emerganza coronavirus, protesta ristorazione a roma risorgiamo italia-12

A CHE SERVE QUESTO DPCM? A COSTRINGERE I RISTORATORI A CHIUDERE SENZA DOVERLI RIMBORSARE - CHIUDERE I RISTORANTI ALLE 18 (MA NON GLI AUTOGRILL DEI BENETTON, OVVIAMENTE), PERMETTE AL GOVERNO DI NON DOVER GARANTIRE SUSSIDI: LA SARACINESCA NON L'ABBASSERANNO PER LEGGE, MA PER DISPERAZIONE. IL TUTTO DOPO AVER INVESTITO SOLDI E FATTURATO PER GARANTIRE LE NORME DI SICUREZZA APPENA APPROVATE

Maurizio Belpietro per “la Verità

 

ristoranti misure anti covid

Sgombriamo subito il campo da una questione: criticare Giuseppe Conte, i suoi dpcm, le misure prese dal governo per combattere il coronavirus, non significa essere negazionisti. Si può dire che il presidente del Consiglio sbaglia e che i provvedimenti presi sono privi di senso anche senza negare che il Covid esista, che ci si deve proteggere ed è necessario fare qualsiasi cosa per evitare la diffusione del contagio anche senza ritenere che per fermare l' epidemia si debbano chiudere i bar e i ristoranti alle 18.

 

La premessa è indispensabile, perché in maniera truffaldina c' è chi tende a far apparire chiunque critichi le decisioni di Palazzo Chigi come un pericoloso negazionista. Noi siamo consapevoli che la pandemia esiste e non l' ha inventata Giuseppe Conte. Sappiamo anche che il virus si diffonde grazie al mancato rispetto delle norme precauzionali. Distanziamento sociale, mascherine e igiene sono fondamentali per evitare la crescita dei contagi e dunque, da parte nostra, non troverete una critica contro chi suggerisce di lavarsi le mani con frequenza, di evitare gli assembramenti e, nel caso si entri in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, di indossare le protezioni.

 

coronavirus ristorante 6

Tuttavia, essere d' accordo con i suggerimenti della gran parte degli esperti non significa bersi qualsiasi frottola propalata dal presidente del Consiglio, né vuol dire accettare senza obiettare tutto ciò che gli scienziati di Palazzo Chigi partoriscono. Facciamo un esempio: che senso ha costringere un ottantenne a passeggiare in un parco con indosso una mascherina?

 

Se non si intrattiene con altre persone, estranee alla sua famiglia, non ha alcun senso. All' aperto o per strada non esiste alcun pericolo di contagio e dunque l' obbligo introdotto da alcune Regioni e benedetto dal governo appare come un' inutile vessazione nei confronti degli italiani.

 

Ma non c' è solo la costrizione della mascherina, che in altri Paesi è obbligatoria solo quando si accede in luoghi pubblici chiusi.

Tra le follie del governo, si registra anche il divieto di tenere aperti bar e ristoranti dopo le 18. A che serve chiudere una trattoria nel tardo pomeriggio? Dal nostro punto di vista a una sola cosa: a fare in modo che i luoghi di ristoro falliscano senza poter rivendicare un risarcimento.

coronavirus ristorante 4

 

Già, perché un conto è essere costretti a tirar giù la serranda a causa di un provvedimento disposto dal governo. Un altro è chiudere perché si è costretti a pagare il personale, ma si può contare solo sulla metà dei ricavi, perché oltre a diminuire i coperti diminuisce anche l' orario di apertura. I ristoranti già erano stati costretti a ridurre il numero di tavoli per garantire il distanziamento dei clienti.

 

E per fare tutto ciò, e a rinunciare a una parte dei ricavi, avevano pure dovuto investire in barriere di plexiglas e dispensatori di gel igienizzanti. Ma ora saranno obbligati a dire addio al 50 per cento e forse più dei clienti, perché tutti quelli della sera non ci saranno più. E tuttavia non potranno rivendicare di essere stati obbligati a chiudere, in quanto la serranda calerà non per effetto di un' ordinanza del governo, ma per il crollo del mercato.

coronavirus ristorante 2

Si dirà: ma la chiusura è obbligata per evitare il diffondersi del contagio. Ma allora non si capisce perché non chiudere i locali definitivamente. Forse il virus circola solo dalle 18 in poi?

 

Inoltre, qualcuno dovrebbe spiegarci perché si chiudano bar e ristoranti alle 18, ma si lascino aperti gli autogrill in servizio lungo la rete autostradale. Forse bisogna fare un piacere alla famiglia Benetton che della rete di punti di ristoro sulle grandi arterie viarie è proprietaria? Oppure il virus circola all' osteria ma mai nelle aree di sosta autostradali?

 

Per essere chiari e non essere annoverati con malafede tra coloro i quali negano il Covid e pensano che il virus sia un complotto, fermare la diffusione del Covid è indispensabile. E però anche se si è preoccupati dall' aumento dei contagi, non necessariamente si devono digerire tutte le sciocchezze che il governo spaccia nelle conferenze stampa. Chiudere le palestre va bene, ma poi qualcuno dovrebbe spiegarci perché i centri sociali possono rimanere aperti. Va bene che i compagni sono più intelligenti per definizione dei palestrati, ma quelle regole della Costituzione che stabiliscono l' uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, la libera impresa e la tutela della salute degli italiani che fine hanno fatto?

Non vorremmo che fossero finiti sotto i tacchetti di Giuseppe Conte e del suo principale consigliere Rocco Casalino.

ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE

 

E a proposito del presidente del Consiglio, visto che dovrebbe dare il buon esempio, cominci a non toccarsi 17 volte la mascherina mentre fa la conferenza stampa. L' esercito di consulenti scientifici che lo circonda non gli ha spiegato che non si deve fare, perché si può diffondere il virus? Beh, se vuole lo aiutiamo a scrivere un dpcm in cui si raccomanda come mettersi la mascherina.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…