CONSOB! NO SCOLA PER I FRATELLI DE BENEDETTI - PIAZZA AFFARI IN CALO DELLO 0,65% CON SPREAD GIU’ A 158 PUNTI – MPS IN VOLATA (+3,2%) - BPM POCO MOSSA MENTRE PARTE L’AUMENTO DA 500 MILIONI – DOMANI ENNESIMO INCONTRO BANCHE-SORGENIA

1-PIAZZA AFFARI CHIUDE IN CALO CON SPREAD GIU' A 158 PUNTI
Carlotta Scozzari per Dagospia

Piazza Affari chiude in rosso con il Ftse Mib in ribasso dello 0,65% a 21.639,96 punti una giornata difficile, in cui l'indice era arrivato a perdere anche ben più di un punto percentuale. A pesare, una volta ancora, le cattive notizie in arrivo dalla Russia e dall'Ucraina. Tuttavia, nel pomeriggio, i mercati finanziari hanno ridotto le perdite grazie a un dato macroeconomico positivo in arrivo dagli Stati Uniti. Nonostante le rinnovate tensioni geopolitiche, lo spread tra titoli di Stato italiani e tedeschi è di nuovo leggermente sceso, portandosi da 159 a 158 punti.

A Piazza Affari, la prima seduta della giornata ha ruotato intorno all'incontro annuale della Consob a Milano, che come tutti gli anni ha chiamato a raccolta i grandi protagonisti dela finanza. Nel suo intervento, il numero uno della Commissione di vigilanza, Giuseppe Vegas, ha fatto notare che in Italia e negli altri paesi più vulnerabili dell'area dell'euro emergono deboli segnali di ripresa con condizioni di maggiore distensione sui mercati finanziari e quotazioni azionarie in rialzo. In ogni caso, ha messo in guardia Vegas, si tratta di un "equilibrio fragile".

Dopo Vegas, ha parlato anche il cardinale Angelo Scola, che ha sottolineato "un'urgenza, per il mondo della finanza, in ambito macroeconomico e internazionale, di identificare nuove regole, semplici e condivise, oggi assolutamente necessarie".

Da segnalare che, subito prima che Scola prendesse la parola, i fratelli Carlo De Benedetti e Franco Debenedetti hanno preferito abbandonare la sala. Franco Debenedetti ha spiegato il gesto su Twitter: "#Consob: dopo relaz #Vegas parla card Scola. Un organo dello Stato non si fa dare lezioni di etica dalla Chiesa. E lascio la sala".

Tornando a Piazza Affari, tra le banche, occhi puntati su Bpm, che ha chiuso poco mossa (-0,07%) nel giorno in cui ha preso il via l'aumento di capitale da 500 milioni di euro. In deciso calo Banco Popolare (-2,84%), Bper (-2,74%), Mediobanca (-2,28%) e Ubi Banca (-2,25%).

Secca flessione anche per Fiat (-1,61%) e per Cnh (-2,38%), mentre cresce l'attesa per la presentazione di domani del nuovo piano industriale del Lingotto che sarà presentato dall'amministratore delegato Sergio Marchionne.

Viceversa, in controtendenza Mps (+3,17%), nel giorno in cui è partito il raggruppamento delle azioni ordinarie nel rapporto di una nuova ogni 100 possedute.

2-SORGENIA: DOMANI VERTICE CON BANCHE, ADVISOR STRINGONO SU PIANO
Da "Radiocor"

E' previsto per domani un nuovo incontro tra Sorgenia e fronte bancario per approfondire e limare alcuni punti del piano di ristrutturazione del debito da 1,9 miliardi del gruppo energetico. L'incontro, secondo quanto risulta a Radiocor, avverra' a livello di advisor - forse sara' presente anche il numero uno di Sorgenia, Andrea Mangoni - e potrebbe consentire di avvicinarsi in misura significativa allo schema che verra' poi sottoposto al cda di Sorgenia per la sua approvazione.

Sono due, sostanzialmente, i temi piu' delicati sul tavolo della trattativa: le condizioni del prestito convertendo da 200 milioni (che contribuira', insieme all'aumento di capitale da 400 milioni, a intervenire sul debito in eccesso per 600 milioni) e le garanzie, a partire dalle fideiussioni, che verranno messe a disposizione dalle banche in un pacchetto complessivo di nuova finanza da 256 milioni.

L'eventuale via libera del cda Sorgenia al piano, va ricor dato, e' certamente rilevante ma l'esito finale del riassetto dipendera' poi dalle decisioni dei soci, Cir e Verbund, che in assemblea saranno chiamati a esprimersi su di esso. Al proposito, mercoledi' e' previsto anche un incontro tra azionisti (dovrebbe esserci anche Verbund, fino ad oggi assente dai tavoli del negoziato) e banche. Sara' il primo round, seppur non tra esponenti di primo piano delle pari, di quello che potrebbe essere il rush finale delle trattative. 'Forse siamo arrivati al dunque. L'intelligenza dovrebbe essere tale da consentire un dialogo che risolva il problema', ha dichiarato oggi l'ad del Banco Popolare, Pierfrancesco Saviotti.

 

CONSOB monte-dei-paschi-di-siena-sedelogo BPMCARLO DE BENEDETTI E CORRADO PASSERAsorgenia LOGOLA SEDE DI MEDIOBANCA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…