vittorio de bustis luca parnasi banca popolare di bari

I BARI DEI CONTI – NELLA RELAZIONE DEGLI ISPETTORI CONSOB SULLA POPOLARE DI BARI EMERGONO DETTAGLI INQUIETANTI SUL GRADO DI CONOSCENZA DEI CLIENTI SUI RISCHI DEGLI INVESTIMENTI – IN 26MILA AVEVANO CHIESTO UN PROFILO PRUDENTE, MA SOLO IN 300 LO AVEVANO OTTENUTO – LE ESPOSIZIONI DI PARNASI (MOLTO BEN TOLLERATE) E LE OFFERTE SUI DIAMANTI

Valentina Errante per “il Messaggero”

 

banca popolare di bari 6

Ventiseimila investitori avevano chiesto di rientrare in un profilo prudente, ma solo in 300 casi la Popolare di Bari, al momento di piazzare le proprie azioni e obbligazioni, ha limitato i rischi. È solo una delle tante irregolarità che emerge dalla relazione degli ispettori Consob che, da giugno ad ottobre 2016, hanno verificato le modalità di immissione dei titoli nel 2014 in vista della ricapitalizzazione.

 

LUCA PARNASI

Dagli atti emerge come la banca abbia considerato parte del portafoglio di investimenti dei clienti anche i depositi bancari, come abbia bloccato la possibilità di modificare i profili di rischio da 360 giorni a 999 e indotto gli investitori a vendere titoli sicuri. Sul tavolo ci sono anche le conclusioni degli 007 di Bankitalia, che hanno verificato le esposizioni più rischiose, come quella del gruppo Parnasi, l'imprenditore finito in carcere che avrebbe voluto costruire lo stadio della Roma.

VINCENZO DE BUSTIS

 

E dopo il commissariamento, spunta anche un audio che la Procura ha acquisito: una conversazione del 10 dicembre tra l'ex presidente Gianvito Giannelli e l'ex ad Vincenzo De Bustis, indagato, che descrive la drammatica situazione dell'istituto.

 

I RISCHI

GIANVITO GIANNELLI

Il grado di conoscenza delle obbligazioni nel questionario riservato alla clientela, spiega la Consob allora presieduta da Giuseppe Vegas, era contenuto in un'unica domanda riferita genericamente a «obbligazioni non di Stato, obbligazioni strutturate, obbligazioni subordinate». Si legge: «L'obiettivo di investimento di tipo conservativo era associato solo a 300 clienti, benché oltre 26 mila (più della metà del totale) avessero dichiarato espressamente, nelle domande relative agli obiettivi di volere prioritariamente proteggere il capitale».

 

diamanti

I DIAMANTI

Nella gamma di offerte e investimenti viene proposto alla clientela, in partnership con il gruppo Intermarket Diamond Business (Idb), l'acquisto di diamanti certificati; l'attività, avviata a ottobre 2015 ha portato alla sottoscrizione di 133 contratti per 2,8 milioni, ma a ottobre 2016 il cda approva la risoluzione anticipata dell'accordo con Idb e la stipula, in sostituzione, con Diamond Private Investment, che si impegna a investire 500 mila euro all'anno in azioni della BpB.

banca popolare di bari 7

 

I DEPOSITI

luca parnasi

Per valutare i profili la banca considerava anche le movimentazioni dei conto corrente. Annotano gli ispettori: «Il controllo di rischio puntuale prevedeva il raffronto tra il grado di rischio sintetico dello strumento finanziario con il profilo di rischio complessivo del cliente. La singola operazione veniva ritenuta adeguata se il totale delle attività investite era costituito in prevalenza da strumenti finanziari con rischio pari o inferiore a quello assegnato al cliente». E ancora: «Nella determinazione del portafoglio, oggetto di tale valutazione, venivano inclusi anche i depositi cash, ad esempio le giacenze di conto corrente, considerati strumenti d'investimento di tipo monetario e, dunque, a rischio basso».

 

I DISINVESTIMENTI

banca popolare di bari 4

Risulta che il 22% dei clienti che nel 2014 ha contribuito alla ricapitalizzazione acquistando i titoli della Bpb «aveva sottoscritto una o più operazioni di disinvestimento per creare le disponibilità. E tra i disinvestimenti ci sono anche titoli sicuri come quelli di Stato. «In particolare - annota Consob - la provvista proveniente da disinvestimento, poi utilizzata per la sottoscrizione dell'aumento di capitale, ammonta a 135 milioni di euro, pari al 23% del totale collocato (500 milioni)».

 

banca popolare di bari 2BANCA POPOLARE DI BARI

Sono invece gli ispettori di Bankitalia a sottolineare: «Nel governo di alcune delle principali relazioni creditizie pur prendendo atto della più prudente impostazione seguita negli ultimi dodici mesi (sotto la guida dell'ex ad Giorgio Papa, ndr), si rilevano profili di debolezza dovuti alla mancata definizione da parte del cda di chiari indirizzi su tempi e modalità di rientro dalle esposizioni e una gestione improntata a tolleranza relativamente ai gruppi Maiora, Parnasi nonché Barietitrice srl .

 

L'AUDIO

banca popolare di bari 3

«Quando sono arrivato la prima volta c'era un signore con i capelli bianchi a capo della pianificazione e controllo, a cui chiesi di vedere i dati delle filiali. Tutti truccati». Così parla De Bustis nell'audio acquisito dai pm, che hanno aperto l'ennesimo fascicolo sulla Popolare. L'ex ad aggiunge: «È stato veramente irresponsabile quello che è successo negli ultimi tre, quattro anni. Questa banca è un esempio di scuola di cattivo management».

luca parnasi

 

E il credito «è stato la palla di piombo che ha distrutto il patrimonio» della banca. «Alla fine sarà la distruzione, 800-900 milioni». Di fronte a tutto questo «un piano di ristrutturazione è imprescindibile, Bankitalia è con noi», argomenta sottolineandone l'importanza anche di fronte all'Ue.

 

banca popolare di bari 1

E a tre giorni dal commissariamento, l'ex presidente Giannelli assicura che «non c'è rischio» perché «c'è un piano industriale serio che prevede gli interventi di investitori istituzionali, una parte pubblica e una parte privata, cioè il Fondo interbancario, con un percorso light, non stiamo parlando di Genova, passata per il commissariamento, e meno che mai delle banche venete». Un «percorso di messa in sicurezza» che «è assistito dalla Vigilanza», sarà «molto breve per i primi passaggi, penso che si chiuderà prima di Natale».

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA GIÀ PRONTO IL DISCORSO (“HO SALVATO IL MONDO”) E INVECE HA DOVUTO FARE PIPPA DI FRONTE AL NIET DEL PRESIDENTE RUSSO ALLA TREGUA DI 30 GIORNI IN UCRAINA – ZELENSKY COTTO E MANGIATO: “SE NON SEI AL TAVOLO DEL NEGOZIATO, SEI NEL MENÙ” – LE SUPERCAZZOLE DEL TYCOON SU IRAN E ARABIA SAUDITA E LA PRETESA DELL’EX AGENTE DEL KGB: ACCETTO IL CESSATE IL FUOCO SOLO SE FERMATE GLI AIUTI ALL’UCRAINA. MA TRUMP NON POTEVA GARANTIRE A NOME DELL’EUROPA – DOPO IL SUMMIT A GEDDA DI DOMENICA PROSSIMA CI SARÀ UNA NUOVA TELEFONATA TRA I DUE BOSS. POI L’INCONTRO FACCIA A FACCIA…

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO…