dragone cinese

UN SALUTO ALLA FAMOSA CRESCITA – DOPO LA RECESSIONE CINESE, ARRIVA UN’ALTRA MAZZATA PER L’EUROPA: IL RIALZO DEI TASSI USA – DOPO LA SETTIMANA NERA DELLE BORSE GLI INVESTITORI SPERANO CHE LA FED RITARDI LA MANOVRA SUL COSTO DEL DENARO

Francesco Semprini per “La Stampa

 

E’ un’estate rovente per i mercati finanziari del pianeta, alle prese con la Cina in gravi difficoltà, il petrolio in caduta libera e l’emorragia di capitali dai Paesi emergenti. Un’onda d’urto che ha spinto le Borse europee e Wall Street in una «fase di correzione», interrompendo il trend positivo del Vecchio continente e la corsa del «Toro» che per i listini Usa durava da circa sei anni.

borsa di Pechinoborsa di Pechino

 

Un’estate calda che ha toccato i suoi picchi di temperatura nel corso della settimana appena conclusa. La «black week» dei mercati finanziari ha avuto inizio con la decisione della Banca centrale cinese di svalutare lo yuan per far fronte alle difficoltà che durano dalla metà di giugno sulle Borse del Dragone, dominate da un’ondata di vendite senza precedenti. Il valore rispetto al dollaro viene alzato a 6,3969 yuan, ma la mossa suona come un sinistro campanello d’allarme per gli investitori.

 

Martedì giunge la notizia che negli ultimi 13 mesi l’emorragia di capitali dai Paesi emergenti è stata pari a 940,2 miliardi, ovvero quasi il doppio dei 480 miliardi di dollari ritirati nei tre trimestri durante la crisi del 2008 e 2009. E’ l’effetto della debolezza del Dragone. Mercoledì, dalle minute della Federal Reserve, emergono timori crescenti sulla situazione in Cina, ma i governatori rassicurano che le condizioni per un aumento dei tassi di interesse Usa si stanno avvicinando. Giovedì l’oro supera la soglia dei 1.150 dollari l’oncia, mentre la Borse perdono su ogni fronte.

WALL STREETWALL STREET

 

Venerdì dalla Cina giungono di nuovo cattive notizie, l’indice manifatturiero delle Pmi segna il rallentamento più brusco degli ultimi sei anni. Dopo la debacle delle Borse asiatiche, quelle europee bruciano 3,6 miliardi di euro, il Dow Jones precipita di oltre 500 punti, mentre il petrolio scende sotto i 40 dollari al barile, la prima volta dal 2009 e segna il calo più lungo dal 1986. La «black week» decreta l’entrata in correzione dei mercati.

 

wall streetwall street

Cosa comporta questo? Il calo della Cina è un fattore di instabilità globale, il Dragone rappresenta il 15% del Pil mondiale e ha contribuito al 50% della crescita negli ultimi anni. Il punto è che Pechino esporta più di quanto importa, quindi per i partner commerciali maturi ha un impatto limitato. Diverso è il discorso per i Paesi produttori di materie prime, in particolare Emergenti come Russia e Brasile, penalizzati dalla contrazione della domanda cinese, e in balia della fuga di capitali.

 

mario draghi e janet yellenmario draghi e janet yellen

Per le economie avanzate, Europa ed Usa, il calo delle Borse può essere solo una fase di aggiustamento, viste la crescita e il denaro a basso costo. Inoltre il mini-barile aiuta il potere di acquisto dei consumatori. Mentre per l’Europa le sorti sono legate più alla politica - la Grecia in primis - occorre capire cosa accadrà agli Usa con l’atteso rialzo dei tassi: se da una parte occorre prima valutare crescita, inflazione e lavoro, dall’altro la manovra aiuterebbe gli Usa a rinegoziare i propri titoli di Stato in scadenza per evitare vendite sostanziose da parte della Cina, primo creditore di Washington, in cerca di liquidità per far fronte all’estate più rovente della sua recente storia.

 

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