UN “JET” VOLÒ SUL NIDO DI AMAZON - IL RIVALE STORICO DI JEFF BEZOS LANCIA IL SITO PER INFASTIDIRE IL GIGANTE DELL’E-COMMERCE: 49 DOLLARI L’ANNO PER GLI AFFARI MIGLIORI
Maria Teresa Cometto per “Corriere Economia - Corriere della Sera”
marc lore negli scatoloni amazon
Riuscirà Davide, se non a sconfiggere, almeno a spaventare Golia? Già una volta c’era riuscito e ora molti fanno il tifo per il secondo tentativo. Il Davide dell’high-tech si chiama Marc Lore, ha 43 anni, vive e lavora in New Jersey. Il Golia che Lore si appresta a sfidare è Jeff Bezos, il cinquantenne fondatore e capo di Amazon.com: un gigante in continua espansione, ma reduce da un anno difficile e in una fase critica della sua evoluzione.
GLI ESEMPI
bloomberg businessweek su marc lore
Nel 2015 Amazon.com compie 21 anni e per Lore questo numero «porta bene»: il suo sogno infatti è replicare online il modello Costco, la catena americana di ipermercati «all’ingrosso» dove per far la spesa bisogna essere soci. E Costco è nata e si è affermata 21 anni dopo la fondazione di Walmart, il più grande rivenditore al dettaglio nel mondo. Amazon.com spesso è stata paragonata proprio a Walmart per la sua politica di bassi prezzi e grandi volumi.
E se Costco ce l’ha fatta a diventare un’azienda da 60 miliardi di capitalizzazione in Borsa con 55 milioni di soci in America nonostante l’onnipresenza di Walmart, Lore spera di riuscire a sviluppare un’alternativa vincente a Bezos: lo «shopping club» Jet.com.
Il momento può essere propizio, sostiene Bloomberg/Businessweek che ha dedicato l’ultima copertina a Lore, perché Amazon.com è impegnata su molti fronti e forse non avrà tempo e risorse per schiacciare subito il nuovo concorrente.
L’esempio perfetto di quanto sia diversificato il campo d’azione di Bezos è stato l’annuncio, settimana scorsa, di aver affidato a Woody Allen la creazione di una serie originale televisiva che sarà trasmessa via Internet con Prime instant video, il servizio streaming di Amazon.com. È dal 2010 che Amazon produce contenuti tv per attrarre e fidelizzare i clienti: la visione è gratuita per chi sottoscrive l’abbonamento prime (99 dollari negli Usa) che garantisce la consegna in due giorni a casa della merce comprata online, senza spese di spedizione, e dà accesso gratuito a una vasta gamma di film e telefilm.
Le produzioni degli Amazon studios hanno avuto riconoscimenti nell’ultima edizione dei Golden globes: la serie «Transparent» (una famiglia californiana dove il padre si rivela transessuale) premiata come la miglior commedia tv e il Jeffrey Tambor come il miglior attore di una serie non drammatica.
Quanto il successo hollywoodiano possa contribuire anche al fatturato e ai profitti di Amazon se lo chiedono gli azionisti, preoccupati per i risultati del terzo trimestre 2014: 437 milioni di dollari le perdite nette, dovute in parte al flop dello smartphone Fire lanciato a giugno e mai decollato. Com’è andato l’ultimo trimestre, con le vendite natalizie, lo si saprà il 29 gennaio. Intanto in Borsa Amazon soffre: l’anno scorso le azioni hanno perso il 22%.
LA STORIA
E ora spunta la nuova sfida di Lore, ex ragazzo prodigio dei numeri. Nato a Staten Island, New York, ma cresciuto nel New Jersey, da teenager preferiva frequentare i casinò di Atlantic City dove vinceva a blackjack con la tecnica del «contare le carte». La sua bravura in matematica l’ha poi applicata in finanza, dove ha lavorato per qualche anno dopo la laurea in Business ed Economia alla Bucknell university. A fargli abbandonare Wall Street è stato un incidente quando aveva 27 anni: una mattina è svenuto in ufficio per eccesso di stress e ha deciso così di mettersi in proprio.
La sua prima startup, fondata nel pieno della Internet mania, si chiamava The Pit, un mercato online per scambiare pezzi sportivi da collezione: l’ha venduta nel 2001 alla Topps, dove è rimasto a lavorare fino al 2005 quando, insieme all’amico d’infanzia Vinit Bharara, ha fondato 1800Diapers, un sito per vendere pannolini e altri prodotti per bambini.
Il sito poi è diventato Diapers.com, parte della società di eCommerce Quidsi, che è arrivata a fatturare 550 milioni di dollari e a dare fastidio a Bezos. Tanto da scatenare una guerra dei prezzi, con Amazon che vendeva pannolini scontati del 30% pur di soffocare il rivale. E c’è riuscita. Lore nel 2010 ha venduto Quidsi a Bezos per 550 milioni ed è andato a lavorare un paio d’anni con Amazon, vincolato a una clausola di non concorrenza.
JEFF BEZOS CON KINDLE FIRE HD E KINDLE FIRE HD 8.9
Appena libero, ecco Davide tornare all’attacco di Golia. La sua nuova startup si chiama Jet.com: uno «shopping club» dove i soci pagano 49,99 dollari l’anno per comprare online qualsiasi prodotto ai prezzi più bassi possibili. A vendere sono direttamente i commercianti; gli sconti sono frutto dei risparmi sui costi di spedizione e intermediazione che Lore giura di saper realizzare, mentre i profitti di Jet.com vengono solo dalle quote dei soci.
Ci credono i venture capitalist che hanno già investito 80 milioni i in Jet.com mesi prima del debutto ufficiale, previsto a marzo (Nea, Bain capital , Western technology e Accel partners). Golia per ora ha altro a cui pensare. La buona notizia è che fra i due rivali vincono i consumatori.