PIAZZA AFFARI CONTINUA LA CORSA (+0,83%) CON SPREAD SEMPRE PIU' GIU' A 163 PUNTI - VOLANO UBI BANCA (+4,66%) E I CEMENTIERI BUZZI (+4,39%) E ITALCEMENTI (+6,67%) - BENE ANCHE PIRELLI (+4,15%) E MEDIASET (+1%)
Carlotta Scozzari per Dagospia
Dopo il balzo di ieri, complice ancora l'effetto Bce (la banca centrale europea ieri si è detta pronta a intervenire se dovesse essere necessario per arginare la deflazione) si chiude un'altra seduta in rialzo per Piazza Affari, che archivia il venerdì e quindi anche l'intera settimana di Borsa con il Ftse Mib a quota 22.175,48 punti, in rialzo dello 0,83 per cento. Nel frattempo, lo spread tra titoli di Stato italiani e tedeschi si è portato sempre più in basso, a quota 163 punti dai 166 di ieri.
All'interno del Ftse Mib, a tirare la volata all'interno del settore delle banche quest'oggi è stata Ubi, in progresso del 4,66%, mentre il Banco Popolare (-2,56%), nei giorni in cui prosegue la negoziazione dei diritti relativi all'aumento di capitale da 1,5 miliardi, ha terminato in coda al paniere principale.
Lieve calo dello 0,39% per Mps, nel giorno in cui la Fondazione ormai ex prima socia guidata da Antonella Mansi ha fatto sapere che l'accordo parasociale stretto con le sudamericane Fintech e Btg Pactual sul 9% della banca prevede un lock-up, ossia l'obbligo di non vendere i titoli, di 24 mesi per le quote apportate dall'ente senese e da Fintech, e di 16 mesi per Btg.
In forte rialzo Buzzi Unicem (+4,39%), così come, fuori dal Ftse Mib, Italcementi (+6,67%), che hanno beneficiato delle indiscrezioni su una fusione tra i gruppo cementieri esteri Lafarge e Holcim.
Tra i titoli in maggiore rialzo, anche la Pirelli guidata da Marco Tronchetti Provera, che ha guadagnato il 4,15% nel giorno in cui le azioni della Bicocca hanno incassato il giudizio positivo degli analisti di Deutsche Bank. In rialzo anche Mediaset, che ha preso quasi l'1% dopo che dal collocamento del 25% della società delle torri televisive e di telecomunicazioni Ei Towers annunciato ieri a mercato chiuso ha incassato quasi 300 milioni di euro.
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MATTEO RENZI E ANTONELLA MANSI
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mario draghi
