PIAZZA AFFARI POSITIVA (+1,3%), SPREAD IN CALO A 407 - OCCHI PUNTATI SULLA BCE CHE DOVREBBE ABBASSARE I TASSI GIOVEDÌ - LAGARDE: LA RIPRESA DEGLI USA è “TIEPIDA”, RISCHIA DI ARRESTARSI - BENE LE VENDITE CHRYSLER IN AMERICA - MEDIASET, PUBBLICITà IN LINEA COL PRIMO TRIMESTRE - GOOGLE ITALIA AFFILA GLI SPOT E SI BUTTA NELLA MISCHIA - LE AMBIZIONI INFRANTE DEL MONTEPASCHI A ROMA - ACEA TRA PRIVATIZZAZIONI E MANAGER IN FUGA…

1 - BORSA: PER MILANO UN'ALTRA SEDUTA POSITIVA (+1,3%), OCCHI PUNTATI SU BCE
Radiocor - Altra giornata positiva per le borse europee, che scommettono sull'adozione di nuove misure di stimolo all'economia da parte delle banche centrali. I mercati si aspettano un taglio dei tassi da parte della Bce giovedi', il calo delle riserve obbligatorie cinesi e nuovi interventi della Fed. In Usa sono state poco incoraggianti le stime del Fmi sull'economia, mentre e' stato superiore alle attese il dato sugli ordini all'industria di maggio.

Le piazze migliori in Europa sono state Madrid e Milano, che con un balzo dell'1,30% ha portato a +11,7% i guadagni realizzati in cinque sedute. A guidare gli acquisti sul Ftse Mib e' stata Fiat (+5%), che ha festeggiato il giugno di vendite record per Chrysler in Usa e l'incremento della quota in quest'ultima al 61,8%. Bene anche l'azionista Exor (+4,8%). Buzzi Unicem (+4,2%) ha beneficiato del buon andamento del comparto Ue, mentre le utility hanno risentito dell'ipotesi di un blocco delle tariffe. Snam ha perso il 2,4%, Terna l'1,5% e Atlan tia lo 0,7%. Sul mercato dei cambi, l'euro tratta in rialzo a 1,2611 dollari (1,2575 ieri) e 100,7 yen (99,81), mentre il dollaro/yen e' a 79,87 (79,37). Il petrolio balza del 4% sopra gli 87 dollari al barile.

2 - SPREAD BTP CHIUDE IN CALO A 407 PUNTI
(ANSA) - Lo spread tra il btp e il bund tedesco chiude in calo a 407 punti base dai 419 di ieri. Il rendimento del decennale scende al 5,60%. In ripiego anche il differenziale della Spagna a 464,4 punti col tasso sui bonos al 6,17%.

3 - FMI: LAGARDE, RIPRESA USA 'TIEPIDA', RISCHI DI BATTUTE D'ARRESTO
Radiocor - La ripresa americana e' 'tiepida' e restano rischi di battuta d'arresto, anche a causa di fattori esterni, come 'un rischio di contagio da un potenziale intensificarsi della crisi dell'Eurozona'. Lo ha detto il direttore generale del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde, commentando la nota conclusiva della missione Articolo IV sugli Stati Uniti. La crescita 'restera' modesta' nei prossimi anni, ha detto Lagarde.

4 - FIAT: +20% VENDITE CHRYSLER NEGLI USA, MIGLIOR GIUGNO DA 2007
Radiocor - New York, 03 lug - Proseguono a passo veloce in giugno le vendite di Chrysler Group negli Stati Uniti: il colosso di Detroit, parte del gruppo Fiat, ha regist rato negli Stati Uniti un rialzo delle immatricolazioni pari al 20%, facendo segnare il miglior giugno dal 2007 e il 27esimo mese consecutivo di aumenti delle vendite. Il secondo trimestre si chiude dunque con un rialzo delle vendite del 24% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Buona performance per tutti i marchi del gruppo, Chrysler, Jeep, Dodge, Ram Truck e, soprattutto, Fiat che ha registrato vendite record per il quinto mese di fila.

