UCCI, UCCI, QUANTO PUZZA L’“AFFARONE” DI FIORUCCI -E BIOLOGI E RAGIONIERI FINISCONO NEI GUAI

Stefano Sansonetti per La Notizia (www.lanotiziagiornale.it)

Una maxioperazione immobiliare che sta facendo molto rumore. E che vede coinvolti enti previdenziali, lo stilista Elio Fiorucci e il patron di Luxottica Leonardo Del vecchio. Su tutto, a breve, rischia di scatenarsi un putiferio. Al centro della scena ci sono due negozi situati in pieno centro a Milano, a pochi passi dal Duomo. Ad acquistarli, qualche mese fa, è stato un fondo immobiliare partecipato dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e da quella dei biologi, che ha pagato la bellezza di 67,6 milioni di euro.

Cifra che in questi giorni viene duramente contestata da un delegato della stesso ente di previdenza dei ragionieri, secondo il quale, tabelle e calcoli alla mano, il valore del pacchetto era decisamente inferiore, fino a sfiorare la metà di quello che è stato corrisposto. Insomma, secondo questa tesi, le due Casse avrebbero pagato il negozio un vero sproposito. Accuse respinte al mittente da Beni stabili sgr, la società di gestione del risparmio "vicina" a Leonardo Del Vecchio che ha perfezionato l'acquisto degli immobili per conto del fondo Crono, appunto partecipato dai due enti previdenziali.

La vicenda
Diciamo innanzitutto che i due negozi sono situati al centro del capoluogo lombardo, uno in corso Europa e l'altro in galleria Passarella, in Corso Vittorio Emanuele. Gli immobili ospitano in qualità di affittuari l'azienda di abbigliamento H&M e la Vodafone. Complessivamente i negozi vengono valutati 67,6 milioni, ma lo scontro è esploso sui 61,4 milioni pagati per i 1.673 metri quadri dello spazio occupato da H&M. Il costo, quindi, è stato di 36.743 euro a metro quadro.

E qui si appunta la prima critica del documento messo a punto dal delegato della Cassa dei ragionieri. Secondo il quale, tra piani interrati dello stabile e magazzini, alla fine sul piatto sono rimasti solo 1.230 metri quadri commerciali. Considerando i 61,4 milioni pagati, quindi, il conto al metro quadro è stato di 50 mila euro. Cosa che, secondo il documento del delegato, non ha nessun precedente a Milano. Anche perché, continua l'atto di denuncia, basta prendere le cifre della "banca dati delle quotazioni immobiliari" dell'Agenzia delle entrate per capire i valori in gioco.

In effetti, se si va sul sito dell'Agenzia, si scopre che per la zona "Scala-Manzoni-Vittorio Emanuele-San Babila", a Milano, il valore massimo al metro quadro di un negozio in ottimo stato è di 22.500 euro al mq. Che moltiplicati per 1.230 mq fanno 27,6 milioni, ovvero ben 33,8 milioni di euro in meno rispetto a quelli pagati dalle Casse di previdenza. Calcoli rispediti al mittente da Beni Stabili, che citando stime della Reag colloca tra 32 mila e 45 mila euro al mq i valori di mercato.

La controparte
Chi ha venduto gli stabili? Si tratta dello stilista Elio Fiorucci, il quale aveva ottenuto un finanziamento dalla Ing Real Estate Finance per acquisire anni fa gli immobili in questione. Ma c'è di più. Il perfezionamento dell'operazione, secondo quanto comunicato all'epoca di Beni Stabili, risale al 13 febbraio 2013.

Qualche giorno prima, il 6 febbraio, viene iscritta al registro delle imprese una nuova società che si chiama High Street Retail: il suo 30% fa capo alla Passarella srl dello stesso Fiorucci mentre il 70% ancora a Beni Stabili Gestioni, a sua volta espressione di Beni Stabili Siiq che vede nel suo cda Del Vecchio. E' in questa società, quindi, che viene trasferito il complesso immobiliare poi acquisito dal fondo Crono. E infatti tutte le quote di High Street Retail sono in pegno alla Ing Real Estate Finance.

Ora, nell'operazione il fondo delle Casse di previdenza ha acquisito anche una partecipazione del 70% proprio nella società di Fiorucci e Beni Stabili. Alla fine l'operazione stessa si è strutturata come un conferimento: in cambio degli immobili valutati 67,2 milioni di euro, il fondo Crono ha conferito a High Street Retail tutta una serie di quote, ma si è anche fatto carico di una trentina di milioni di debiti che la società (e quindi Fiorucci) aveva nei confronti di Ing Real Estate Finance. Una vicenda intricatissima, che promette sviluppi.

 

ELIO FIORUCCI E MARIA LUISA AGNESE jpegELIO FIORUCCI Elio Fiorucci LEONARDO DEL VECCHIO jpegDEL VECCHIO Leonardo Del Vecchio

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA”. MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...