carige

SCASSA DI RISPARMIO DI GENOVA - NUOVO CROLLO DI CARIGE DOPO IL DOWNGRADE DI FITCH: -6%. L'ISTITUTO DICE CHE NON È MAI STATO IPOTIZZATO IL FALLIMENTO, MA IL MERCATO NON LO STA A SENTIRE - PARLANO I POLITICI. L'ASSESSORE BENVEDUTI: ''BASTA CON LE STERILI APPLICAZIONI DI ALGORITMI'', MENTRE TOTI PARLA DI ''BANCA TENACE COME I LIGURI, CHE HANNO BISOGNO DI UN ISTITUTO DEL TERRITORIO''

  1. CARIGE: NUOVO CROLLO IN BORSA DOPO FITCH, -6%

CARIGE

 (ANSA) - Nuovo crollo in Borsa per Banca Carige, dopo che ieri Fitch ha tagliato il rating, ritenendo che "il fallimento della banca sia una reale possibilità". Nonostante la risposta dell'istituto, che ha spiegato come "nelle interlocuzioni con i regulators" non sia mai stato fatto "alcun riferimento a una eventuale possibilità di fallimento", oggi il titolo ha perso il 6,1%. Dal 20 settembre, giorno successivo all'assemblea, il titolo ha perso il 45,2%, passando da 0,0084 euro a 0,0046 euro.

 

  1. CARIGE: BENVEDUTI, STOP A STERILE APPLICAZIONE ALGORITMI

 (ANSA) - "Sono certo che lo sviluppo economico delle comunità locali non possa essere mediato solo da grandi istituzioni finanziarie, ma anche dalle realtà legate al territorio e tessuto locale". Così l'assessore regionale allo Sviluppo economico della Liguria Andrea Benveduti oggi pomeriggio via fb commenta il taglio del rating di Fitch a Banca Carige. "Non penso che l'attuale struttura di gestione e controllo europeo dei sistemi bancari sia in grado di interpretare questi bisogni che esulano la sterile applicazione di algoritmi - sottolinea l'assessore -. Un nuovo concetto di Europa deve passare anche da una rivisitazione critica di tante regole e di tanta burocrazia, che deve trovare una proficua declinazione nelle specifiche realtà territoriali, nell'interesse nazionale".

vittorio malacalza

 

 

  1. CARIGE: TOTI, È BANCA TENACE COME I LIGURI

 (ANSA) - "Carige è tenace come i liguri. Noi stiamo attenti a cosa succede ma tante volte si è suonato il de profundis della banca e tante volte la banca è sopravvissuta". Il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, commenta così la situazione di Banca Carige. "Mi impensierisce da molto tempo - ha spiegato - ma, detto questo, ritengo che sia una banca che gode della fiducia dei liguri, dove in molti hanno ancora il conto corrente.

 

È una banca del territorio di cui abbiamo assolutamente bisogno, come regione, ma credo anche come sistema-paese. Spero che, dopo un'assemblea piuttosto turbolenta e dopo qualche mese di grande fibrillazione, quella banca con il nuovo management che ha tutto il supporto dell'amministrazione regionale - ha concluso - possa riprendere un percorso industriale di crescita e di stabilità finanziaria".

 

 

  1. CARIGE CADE IN BORSA DOPO L’ALLARME DEFAULT DI FITCH

Andrea Fontana per www.ilsole24ore.com

 

 

Crolla Carige in pesante caduta a Piazza Affari dopo il declassamento di Fitch tra continui stop in volatilità. L'agenzia ha tagliato il rating sulla solidità patrimoniale di Banca Carige di un gradino, a CCC+ da B-, con outlook negativo. «Il fallimento è considerata come una possibilità concreta, visto le difficoltà che la banca incontrerebbe nel rafforzare il capitale», difficoltà «che potrebbero alla fine determinare l`intervento del regolatore».

guido bastianini tesauro malacalza carige

 

In risposta al declassamento, Carige ha comunicato che «nelle interlocuzioni con i regulators non è mai stato espresso alcun riferimento a una eventuale possibilità di fallimento». In aggiunta Carige ha fatto sapere che si è tenuto un incontro con la Bce relativo al rispetto dei requisiti sul Total Capital Ratio 2018, analizzando «le prospettive future anche in vista della valutazione di possibili alleanze».

 

 

Difficile l'emissione del bond da 200 mln per rafforzare il capitale

Fitch evidenzia come la banca non soddisfi al momento i requisiti di Pillar 2 sotto il profilo patrimoniale e che l'emissione di strumenti Tier 2 per raggiungere tali obiettivi (la banca ha in programma l’emissione di un bond subordinato da 200 milioni) è da considerare difficile alla luce delle mutate condizioni di mercato per le banche italiane, cioè alla luce dell’aumento del rischio Italia espresso attraverso lo spread e i rendimenti sui titoli di Stato. Nonostante il primo azionista (Malacalza Investimenti) ha dichiarato di voler supportare la banca, esso non ha espresso un deciso impegno a sottoscrivere l'intero prestito obbligazionario Tier2 che la banca prevede di emettere.

 

 

«Troppi cambi di manager. Più complicata la cessione di Npl»

raffaele mincione

Il taglio di rating da parte di Fitch riflette anche il nuovo cambiamento a livello di management, situazione che aggiunge incertezza sulle strategie future e anche sui tempi per implementare un turnaround che permetta di soddisfare le richieste dell'authority. Fitch punta il dito anche sul debole profilo di Carige nell'attuale scenario stand-alone (cioè senza aggregazioni) nonché sulla profittabilità presente e futura alla luce degli elevati livelli di prestiti problematici. Su questo fronte, l'agenzia di rating, ricordando il piano di riduzione del rischio avviato dal precedente management, sottolinea che se è possibile attendersi che le inadempienze probabili possano essere deconsolidate entro fine anno (il piano aveva un target di cessione di 400 milioni entro l'anno), la cartolarizzazione prevista di crediti problematici per un ulteriore miliardo di euro potrebbe essere messa in dubbio alla luce delle mutate condizioni di mercato in Italia.

 

 

Per le venete un rating ancora più basso

L'attuale livello di rating raggiunto da Carige con il taglio di ieri richiama quanto avvenuto al rating di Popolare di Vicenza a pochi mesi dalla liquidazione coatta delle banche venete (Bp Vicenza e Veneto Banca) avvenuta nella primavera-estate 2017: a marzo Fitch taglio il rating della Vicenza portandolo a «CCC» (quindi al di sotto dell'attuale di Carige) con un «viability rating» a «CC» («CCC+» quello di Carige).

 

Equita attende il nuovo piano entro fine novembre

FITCH

Equita ricorda che Carige presenta un «Total Capital di 120 punti base sotto i requisiti Srep e dovrà presentare il nuovo piano di conservazione del capitale entro il 30 novembre, con l`obiettivo di riportare i ratio patrimoniali in linea con i requisiti minimi entro fine anno».

Ultimi Dagoreport

picierno bonaccini nardella decaro gori zingaretti pina stefano dario antonio giorgio nicola elly schlein

DAGOREPORT - A CONVINCERE GLI EUROPARLAMENTARI PD A NON VOTARE IN MASSA A FAVORE DEL PIANO “REARM EUROPE”, METTENDO COSI' IN MINORANZA ELLY SCHLEIN (E COSTRINGERLA ALLE DIMISSIONI) È STATO IL CINISMO POLITICO: TRA DUE MESI SI VOTA IN CINQUE REGIONI CHIAVE (CAMPANIA, MARCHE, PUGLIA, TOSCANA E VENETO) E RIBALTARE IL PARTITO ORA SAREBBE STATO L'ENNESIMO SUICIDIO DEM – FERMI TUTTI: LA RESA DEI CONTI TRA “BELLICISTI” E “PACIFINTI”, TRA I SINISTR-ELLY E I RIFORMISTI, È SOLO RINVIATA (D'ALTRONDE CON QUESTA SEGRETERIA, IL PD E' IRRILEVANTE, DESTINATO A RESTARE ALL'OPPOSIZIONE PER MOLTI ANNI)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO… 

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT: ELLY IN BILICO DOPO LA VERGOGNOSA SPACCATURA DEL PD ALL’EUROPARLAMENTO (UNICA VOCE DISSONANTE NEL PSE) SUL PIANO "REARM" DELLA VON DER LEYEN – SENZA LE TELEFONATE STRAPPACUORE DI ELLY AI 21 EUROPARLAMENTARI, E LA SUCCESSIVA MEDIAZIONE DI ZINGARETTI, CI SAREBBERO STATI 16 SÌ, 2 NO E TRE ASTENUTI. E LA SEGRETARIA CON 3 PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SI SAREBBE DOVUTA DIMETTERE – NEL PD, CON FRANCESCHINI CHE CAMBIA CASACCA COME GIRA IL VENTO E COL PRESIDENTE BONACCINI CHE VOTA CONTRO LA SEGRETARIA, E’ INIZIATA LA RESA DEI CONTI: PER SALVARE LA POLTRONA DEL NAZARENO, SCHLEIN SPINGE PER UN CONGRESSO “TEMATICO” SULLA QUESTIONE ARMI - ZANDA E PRODI CONTRARI: LA VOGLIONO MANDARE A CASA CON UN VERO CONGRESSO DOVE VOTANO GLI ISCRITTI (NON QUELLI DEI GAZEBO) – A PROPOSITO DI "REARM": IL PD DI ELLY NON PUÒ NON SAPERE CHE, VENENDO A MANCARE L'OMBRELLO PROTETTIVO DEGLI STATI UNITI TRUMPIANI, CON QUEL CRIMINALE DI PUTIN ALLE PORTE, IL RIARMO DEI PAESI MEMBRI E' UN "MALE NECESSARIO", PRIMO PASSO PER DAR VITA A UNA FUTURA DIFESA COMUNE EUROPEA (PER METTERE D'ACCORDO I 27 PAESI DELLA UE LA BACCHETTA MAGICA NON FUNZIONA, CI VUOLE TEMPO E TANTO DENARO...)