renzi pinocchio

RENZI, IL SOLITO PINOCCHIO - NUOVO RINVIO PER I RIMBORSI AI RISPARMIATORI FREGATI DAL DECRETO SULLE POPOLARI: IERI, ALL'ULTIMO MINUTO, È STATO SFILATO DAL DECRETO SULLE BANCHE IL PACCHETTO SUGLI INDENNIZZI - IN COMPENSO SONO STATI ACCONTENTATI I BANCHIERI

renzi pinocchiorenzi pinocchio

Francesco De Dominicis per "Libero Quotidiano"

 

La motivazione ufficiale è legata alla scelta squisitamente «tecnica» del veicolo normativo: decreto legge o regolamento ministeriale. In realtà, a palazzo Chigi si sono accorti che la strada intrapresa - cioè limitare il più possibile l’accesso ai rimborsi per i risparmiatori traditi - avrebbe cagionato più di un problema sul terreno politico. E al premier, Matteo Renzi, di finire di nuovo sotto attacco per le vicende bancarie non va. Di qui la scelta del governo di sfilare all’ultimo minuto, dal testo del provvedimento sulle banche approvato ieri dal consiglio dei ministri, il pacchetto sugli indennizzi ai clienti di Banca Marche, CariChieti, CariFerrara e PopEtruria.

 

Le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi avevano portato alla luce il tentativo di sbarrare la strada all’80-90 per cento dei titolari di obbligazioni subordinate delle quattro banche salvate il 22 novembre. Il meccanismo studiato dagli esperti del governo ruota attorno alla patente finanziaria in vigore dal 2008 e prevista dalla direttiva europea Mifid: di fatto chi è stato sottoposto al test sui rischi legati agli investimenti non può accedere, secondo la norma per ora congelata, agli arbitrati affidati alle cure dell’Anticorruzione di Raffaele Cantone.

protesta dei risparmiatori davanti banca etruria  4protesta dei risparmiatori davanti banca etruria 4

 

E poiché quella patente ce l’hanno quasi tutti, anche se spesso è stata «rilasciata» con modalità poco trasparenti, la facoltà di bussare alla porta di Cantone sarebbe concessa a pochi soggetti, circa 1.500 su 10.500 risparmiatori beffati dal «salvataggio» di Marche, Chieti, Ferrara ed Etruria. Il rinvio del via libera al regolamento tecnico, necessario per rendere operativo il fondo da 100 milioni di euro creato con la legge di stabilità, fa slittare in avanti tutta la macchina dei rimborsi ai risparmiatori. Per i quali dovrebbe essere comunque previsto un tetto a 100mila euro. Pochi spiccioli e fuori tempo massimo, dunque.

 

protesta dei risparmiatori davanti banca etruria  3protesta dei risparmiatori davanti banca etruria 3

Non è stato rimandato, invece, l’ok alle altre norme, all’ordine del giorno del cdm, sul settore bancario: sono state approvate quindi le mini misure sulle sofferenze e la riforma delle banche di credito cooperativo. Per quanto riguarda i crediti deteriorati, scatta una garanzia pubblica, ma solo sulla fetta meno a rischio delle rate non rimborsate.

 

Si tratta del meccanismo - poco gradito ai mercati, che si attendevano una vera e propria bad bank - frutto del diktat dell’Unione europea; e proprio ieri Bruxelles ha dato il via libera finale mettendo nero su bianco che non si tratta di aiuti di Stato. Nel pacchetto, poi, anche i capisaldi dell’autoriforma delle Bcc per istituire una holding unica che dovrebbe avere un capitale minimo di 1 miliardo a cui gli istituti di credito cooperativo potranno aderire con un patto di coesione.

protesta dei risparmiatori davanti banca etruria  5protesta dei risparmiatori davanti banca etruria 5

 

Stralciate, poi, anche le norme per i prepensionamenti dei bancari a fronte di una riduzione dell’assegno previdenziale. Una misura che nel breve termine impatterebbe sui conti pubblici e quindi da definire con attenzione. Il tema delle pensioni anticipate per il settore bancario è comunque in ballo visto che il pacchetto banche ha tra i suoi obiettivi quello di favorire fusioni e aggregazioni tra istituti anche con agevolazioni per gestire le eccedenze di personale: restano allo studi strumenti più adatti, ma i sindacati hanno puntato i piedi: «No a licenziamenti obbligatori, le uscite andranno realizzate solo su base volontaria».

protesta dei risparmiatori davanti banca etruria  6protesta dei risparmiatori davanti banca etruria 6

 

I MANIFESTANTI PROVANO AD ENTRARE NELLA SEDE DI BANCA ETRURIAI MANIFESTANTI PROVANO AD ENTRARE NELLA SEDE DI BANCA ETRURIAprotesta dei risparmiatori davanti banca etruria  1protesta dei risparmiatori davanti banca etruria 1

E via con la minaccia di uno sciopero degli oltre 300mila addetti del settore. I grandi gruppi bancari sono stati comunque accontentati con i soliti favori targati Renzi, il quale ieri ha servito sul tavolo una serie di aggiustamenti alle procedure fallimentari per accelerare il recupero crediti. Un regalo ai banchieri non si nega mai.

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...