5 - MEDIASET: STIMA PUBBLICITA' I SEM IN LINEA CON -10% DEI PRIMI 3 MESI
Radiocor - La raccolta pubblicitaria di Mediaset in Italia nel primo semestre 2012 e' stata sostanzialmente in linea con l'andamento dei primi tre mesi dell'anno quando evidenzio' un calo del 10,2%. Lo ha affermato il vicepresidente esecutivo Pier Silvio Berlusconi durante la conferenza stampa di presentazione dei nuovi palinsesti televisivi autunnali. 'Nei primi sei mesi la raccolta e' stabile rispetto al primo trimestre.

Il mese di giugno non ha pesato in maniera straordinariamente positiva', ha commentato il vicepresidente che ha preferito evitare indicazioni sulla raccolta dell'intero anno ('Fare previsioni e' ancora piu' difficile rispetto agli ultimi anni', ha detto). A margine della conferenza stampa, l'amministratore delegato di Mediaset, Giuliano Adreani, ha confermato il bilancio 'difficile' per i primi sei mesi indicando pero' la presenza di segnali positivi sull'inizio di luglio e, piu' in generale, l'attesa di un recupero nella seconda parte dell'anno: 'Bisogna comunque mettersi in testa - ha concluso - che il 2012 sara' negativo'.

6 - LE AMBIZIONI INFRANTE DEL MONTEPASCHI A ROMA
Roberto Mania per "la Repubblica - Roma" - Tutto fa pensare che gli ambiziosi progetti espansionistici del Monte dei Paschi su Roma siano destinati a rientrare. Voleva occupare gli spazi lasciati sguarniti dagli ex istituti romanocentrici, dalla Bnl, diventata parigina, alla vecchia Banca di Roma geronziana politicamente sensibile, assorbita poi da un Unicredit all'epoca mitteleuropeo. Ora tutto è cambiato. E tre sono le direzioni del cambiamento.

C'è la nuova recessione che non fa più pensare, come invece prevedevano da Siena, che l'economia laziale e romana, fortemente orientata ai servizi e al rapporto con la pubblica amministrazione, potesse uscire prima e meglio degli altri dalla crisi. Non c'è più Francesco Gaetano Caltagirone che da azionista di peso aveva condizionato molto la discesa del Monte verso la Capitale. Il costruttore-editore romano è uscito da Mps ed è entrato, invece, in Unicredit per recuperare parte delle perdite subite a Siena.

Ma soprattutto è arrivato il piano di riorganizzazione del gruppo firmato dall'amministratore delegato Fabrizio Viola e dal presidente Alessandro Profumo. Piano lacrime e sangue per salvare con 3,5 miliardi di Tremonti bond l'istituto. Quasi una nazionalizzazione. E per restituire il prestito pubblico, il Monte dovrà chiudere 400 filiali e tagliare 4.600 posti di lavoro, ricorrendo a massicce dosi di ammortizzatori sociali. Non si sa ancora quanto il bisturi inciderà sulla struttura romana, ma inevitabilmente avrà le sue ricadute. In termini di numero di sportelli, di occupazione e anche di prospettive strategiche. Insomma il ridimensionamento del Monte porta con sé la focalizzazione dell'attività nelle aree del suo business tradizionale, cioè in Toscana, dove l'allarme tra le imprese e tra i sindacati, per le ricadute sociali, è già suonato.

7 - ACEA TRA PRIVATIZZAZIONE E MANAGER IN FUGA
M.Ver. per il "Corriere della Sera" - Le voci si rincorrevano già da alcuni giorni, ma ora è ufficiale: sulla scrivania dei vertici di Acea sono arrivate ieri le lettere di dimissioni del direttore amministrazione finanza e controllo Giovanni Barberis e del presidente di Acea distribuzione Stefano Donnarumma. L'uscita di scena dei due manager è il più recente episodio di una bagarre politica che prosegue da settimane sui banchi del consiglio comunale di Roma, culminata con la rissa tra consiglieri scoppiata in aula all'inizio dello scorso mese.

Al centro della contesa, l'intenzione del sindaco Gianni Alemanno di vendere entro l'anno il 21% dell'azienda idrica cittadina, della quale il Comune di Roma detiene il 51%, per raccogliere risorse (negli auspici, almeno 250 milioni) per il bilancio comunale. La privatizzazione è osteggiata dal centrosinistra. Mentre il braccio di ferro tra le due parti politiche prosegue, con le defezioni di ieri il più recente round della vicenda si sposta dalle aule di Palazzo Senatorio agli uffici direttivi dell'azienda. Barberis lascerà la società il 3 settembre; ma le dimissioni puntano i riflettori sul clima che regna ai piani alti di Acea.

