diego e andrea della valle

LO SCARPARO VA IN PENSIONE - DIEGO DELLA VALLE LASCERÀ LA GESTIONE DI TOD’S AL FRATELLO ANDREA. LUI SI OCCUPERÀ DI ‘STRATEGIE, QUALCHE BUONA IDEA, E TORNARE A CASA MIA IL PIÙ POSSIBILE’ - IL NUOVO CDA SI E' INSEDIATO DA POCO, CON L’INGRESSO DI GABRIELE DEL TORCHIO E SOPRATTUTTO DEL NUOVO AD UMBERTO MACCHI DI CELLERE - IL TITOLO DOPO LA NOTIZIA APRE IN LIEVE RIALZO

diego e andrea della valle

 

(ANSA) - Tod's va verso una riorganizzazione di vertici, anche se è difficile capire quanto saranno profondi i cambiamenti e soprattutto che tempi avranno. A dirlo, in modo più esplicito rispetto al passato, è stato lo stesso presidente Diego Della Valle, parlando ad una platea di neo dottori di ricerca dell'Università Politecnica delle Marche durante Your Future Festival: "entro poco tempo conto di delegare la gestione ordinaria dell'azienda ai nostri uomini, mio fratello Andrea (attuale vice presidente, ndr) sarà capo di questa struttura".

andrea e diego della valle pranzo milano con renzi

 

Per sé, mr. Tod's ritaglia un ruolo che sembra meno operativo, quello di chi studia le "strategie, qualche buona idea per far vedere che ancora qualcosa possiamo insegnare". Con i giovani dell'Ateneo anconetano, che anni fa gli conferì la laurea honoris causa, ammette di voler "tornare a casa mia il più possibile", cioé a Casette D'Ete, la frazione di Sant'Elpidio a Mare (Fermo) da dove è partita l'avventura del calzaturificio paterno diventato poi, sotto le cure di Diego, il cuore del polo del lusso che fa capo alla famiglia Della Valle, e tuttora quartiere generale dell'azienda.

 

RENZI ALLO STADIO CON ANDREA DELLA VALLE

Meno di un mese fa, durante l'assemblea degli azionisti, lo stesso Della Valle, 64 anni, aveva risposto con una battuta ad un socio che chiedeva lumi su alcuni rumors. "Io via dalla presidenza della Tod's? Dove vuoi che vada alla mia età...". Ma aveva accennato anche alla possibilità di alleggerire gli impegni: "la vera domanda è: fratello e manager vecchi e nuovi ti daranno la possibilità di venire meno in azienda? Mi auguro di sì".

 

luigi abete diego della valle alessandro profumo andrea della valle

Nell'assemblea dei soci, c'era stata la nomina del nuovo cda, irrobustito con l'ingresso del manager Gabriele Del Torchio e soprattutto con l'investitura del nuovo ad Umberto Macchi di Cellere, ex top manager di Bulgari e della Johnson&Johson. Una persona - aveva detto Della Valle -, scelta perché "al di là delle competenze tecniche possiede quelle umane", indispensabili per lavorare in un'azienda che si è sempre basata principalmente su "onesta' e correttezza".

 

Parole e concetti in parte ripetuti anche oggi, dopo avere ricordato il non facile 'salto' da "azienda familiare a Gruppo quotato in Borsa". Un "passaggio importante perché dava disciplina al Gruppo" e per "non mettere a repentaglio gente che lavora, 13 mila famiglie che si fidano di noi". In Macchi di Cellere, ha spiegato, non si è cercata solo "capacità gestionale ma un uomo che quando entra in azienda si ricorda che c'è gente che ha figli, nonni, gente dignitosa che si fida".

UMBERTO MACCHI DI CELLEREgabriele del torchioDIEGO DELLA VALLE E FRATELLO ANDREA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA”. MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...