato Stefanelli. Stefanelli aggiunge che l'indisponibilità della Fiom è dovuta alla "assenza di un vero tavolo negoziale sulle prospettive, sul piano di risanamento del sito, sulla piattaforma della Fiom". "Il tempo è scaduto - conclude Stefanelli - Riva e Ferrante dichiarino i propri impegni".

10 - PONTE STRETTO:CIUCCI,NO PREVISTE PENALI,MA PRESTAZIONI FATTE
(ANSA) - Per il ponte sullo stretto di Messina non sono più previste penali nel caso di mancata realizzazione dell'opera. Lo ha detto l'amministratore delegato della Stretto di Messina Pietro Ciucci: "Alla luce del nuovo decreto non si parla più di penali, ma dell'ipotesi di revoca della concessione e di contratti, che prevede il pagamento delle prestazioni effettivamente prestate con una maggiorazione del 10%". Il valore delle prestazioni progettuali fatte è di "80 milioni - ha detto Ciucci a margine di un'audizione al Senato - in larga parte già pagate, l'80% è stato infatti pagato dalla società. Più il 10% che equivale a circa 8-9 milioni".

11 - PONTE STRETTO: CIUCCI, CON CINESE CCCC C'E' MEMORANDUM
(ANSA) - Tra la società Stretto di Messina e la cinese CCCC (China Communication Costruction Company) c'é un memorandum of understanding. Lo ha detto l'amministratore delegato della società Pietro Ciucci, precisando che "non è un contratto o un impegno, ma testimonia un sentiment di interesse del mercato". "C'é un verbale fatto alla fine di un incontro che c'é stato a Istanbul - ha detto Ciucci a margine di un'audizione al Senato - in cui si afferma l'interesse a realizzare" il ponte sullo stretto di Messina.

"L'interesse" dei cinesi "c'é", ha detto Ciucci rispondendo in audizione alla commissione Lavori pubblici del Senato. "Sia del Fondo sovrano cinese, già incontrato dall'ex ministro Matteoli", sia "della China Developement Bank della China Bank e della CCCC", che stiamo incontrando noi. La CCCC, in particolare, ha detto Ciucci, "é un grosso operatore industriale ed è interessata sia sulla realizzazione del ponte sia ad un'assistenza finanziaria".

"Ma noi non vendiamo fumo e fintanto che non c'é la possibilità di una trattativa non si può avere l'impegno", ha aggiunto. Riferendosi poi al memorandum con CCCC, Ciucci ha detto che dimostra che c'é un interesse e "adesso dobbiamo andare a verificarlo". "Nessuno firma un contratto in bianco se fino all'altro ieri non era chiara la posizione del Governo - ha proseguito Ciucci - Il decreto dà un percorso preciso tecnico-finanziario".

12 - BENZINA: SCENDE SOTTO 1,8 EURO, MINIMI DA FEBBRAIO
(ANSA) - La benzina scende sotto la soglia di 1,8 euro al litro, per la prima volta da febbraio scorso. L'ultima scia di ribassi ha portato il prezzo medio della verde a 1,794 euro al litro nei distributori TotalErg (il marchio con il prezzo più basso al momento secondo le rilevazioni di Staffetta Quotidiana). Sotto 1,8 anche Q8 a 1,799 euro.

13 - TRASPORTI: AEREI; SINDACATI, VERSO SCIOPERO SU CONTRATTO
(ANSA) - I sindacati hanno aperto "la procedura di raffreddamento, preliminare alla proclamazione dello sciopero". Lo comunica la Filt Cgil, sottolineando che la decisione è stata presa unitariamente con Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl trasporti, "a sostegno dell'esigenza urgente di insediamento del tavolo negoziale per la stipula del contratto nazionale del Trasporto Aereo".

14 - FRANCIA: GOVERNO OFFRE AD AZIENDE SGRAVI FISCALI DA 20 MLD IN 3 ANNI
Radiocor - Sgravi fiscali per 20 miliardi in tre anni, 10 gia' nel 2013 e poi altri 5 per ciascuno dei due anni seguenti. E' la misura decisa dal governo del primo ministro francese Jean-Marc Ayrault in risposta al grido d'allarme lanciato ormai da tempo dalle aziende del paese che lamentano di non riuscire a competere a livello internazionale a causa della stretta fiscale. Solo ieri, uno dei principali industriali del paese, Louis Gallois, aveva chiesto uno stanziamento ancora maggiore, pari a 30 miliardi, in un rapporto sul declino della competitivita' dell'industria nazionale.

Le aziende potranno beneficiare dunque di crediti verso il fisco che dovranno tuttavia essere utilizzati per aumentare gli investimenti e i livelli occupazionali, non ad esempio per pagare dividendi. Secondo Ayrault, la misura corrisponde a un taglio del 6% sul costo del lavoro, che e' fra i piu' alti in Europa.

Ne potranno beneficiare tutte le aziende, non solo quelle esportatrici. Gli sgravi saranno finanziati da tagli alla spesa pubblica per ulteriori 10 miliardi a partire dal 2014 in aggiunta ai provvedimenti gia' annunciati nel recente passato. La spesa pubblica incide per il 56% sul pil del paese e l'Fmi chiede da tempo al governo di Parigi di intervenire su questa voce. La parte rimanente del provvedimento sara' coperta da un aumento dell'iva dal 19,6% al 20% mentre l'iva ridotta, di cui beneficiano soprattutto i ristoranti, passera' dal 7% al 10%. L'Iva sui prodotti alimentari scendera' invece dal 5,5% al 5%.

 

IL DITO MEDIO DI CATTELAN ALLENTRATA DEL PALAZZO DELLA BORSA A MILANO GORNO TEMPINI GIUSEPPE GUZZETTI resize MERKEL ARRABBIATA jpegELSA FORNERO ragnettiILVA TARANTOPIETRO CIUCCI Ponte sullo stretto di Messinapompe di benzina jpegJEAN MARC AYRAULTPIERRE MOSCOVICI

Ultimi Dagoreport

ing banca popolare di sondrio carlo cimbri steven van rijswijk andrea orcel - carlo messina

DAGOREPORT: OPA SU OPA, ARRIVEREMO A ROMA! - AVVISO AI NAVIGATI! LE ACQUISIZIONI CHE STANNO INVESTENDO IL MERCATO FINANZIARIO HANNO UN NUOVO PLAYER IN CAMPO: IL COLOSSO OLANDESE ING GROUP È A CACCIA DI BANCHE PER CRESCERE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA - ED ECCO CHE SULLE SCRIVANIE DEI GRANDI STUDI LEGALI COMINCIANO A FARSI LARGO I DOSSIER SULLE EVENTUALI ‘’PREDE’’. E NEL MIRINO OLANDESE SAREBBE FINITA LA POP DI SONDRIO. SÌ, LA BANCA CHE È OGGETTO DEL DESIDERIO DI BPER DI UNIPOL, CHE HA LANCIATO UN MESE FA UN’OPS DA 4 MILIARDI SULL’ISTITUTO VALTELLINESE - GLI OLANDESI, STORICAMENTE NOTI PER LA LORO AGGRESSIVITÀ COMMERCIALE, APPROFITTERANNO DEI POTERI ECONOMICI DE’ NOANTRI, L’UNO CONTRO L’ALTRO ARMATI? DIFATTI, IL 24 APRILE, CON IL RINNOVO DEI VERTICI DI GENERALI, LA BATTAGLIA SI TRASFORMERÀ IN GUERRA TOTALE CON L’OPA SU MEDIOBANCA DI MPS-MILLERI-CALTAGIRONE, COL SUPPORTO ATTIVO DEL GOVERNO - ALTRA INCOGNITA: COME REAGIRÀ, UNA VOLTA CONFERMATO CARLO MESSINA AL VERTICE DI BANCA INTESA, VEDENDO IL SUO ISTITUTO SORPASSATO NELLA CAPITALIZZAZIONE DAI PIANI DI CONQUISTA DI UNICREDIT GUIDATA DAL DIABOLICO ANDREA ORCEL? LA ‘’BANCA DI SISTEMA’’ IDEATA DA BAZOLI CORRERÀ IL RISCHIO DI METTERSI CONTRO I PIANI DI CALTA-MILLERI CHE STANNO TANTO A CUORE A PALAZZO CHIGI? AH, SAPERLO…

andrea orcel giuseppe castagna anima

DAGOREPORT LA CASTAGNA BOLLENTE! LA BOCCIATURA DELL’EBA E DI BCE DELLO “SCONTO DANESE” PER L’ACQUISIZIONE DI ANIMA NON HA SCALFITO LE INTENZIONI DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, CHE HA DECISO DI "TIRARE DRITTO", MA COME? PAGANDO UN MILIARDO IN PIÙ PER L'OPERAZIONE E DANDO RAGIONE A ORCEL, CHE SI FREGA LE MANI. COSÌ UNICREDIT FA UN PASSO AVANTI CON LA SUA OPS SU BPM, CHE POTREBBE OTTENERE UN BELLO SCONTO – IL BOTTA E RISPOSTA TRA CASTAGNA E ORCEL: “ANIMA TASSELLO FONDAMENTALE DEL PIANO DEL GRUPPO, ANCHE SENZA SCONTO”; “LA BCE DICE CHE IL NOSTRO PREZZO È GIUSTO...”

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….

mario draghi ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI: IL DISCORSO DI MARIO DRAGHI A HONG KONG ERA UNA TIRATA D’ORECCHIE A BRUXELLES E ALLA DUCETTA DELLE "DUE STAFFE" - PER "MARIOPIO", SE TRUMP COSTRUISCE UN MURO TARIFFARIO INVALICABILE, È PREFERIBILE PER L'EUROPA TROVARE ALTRI SBOCCHI COMMERCIALI (CINA E INDIA), ANZICHE' TIRAR SU UN ALTRO MURO – SUL RIARMO TEDESCO, ANCHE GLI ALTRI PAESI DELL'UNIONE FAREBBERE BENE A SEGUIRE LA POLITICA DI AUMENTO DELLE SPESE DELLA DIFESA - IL CONSIGLIO A MELONI: SERVE MENO IDEOLOGIA E PIÙ REAL POLITIK  (CON INVITO A FAR DI NUOVO PARTE DELL'ASSE FRANCO-TEDESCO), ALTRIMENTI L’ITALIA RISCHIA DI FINIRE ISOLATA E GABBATA DA TRUMP CHE SE NE FOTTE DEI "PARASSITI" DEL VECCHIO CONTINENTE...