Tanto che l'azienda ha diramato una nota nella quale risponde alle indiscrezioni di stampa circolate nei giorni scorsi, secondo le quali i rapporti tra l'amministratore delegato Marco Staderini (appoggiato da Francesco Gaetano Caltagirone, primo azionista privato di Acea) e il presidente Giancarlo Cremonesi (vicino al sindaco Alemanno) sarebbero «freddissimi»: «I rapporti tra i due vertici societari sono, come sempre, ottimi e improntati sulla leale collaborazione e sulla piena condivisione delle strategie aziendali», si legge nella nota.

8 - GOOGLE ITALY AFFILA GLI «SPOT» LA BATTAGLIA PER LA LEADERSHIP
Massimo Sideri per il "Corriere della Sera" - Il nuovo numero uno di Google in Italia era atteso da mesi. E ieri è arrivato, confermando un rumor che rimbalzava da settimane: Fabio Vaccarono, 41 anni tra pochi giorni, sarà da ottobre il nuovo country director di Google. Il suo arrivo nell'avamposto di Mountain View in Italia si presta a diverse considerazioni sul settore. Innanzitutto Vaccarono lascia il ruolo di amministratore delegato e direttore generale di A. Manzoni & C., società del gruppo L'Espresso.

Fino a 12 mesi fa il cambio sarebbe stato considerato un downgrade, oggi è un upgrade. Perché? La risposta è nei numeri: secondo le stime del mercato Google nel 2011 ha raccolto come concessionaria circa 5-600 milioni di euro, la Manzoni 535. Il numero uno del mercato italiano, Publitalia, è ancora lontano, con circa 2 miliardi. Ma Google punta a raggiungerlo e superarlo in 3-4 anni forte della frenata del competitor. Un'ulteriore conferma dell'aggressività di Google viene dallo stipendio: secondo indiscrezioni "Larry Page" pagherà a Vaccarono uno stipendio in linea o maggiore dell'emolumento del posto appena lasciato (si parlava di 700 mila euro l'anno). Armi affilate, dunque. Lo scontro è iniziato.

 

 

CATTELAN PIAZZA AFFARI BORSA MILANOMARIO DRAGHI ALLA BCE CHRISTINE LAGARDE GIULIANO E CICCI ADREANI ALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLA MARCO STADERINI FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE MIGNANEGO VACCARONO SCALFARI

Ultimi Dagoreport

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?

giorgia meloni daniela santanche

DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA ALLA DIREZIONE DI FRATELLI D’ITALIA PERCHÉ VUOLE AVERE L’AURA DEL CAPO DEL GOVERNO DALLO STANDING INTERNAZIONALE CHE INCONTRA TRUMP, PARLA CON MUSK E CENA CON BIN SALMAN, E NON VA A IMMISCHIARSI CON LA POLITICA DOMESTICA DEL PARTITO - MA SE LA “PITONESSA” AZZOPPATA NON SI DIMETTERÀ NEI PROSSIMI GIORNI RISCHIA DI ESSERE DAVVERO CACCIATA DALLA DUCETTA. E BASTA POCO: CHE LA PREMIER ESPRIMA A VOCE ALTA CHE LA FIDUCIA NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL TURISMO È VENUTA A MANCARE - IL RUOLO DEL "GARANTE" LA RUSSA…

barbara marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

L’AMBIZIOSA E INCONTROLLABILE BARBARA BERLUSCONI HA FATTO INCAZZARE MARINA E PIER SILVIO CON LA DICHIARAZIONE AL TG1 CONTRO I MAGISTRATI E A FAVORE DI GIORGIA MELONI, PARLANDO DI “GIUSTIZIA A OROLOGERIA” DOPO L’AVVISO DI GARANZIA ALLA PREMIER PER IL CASO ALMASRI - PRIMA DI QUESTA DICHIARAZIONE, LA 40ENNE INEBRIATA DAL MELONISMO SENZA LIMITISMO NE AVEVA RILASCIATA UN’ALTRA, SEMPRE AL TG1, SULLA LEGGE PER LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE TRA GIUDICI E PM (“È SOLO UN PRIMO PASSO”) - E NELL’IMMAGINARIO DI MARINA E PIER SILVIO HA FATTO CAPOLINO UNA CERTA PREOCCUPAZIONE SU UNA SUA POSSIBILE DISCESA IN POLITICA. E A MILANO SI MORMORA CHE, PER SCONGIURARE IL "PERICOLO" DELLA MELONIANA BARBARA (“POTREBBE ESSERE UN’OTTIMA CANDIDATA SINDACA PER IL CENTRODESTRA NELLA MILANO’’, SCRIVE IL “CORRIERE”), PIER SILVIO POTREBBE ANCHE MOLLARE MEDIASET E GUIDARE FORZA ITALIA (PARTITO CHE VIVE CON LE FIDEJUSSIONI FIRMATE DA BABBO SILVIO...) - VIDEO

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - PER RISOLVERE LA FACCENDA ALMASRI ERA SUFFICIENTE METTERE SUBITO IL SEGRETO DI STATO E TUTTO SAREBBE FINITO LÌ. INVECE LA MAL-DESTRA HA PRESO IL SOPRAVVENTO BUTTANDOLA IN CACIARA E METTENDO NEL MIRINO IL PROCURATORE LO VOI, MOLTO LONTANO DALLA SINISTRA DELLE “TOGHE ROSSE” - QUELLO CHE COLPISCE DEL PASTICCIACCIO LIBICO È CHE SIA STATO CUCINATO CON I PIEDI, MALGRADO LA PRESENZA A FIANCO DI GIORGIA MELONI DI UN TRUST DI CERVELLONI COMPOSTO DA UN EX MAGISTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA (CARLO NORDIO), UN PREFETTO A CAPO DEGLI INTERNI (MATTEO PIANTEDOSI) E DI UN ALTRO EX GIUDICE ALFREDO MANTOVANO, SOTTOSEGRETARIO DI STATO - NELL’INCONTRO AL COLLE, LA DUCETTA HA ILLUSTRATO A MATTARELLA (CHE RICOPRE ANCHE LA CARICA DI PRESIDENTE DEL CSM), COSA AVREBBE TUONATO VIA SOCIAL CONTRO LE “TOGHE ROSSE”? OVVIAMENTE NO… - I VOLI DI STATO PER IL TRASPORTO DI AUTORITÀ, LE MISSIONI E GLI INTERVENTI A FAVORE DI PERSONE COINVOLTE IN “SITUAZIONI DI RISCHIO” (DA CECILIA STRADA AD ALMASRI), VENGONO EFFETTUATI DAI FALCOM 900 DELLA CAI, LA COMPAGNIA AERONAUTICA DI PROPRIETÀ DEI SERVIZI SEGRETI, CHE FA BASE A CIAMPINO

romano prodi dario franceschini giuseppe conte elly schlein

DAGOREPORT - COME ANDRÀ A FINIRE LO PSICODRAMMA MASOCHISTICO DEL CENTRO-SINISTRA IN VISTA DELLE REGIONALI 2025 E DELLE POLITICHE DEL 2027? A PARTE FRANCESCHINI, L’HANNO CAPITO TUTTI CHE MARCIANDO DIVISI, PER I PARTITI DELL’OPPOSIZIONE LA SCONFITTA È SICURA - CHIUSA NEL BUNKER DEL NAZARENO CON UNA MANCIATA DI FEDELISSIMI, ELLY SCHLEIN HA GIÀ UN ACCORDO SOTTOBANCO COL M5S DI CONTE PER MARCIARE UNITI ALLE PROSSIME REGIONALI IN TOSCANA, CAMPANIA E PUGLIA E VENETO. UNA VOLTA UNITE LE FORZE, LE PRIME TRE, ACCORDO IN FIERI COL REGNO DI NAPOLI DI DE LUCA, IL SUCCESSO PER L’OPPOSIZIONE È SICURO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027 VINCERÀ L’IDEA DI UN ‘’PARTITO-PLURALE’’ CON ELLY CHE SI ACCORDERÀ CON IL PADRE NOBILE E SAGGIO DELL’ULIVO, ROMANO PRODI, SULLE PRIORITÀ DEL PROGRAMMA (NON SOLO DIRITTI CIVILI E BANDIERE ARCOBALENO), E FARÀ SPAZIO ALL'ANIMA CATTO-DEM DI BONACCINI, GENTILONI, GUERINI, RUFFINI...

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO