SAPORE DI SALASSO! - QUESTO INVERNO IL PREZZO DI LUCE E GAS AUMENTERÀ VERTIGINOSAMENTE! SE IL GOVERNO NON INTERVIENE LA BOLLETTA DELLA LUCE POTREBBE SUBIRE UN RINCARO DEL 100% - LE STIME DI "NOMISMA ENERGIA": PER QUANTO RIGUARDA IL GAS ENTRO FINE ANNO IL SUO PREZZO POTREBBE AUMENTARE DEL 70% - E LE CATTIVE NOTIZIE NON SONO FINITE: SE PUTIN CHIUDESSE TOTALMENTE I RUBINETTI IL GOVERNO POTREBBE INIZIARE IL RAZIONAMENTO A FEBBRAIO
Giuliano Balestreri per “La Stampa”
L'obiettivo raggiunto sul fronte degli stoccaggi non frena la corsa della bolletta della luce che negli ultimi tre mesi dell'anno potrebbe salire del 60%: un incremento che, senza interventi del governo, potrebbe arrivare al 100%. Più 70%, invece, per il gas. Sono le previsioni di Nomisma Energia in attesa della comunicazione di Arera, l'autorità pubblica che fissa le tariffe energetiche, in arrivo entro venerdì prossimo.
E nonostante gli stoccaggi pieni al 90% non è ancora escluso il rischio razionamento. Se l'inverno sarà rigido e se la Russia ridurrà ulteriormente le forniture all'Europa, da febbraio potrebbe essere necessario tagliare le forniture a imprese e famiglie.
luci spente nei comuni italiani per il caro bollette 1
«Dopo due trimestri in cui le bollette sono rimaste ferme grazie ai forti interventi del governo, l'Arera è costretta a rivederle al rialzo da ottobre, almeno per quelle dell'elettricità - spiega il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli - Per quella del gas, occorre aspettare la fine del mese di ottobre, perché con il nuovo meccanismo approvato la scorsa estate, le variazioni saranno mensili e si determineranno con i prezzi effettivi del mese concluso».
Il prezzo dell'elettricità potrebbe quindi aumentare 66,6 centesimi per kWh, 25 centesimi in più rispetto al trimestre precedente. Sul fronte del gas, si arriverebbe a 210 centesimi per metro cubo «immaginando - spiega Tabarelli - che sul mercato italiano all'ingrosso Psv si stabilizzi per tutto il mese di ottobre un prezzo molto più basso del Ttf di Amsterdam».
Per quanto riguarda gli stoccaggi, intanto, il database Agsi+ di Gas Infrastructure Europe (Gie) indica che le riserve nazionali di metano sono a 173,36 terawattora, l'89,62% della capacità complessiva.
Un dato migliore di quello medio della Ue fermo all'87,73%. Abbastanza per considerare raggiunto l'obiettivo del 90% entro l'autunno fissato dal ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. «Che gli stoccaggi nazionali di gas siano arrivati quasi al 90% è una buona notizia - spiega ancora Tabarelli -, ma non ci permette di essere completamente tranquilli per l'inverno. Non potremo ancora contare sul nuovo rigassificatore di Piombino e sull'aumento della produzione nazionale. Se la Russia dovesse chiudere del tutto i rubinetti, la situazione sarebbe ancora più difficile».
Per evitare il razionamento, il governo ha varato un piano di risparmi del gas per questa stagione fredda: meno 1 grado di riscaldamento negli edifici, 15 giorni in meno di accensione delle caldaie e 1 ora in meno al giorno (3,2 miliardi di metri cubi risparmiati); spinta alla produzione di energia da fonti diverse dal metano (2,1 miliardi); una campagna per promuovere comportamenti virtuosi da parte dei cittadini (2,9 miliardi).
PUTIN E IL GAS - BY EMILIANO CARLI PUTIN E IL GAS - BY EMILIANO CARLI MEME SU PUTIN E IL GAS