PIAZZA AFFARI TORNA A RESPIRARE (+0,91%) - CONTINUA INESORABILE IL CROLLO DELLE BANCHE CHE DEVONO AUMENTARE IL CAPITALE: BANCO POPOLARE (-3,8%), MPS (-3,31%), BPM (-1,89%) –MEDIOBANCA SCIVOLA SULL’ISPEZIONE CONSOB (-0,75%), SPRINT DI MEDIASET (+6,3%)…

Carlotta Scozzari per Dagospia

Dopo il rosso delle ultime sedute, Piazza Affari torna a respirare e termina la giornata di martedì con l'indice Ftse Mib in rialzo dello 0,91% a quota 19.448,32 punti. Il mini-rimbalzo ha riguardato comunque tutte le piazze europee, positive anche grazie al segno più esibito nel pomeriggio italiano dalla Borsa di Wall Street.

All'interno del paniere principale di Piazza Affari, è proseguito il crollo delle banche popolari. E così, dopo essere precipitato il giorno prima di quasi il 15%, il Banco Popolare guidato da Pier Francesco Saviotti ha lasciato per strada un altro 3,8 per cento. Sul gruppo del credito con base a Verona continua a pesare come un macigno l'annuncio dell'aumento di capitale da 1,5 miliardi arrivato a sorpresa venerdì sera a mercato chiuso. Deboli anche la Popolare di Milano (-1,89%) e, tra le banche società per azioni, Mps (-3,31 per cento).

Mentre Bankitalia sembra essere in pressing affinché l'aumento di capitale da 3 miliardi della banca senese venga anticipato a marzo, il ministero dell'Economia ha smentito di agire in questa direzione. Va ricordato che alla fine di dicembre la Fondazione Mps presieduta da Antonella Mansi ha votato a favore dello slittamento dell'operazione da gennaio, quando il management l'aveva progettata, a maggio.

Sempre all'interno del settore bancario, flessione dello 0,75% per Mediobanca, che proprio oggi ha dovuto fare i conti con una ispezione nei propri uffici da parte di Consob con l'ausilio della Guardia di Finanza, con l'obiettivo di verificare eventuali abusi di mercato relativamente a due operazioni su azioni Banca Generali e Milano Assicurazioni risparmio, per le quali l'istituto guidato dall'amministratore delegato Alberto Nagel ha agito nei mesi scorsi come intermediario.

Sempre tra le banche, segno positivo in controtendenza per Intesa Sanpaolo, che ha guadagnato l'1,13%, nel giorno in cui ha annunciato di avere rimborsato l'intero ammontare delle due operazioni Ltro, ossia le aste allestite dalla Bce, a tre anni poste in essere nel 2011-12, convertendo il residuo di 21 miliardi, risultante a metà novembre, in operazioni standard di mercato aperto.

Tra i maggiori rialzi del Ftse Mib, gli acquisti hanno spinto Mediaset, che ha chiuso in rialzo del 6,29% a 3,85 euro con volumi pari a circa il doppio rispetto alla media quotidiana. La società media della famiglia Berlusconi ha beneficiato di un report di Deutsche Bank in cui gli analisti, dopo un incontro con i vertici del gruppo, si dicono più ottimisti sul taglio dei costi, il recupero della pubblicità e la valorizzazione di Mediaset premium.

Sul Ftse Mib, da segnalare il riscatto delle azioni del lusso e della moda, che hanno recuperato terreno dopo i cali delle ultime sedute. In particolare, Yoox è volata dell'11%, mentre Tod's ha guadagnato il 2,87 per cento. Tra le migliori performance si è distinta anche la società del risparmio gestito e amministrato Azimut (+4,2%), che proprio oggi, per la fine del 2013, ha annunciato un utile tra i 145 e i 160 milioni di euro, nella parte alta dell'intervallo già prospettato.

 

MARCO TRONCHETTI PROVERA ALBERTO NAGEL E ANDREA BONOMI FOTO BARILLARI consobLA SEDE DELLA BPM - BANCA POPOLARE DI MILANO - A PIAZZA MEDA A MILANOCARLO MESSINA E FRANCESCO MICHELI ALLA PRIMA DELLA SCALA 2013ASSEMBLEA GENERALI DI BANCA DITALIA FEDERICO GHIZZONI E LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO FOTO LA PRESSE

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