
PRONTO TIM? C’È POSTA PER TE – DOPO AVER COMPRATO IL 9,8% DI TIM DA CDP, POSTE ITALIANE BUSSA ALLA PORTA DI VIVENDI PER ACQUISTARE DAI FRANCESI UN’ULTERIORE QUOTA DEL 10% DELL’EX MONOPOLISTA DELLE TELECOMUNICAZIONI GUIDATO DA MATTEO DEL FANTE – CON QUESTA OPERAZIONE VIVENDI RIMARREBBE SECONDO AZIONISTA CON CIRCA IL 5% E CON POSTI IN CDA, CON UN ACCORDO DI GOVERNANCE CON POSTE – ORA LA DOMANDE È SE ILIAD ENTRERÀ ALLA FINE IN QUESTA PARTITA...
Estratto dell’articolo di Aldo Fontanarosa per “la Repubblica”
https://www.repubblica.it/economia/2025/03/27/news/poste_tim_vivendi_iliad-424088510/
Poste italiane vive la sua nuova avventura nelle telecomunicazioni, stavolta insieme a Tim, in una condizione di spensieratezza. Il risultato del bilancio 2024, da ieri ufficiale dopo l’approvazione del Cda, assegna a Poste un utile netto superiore ai 2 miliardi. [...]
Dopo aver comprato il 9,81% di Tim da Cdp (a metà febbraio), l’ultima ipotesi è che Poste bussi ora alla porta di Vivendi. Il suo obiettivo sarebbe acquistare - proprio dai francesi di Vivendi - un’ulteriore quota dell’ex monopolista delle telecomunicazioni (Tim), pari stavolta al 10%. In questo modo, Poste si attesterebbe - con la duplice acquisizione - a ridosso del 20%.
Se davvero Poste farà il secondo acquisto, Vivendi scenderebbe di molto nel capitale di Tim. La partecipazione originaria del 23,75% è già erosa dal collocamento sul mercato di un 5% di azioni (il 21 marzo). L’eventuale vendita di un ulteriore 10% a Poste porterebbe Vivendi, a sua volta, sotto il 10%. In questo scenario, prenderebbe corpo un paradosso. Vivendi - che non partecipava al governo di Tim quando era al 23,75% - sarebbe ammessa nella stanza dei bottoni con una quota inferiore al 10.
[...] la madre di tutte le domande è se Iliad entrerà alla fine in questa partita. Mentre le sinergie tra Tim e Poste (ora alleate) sono limitate, quelle tra Tim e Iliad sarebbero poderose. Uno studio di Exane Bnp Paribas le stima in 860 milioni di euro. Risparmi strutturali che regalerebbero ossigeno non solo a Iliad e Tim, ma all’intero comparto delle tlc italiane, in vistosa sofferenza.
Ora, il governo Meloni non è certo ostile a Iliad (investitore assai rispettabile). Lo vorrebbe però in minoranza nella futura Tim. Le idee del governo saranno ancora più chiare il 24 aprile quando il ministro Urso (Made in Italy) riunirà tutte le aziende del settore tlc per ascoltarne le richieste. [...]